tenebra
Luigi Blasucci
Il vocabolo è presente quattro volte nel Convivio e otto nella Commedia (accanto a queste occorrenze si registrano quelle del termine latino, distribuite fra la Monarchia [cinque] [...] la parola è impiegata come parossitona.
Nel sistema semantico dantesco t. ha una notevole rilevanza per i valori chiare implicazioni etico-teologiche la metafora delle t. ricorre due volte nel poema: Pg XV 66 Però che tu rificchi / la mente pur a le ...
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VILLANI, Nicola
Marco Leone
– Nacque a Pistoia nel 1590, da Ottavio, discendente di Giovanni, il cronista trecentesco, e da Giulia Baldovini.
Di famiglia numerosa, ma agiata, compì gli studi tra Firenze, [...] uno dei capitoli delle Rime piacevoli, l’incompiuto poema Della Fiorenza difesa (Roma 1641) segna invece invece, soprattutto come critico letterario e polemista, oltre che come commentatore dantesco.
Fonti e Bibl.: Per la biografia di Villani cfr. A. ...
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GHEZZI, Anastasio (Anastasio da Ravenna)
Franco Lucio Schiavetto
Figlio di Ubaldo, nacque a Ravenna, probabilmente nel primo quarto del sec. XIV, da famiglia di rilevante rango sociale. Indicati come [...] le ragioni per cui il Petrarca non aveva pubblicato il suo poema Africa mentre era in vita, e chiariva i motivi per 1907, pp. 65-67; A. Della Torre, Aneddoti petrarcheschi, in Giornale Dantesco, XVI (1908), pp. 84-87; L. Lazzarini, Paolo de Bernardo e ...
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passo
Alessandro Niccoli
Il sostantivo (latino passus-us, da pandere, " aprire ", " stendere ") si configura in D. quale termine peculiare dell'Inferno (17 esempi) e del Purgatorio (41 esempi), in evidente [...] Beatrice presenta una delle più interessanti cruces della simbologia del poema; il passo corrisponde al comandamento di Dio?; i dieci sole sembra più lento. Secondo il Camilli (La cronologia del viaggio dantesco, in " Studi d. " XXIX [1950] 80) è ...
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FERRETTI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Torino il 20 ott. 1885 da Alessandro e da Clone Rossi. Laureatosi in lettere e filosofia a soli vent'anni, iniziò l'insegnamento nel 1907. Dal '12 al [...] una testimonianza del Boccaccio, che i primi sette canti del poema fossero composti da Dante prima dell'esilio, ritrovati in un da N. Sapegno e comunque contribuì, insieme con i Saggi danteschi che ne riprendono i temi, ad arricchire di significati e ...
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MEZZABATI, Aldobrandino
Gabriella Milan
de’. – Nacque nel 1250 circa a Padova, da Ugone Denario, giudice. In quella città visse stabilmente, a parte brevi periodi trascorsi a Firenze e a Vicenza, esercitando [...] base del sonetto di risposta, Barbi non solo reintegrò in quello dantesco, ai vv. 3 e 12, la corretta lezione «Lisetta», del tutto ignorato dall’autore della Leandreide (cfr. Nadal), poema in cui vengono passati in rassegna i nomi dei rimatori veneti ...
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Videro li occhi miei quanta pietate
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXXV 5-8), su schema abba abba; cde edc, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime e nella Giuntina [...] , 149-150, cfr.: L. Pietrobono, Il poema sacro, Bologna 1915, I, 90-109; ID., Il rifacimento della " Vita nuova " e le due fasi del pensiero dantesco, in " Giorn. d. " XXXV (1934), rist. in Saggi danteschi, Torino 1954, 25-98; M. Barbi, Razionalismo ...
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colle (collo)
Domenico Consoli
Per quanto nel latino collis prevalga, rispetto a mons, la connotazione di altura modesta, o comunque meno elevata, non infrequentemente il senso del primo termine si confonde [...] gioia (vv. 77-78).
Il c. si presenta quindi sin dalle prime battute del poema come una delle mete, se non come la meta suprema, dell'itinerario dantesco, e l'intervento di Virgilio sembra volto a riavviare il pellegrino proprio sul cammino prima ...
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mito
Lucio Biasiori
Si potrebbe dubitare che M. percepisse una reale differenza tra le figure del m. classico (le «favole degli antichi») e i personaggi della più remota storia greca e romana. L’autore [...] si ha a proposito della figura di Circe nell’Asino, poema satirico incompiuto, che, a dispetto del titolo, è incattivito, il protagonista-narratore prende per sé alcuni tratti dell’Ulisse dantesco (P. Sabbatino, Nei luoghi di Circe. L’Asino di ...
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cariatide.
Valerio Mariani
Lucia Onder
Non risulta che le frequenti immagini umane introdotte in funzione di sostegno di architravi e capitelli nell' architettura medievale venissero dette c. come [...] di punizione e di schiavitù che aleggia in tutto il canto dantesco del Purgatorio e in Michelangelo è come il motivo dominante di parte II 129) e dal Tommaseo.
La Crusca, nell'edizione del poema del 1595, dette a c. il senso di " ballo ", precisamente ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...