GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] di via Valfonda, lasciando ai suoi figli numerosi beni mobili e immobili.
Fonti e Bibl.: C. Foligno, Un poema d'imitazione dantesca sul Savonarola, in Giornale storico della letteratura italiana, LXXXVII (1926), pp. 1-35 (rec. di M. Ferrara, in ...
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Sapegno, Natalino
Achille Tartaro
, Critico e storico letterario, nato ad Aosta nel 1901; ordinario di letteratura italiana (dal 1936) nelle università di Palermo e poi (1937) di Roma; socio nazionale [...] antichi chiosatori e soprattutto il rifiuto di ogni lettura estetizzante, i criteri assunti nel commento dantesco, rimandano a un'idea generale del poema che il S. illustra nell'introduzione e verifica nell'ampio apparato delle sue note. Concorrono ...
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Bicci novel, figliuol di non so cui
Eugenio Chiarini
. Terzo e ultimo sonetto di D. nella tenzone (v.) con Forese (Rime LXXVII). Replicando al secondo di Forese (Va, rivesti San Gal prima che dichi), [...] all'ipotesi del D'Ovidio, circostanziata e convincente, che se, nel poema, il nome di Cristo tollera di rimare unicamente con sé stesso (Pd , Cecco, 'l tu' serv' e amico, che del dantesco Oltre la spera (Vn XLI 10-12) ripigliò ironicamente appunto ...
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Arrigo
Vincenzo Presta
. Personaggio fiorentino ricordato da D. fra coloro ch'a ben far puoser li'ngegni (If VI 80), e per questo forse considerati con una certa indulgenza, che traspare nell'alternativa [...] di cui non si fa più menzione nel corso del poema. L'identificazione di questo personaggio quindi presenta notevoli difficoltà documentazione. Egli ha creduto di individuare l'A. dantesco nella persona di un certo " Henricus Lucterii ", amico ...
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Dionisi, Gian Giacomo
Steno Vazzana
Scrittore (Verona 1734-1808). Nel gruppo degli studiosi veronesi, che primi in Italia nella seconda metà del Settecento applicarono al problema del testo dantesco [...] una per cantica, e di un'introduzione generale al poema sotto forma di lettera " a ' studiosi del -391; G. Zacchetti, Il commento del Lombardi alla D.C. e le polemiche dantesche di lui col Dionisi, Roma 1889; G. Carducci, Della varia fortuna di D., ...
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sorridere
Domenico Consoli
Il verbo non si discosta sostanzialmente, per quanto riguarda il significato, dai valori registrati sotto la voce ‛ ridere ' (v.): del resto l'equivalenza semantica del riso [...] sottili ragioni psicologiche anticipa l'ormai sicura decisione dantesca di penetrare nella cortina di fuoco, oltre la della carità (Pd XI 17) - si distingue, quasi sul finire del poema, il sorriso di Bernardo (Bernardo m'accennava, e sorridea, / perch ...
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Giambullari, Pier Francesco
Giancarlo Mallacurati
Il letterato e storico fiorentino (1495 - 1555) inaugurò, con il suo programma di un commento alla Commedia (di cui parla già nel 1538, tre anni prima [...] di questa sapienza accumulata ai bordi del poema: come quando (parlando appunto di cosmografia e da cui citiamo). Nel Gello, qualche sfruttamento dell'esemplare dantesco, in una paradossale rinnegazione delle origini latine del fiorentino. ...
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verso (sost.)
Alessandro Niccoli
Propriamente, è ciascuno dei membri maggiori in cui, in una poesia, si articola un periodo ritmico e che è regolato dalle leggi della metrica. Nell'uso dantesco il valore [...] , eptasillabum et pentasillabum.
Che nel linguaggio dantesco v. indichi un'unità ritmica fondata su / forti cose a pensar mettere in versi. E così Virgilio, accennando al suo poema: If XXVI 82 quando nel mondo li alti versi scrissi (e si confronti l' ...
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Viviani, Quirico
Mario Scotti
Letterato (Farra di Soligo, Treviso, 1784 - Padova 1835). Nella storia delle edizioni dantesche un posto famigerato più che famoso occupa La D.C. giusta la lezione del [...] dalle lingue classiche e moderne, infine filologo dantesco discutibile e discusso.
I primi due volumi là di ogni spirito polemico.
Bibl. - U. Foscolo, Discorso sul testo del poema di D., Londra 1825 (sezioni XI-XIV, e LXIX); V. Monti, Epistolario, ...
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Schiaffini, Alfredo
Dante Della Terza
Linguista e critico (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), allievo a Firenze di E.G. Parodi; professore di glottologia nell'università di Genova (dal 1927), poi di storia [...] formazione del tessuto linguistico e stilistico del suo poema.
Da questo studio in poi si segnala nello 'insegnamento romano lo studioso rivolge in prevalenza la sua attenzione alla retorica dantesca e quindi al testo del De vulg. Eloq. che ne è il ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...