Ī Nome di due antichi poeti persiani. Il primo, detto Asadī il Vecchio, visse tra la fine del sec. X e la prima metà dell'XI nel cerchio letterario della corte ghaznevide (una leggenda di ben scarso valore [...] scrisse un dizionario in rime neopersiane, ottima fonte lessicologica (ed. a cura di P. Horn, Gottinga 1897), e un poemaepico, di tipo firdusiano, sulle avventure del mitico eroe Ghershāsp (Ghershāspnāmeh, a cura di C. Huart, Parigi 1926).
Bibl.: H ...
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È uno degli Omeridi, la cui esistenza storica sembra dubbia. Gli viene attribuito un poemaepico La presa d'Ecalia, di cui la tradizione raccontava che autore ne fosse Omero, il quale allorché dimorò presso [...] mette anche in relazione con Licurgo, raccontando che questi avrebbe ricevuto la poesia omerica da uno dei discendenti di C. Il poema attribuito a C. raccontava la vendetta di Eracle su Eurito, signore di Ecalia, il quale, bandita una gara all'arco ...
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Nato a Nardò, in Terra d'Otranto, nel 1630 e morto a Roma nel 1703, appartenne alla famiglia dei baroni di Corano. Quattordicenne, compose un poemetto in ottava rima: Le lacrime d'Alcione. A Napoli si [...] molto senno, di grave e austero portamento, di modi distinti, di piacevole conversare. L'opera sua principale è il poemaepico L'Impero vendicato; compose anche una tragedia Corradino e un canzoniere. È verseggiatore sobrio e alieno dal cattivo gusto ...
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Letterato francese, nato Tolosa il 24 marzo 1770, morto a Parigi il 10 dicembre 1854. Come autore del poemaepico L'Atlantide, di alcune tragedie che piacquero al loro tempo e di una mediocre traduzione [...] della Gerusalemme liberata (1796; 2ª ed. 1819), B. è uno dei più tipici rappresentanti della stanca letteratura accademica che fiorì sotto il Consolato e l'Impero. Durante la Restaurazione prese parte ...
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Scrittore e teologo svedese, fratello di Carl Johan (v.), 1iato a Stora Tuna in Dalecarlia il 30 agosto 1790, morto il 16 agosto 1866. Fu professore di lingue orientali a Upsala, poi di storia della Chiesa [...] e nel 1849, vescovo a Västerås. Nella letteratura, più che per il poemaepico-religioso Ansgarius (1835-46), è noto per alcune liriche melodiche e cantabili, e soprattutto per il poema satirico Noachs Arh (L'arca di Noè, 1825-26): bizzarra parodia ...
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. Il terzo dei cinque figli di Pāṇḍu, gli eroi del Mahābhārata, il massimo poemaepico indiano (v. india: Letteratura), marito, con gli altri, di Draupadi. È dei fratelli il più puro, anzi dalla sua purezza [...] guerriero. Arjuna ci è particolarmente noto per il dialogo che si svolge nella Bhagavadgītā (il canto del Signore), il poema intercalato nel Mahābhārata, la cui azione si svolge nel primo giorno della grande battaglia tra i Kuruidi e i Panduidi ...
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Poeta inglese nato nel 1619 e morto a Shaftesbury, dove esercitava la professione di medico, nel 1689. Combatté con le truppe reali alla seconda battaglia di Newbury. Nel suo lungo poemaepico Pharonnida, [...] italiani, quanto dei romanzi greci e dei romanzi eroici francesi in prosa (specialmente dell'Astrée del D'Urfé). Il poema non si distingue per interesse drammatico, lo stile è contorto, ma ravvivato da un senso del patetico e del pittoresco ...
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Poeta russo, nato a Odessa nel 1895 da famiglia ebraica, morto a Mosca nel 1934. Bolscevico, prese parte alla rivoluzione e alla guerra civile combattendo nelle file dell'Armata Rossa.
I suoi primi versi [...] egli componeva, su modelli inglesi, ballate romantiche. Grande popolarità gli procurò la Duma pro Opanasa (Duma su O., 1926), poemaepico sulle lotte tra i rossi e le bande ribelli di Machno in Ucraina, scritto sotto l'influsso di Ševčenko. Nei suoi ...
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Scrittore russo, nato nel 1733, morto nel 1807. Per molti anni fur curatore dell'università di Mosca; liberaleggiò secondo le idee francesi che penetrarono in Russia sotto Caterina II; alle idee massoniche [...] si deve il colorito mistico-religioso di parte della sua opera. Scrisse romanzi, commedie, tragedie, odi. La sua opera principale, il poemaepico Rossiade, in cui è narrata la conquista di Kazań da parte dello zar Ivan IV, è considerata prototipo del ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] critica del Cinquecento e Seicento si è largamente sviluppata in rapporto all'intelligenza di V. e del suo grande poemaepico. Da esso traeva spunto, e assai più che spunto, la problematica della "poetica" del maturo Rinascimento; l'Eneide pareva ...
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poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto...
epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...