Scrittore tedesco (Marieney, Sassonia, 1803 - Oldenburg 1867). Autore di poemiepici invalidati da un eccesso di concettualismo, fu più felice nella lirica (Gedichte, 1836) che, specie nelle ballate (tra [...] cui Andreas Hofer zu Mantua in Banden), si caratterizzò per plasticità discorsiva e vitalità popolareggiante. Particolarmente godibili, tra le opere di narrativa, le novelle di Bilder im Moose (2 voll., ...
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Scrittore ungherese (Nagyenyed, Transilvania, 1829 - Budapest 1905), vescovo calvinista e (dal 1865) deputato al parlamento. La sua vasta opera letteraria ebbe una grande importanza per la cultura nazionale. [...] Oltre che alle sue liriche (S. K. költeményei "Poesie di K. S." 1861), ai poemiepici (Trencséni Csák, 1861; Álmos, 1868; Salamon, 1878), ai drammi storici (Herodes, 1868; Bölcs Salamon "Il saggio Salomone", 1889), deve la sua fama alle numerosissime ...
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Poeta svizzero (Brugg 1796 - Baden, Argovia, 1865); uomo di scuola e pastore della Chiesa riformata, fu particolarmente noto come fabulista. Da ricordare: Fabeln (1825), Schweizerlieder (1827), Das Evangelium [...] St. Johannis in Liedern (1835), Elegien an Wieg' und Sarge (1835); inoltre i poemiepici di polemica anticattolica Ulrich Zwingli (1840), Ulrich von Hutten (1845) e Johann Calvin (1864), nonché Reimsprüche aus Staat, Kirche und Schule (1850) e ...
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Poeta e grammatico greco (fine sec. 4º a. C. circa); scrisse due poemiepici, uno intorno a Dioniso, l'altro d'incerto titolo, e varie opere grammaticali: tra queste, forse in versi, una Poetica (fonte [...] dell'Ars poetica di Orazio) di cui si sono rinvenuti riassunti nel papiro ercolanese del trattato "intorno alla poesia" di Filodemo, molto importanti per la conoscenza delle dottrine estetiche antiche ...
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Scrittore olandese (Voorburg 1848 - Baden, Svizzera, 1923). Seguace del naturalismo di Zola, esprime un profondo pessimismo antireligioso, determinista, nei poemiepici Lilith (1879), Godenschemering ("Crepuscolo [...] degli Dei", 1883), e soprattutto, con penetrante psicologia, nei romanzi: Een nagelaten bekentenis ("Una confessione postuma", 1894), Waan ("Illusione", 1905) e Liefdeleven ("Vita d'amore", 1916). Scrisse ...
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Poeta e filologo ungherese (Andód 1800 - Pest 1866). Oltre a poemiepici (Augsburgi ütközet "La battaglia di Augusta", 1824; Botond, 1833), scrisse poesie patriottiche (Riadó "Allarme", 1848) che gli causarono [...] una lunga prigionia a Kufstein. Dopo la liberazione (1851) continuò (in collaborazione con J. Fogarasi) la sua più grande opera: A magyar nyelv szótára ("Vocabolario della lingua ungherese", 6 voll., 1862-74) ...
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Wolfdietrich Eroe della saga popolare germanica, le cui gesta furono tema di vari poemiepici tedeschi (13° sec.). Giovane re, bandito dai fratelli perché ritenuto bastardo, W. ritorna in patria e riconquista [...] il regno. La saga forse si riferisce alle vicende di Teodorico I re di Austrasia e del successore Teodeberto ...
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Antico poeta spartano, di età arcaica non precisabile, autore di poemiepici di carattere genealogico di cui restano pochissimi frammenti. È considerato talvolta dalla tradizione come poeta ciclico, autore [...] o dell'Edipodia o della Piccola Iliade, in luogo di Lesche e Diodoro, o della Telegonia ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] , le punizioni previste per un comportamento scorretto si ricevevano soltanto in questa vita. Sebbene uno dei poemiepici sumerici su Gilgamesh affermi che determinate imprese compiute in vita potevano permettere di ottenere una posizione leggermente ...
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Olimpiadi, arte e cultura
Livio Toschi
Arte e sport nell'antichità
Il fecondo binomio arte e sport, sviluppatosi già in Egitto, divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra [...] Gare sportive che s'intrecciavano con la musica, la danza e l'ispirazione poetica del cieco "immortal cantore" Demodoco. Accanto ai poemiepici di Omero, si collocano gli epinici di Pindaro (7°-6° secolo a.C.), che nei suoi versi trasformò gli atleti ...
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epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...
epica
èpica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. epico]. – Poesia epica, intesa come genere letterario e come complesso dei poemi epici di un popolo, di una letteratura, di un’epoca: l’e. greca, l’e. cavalleresca.