conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] 25, LXXXVII 16, oltre che in un notissimo verso del poema - per seguir virtute e canoscenza (If XXVI 120) - " Studi d. " XXXVII (1960) 21-61; F. Forti, Il limbo dantesco e i megalopsichoi dell'etica nicomachea, in " Giorn. stor. " LXXVIII (1961) ...
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NESI, Giovanni
Elisabetta Tortelli
NESI, Giovanni. –Nacque a Firenze il 14 gennaio 1456 da Francesco di Giovanni e da Nera di Giovanni Spinelli.
Il padre, setaiolo, residente nel quartiere di S. Croce [...] L’impresa poetica che doveva maggiormente impegnare Nesi fu il Poema, la cui stesura iniziò dopo il 1499 e rimase 2722. È strutturato come un viaggio ultraterreno, simile a quello dantesco, ma la filosofia che ne sostiene l’architettura è quella ...
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falsari
Giorgio Varanini
D. li chiama falsadori (If XXIX 57), accomunando sotto la stessa denominazione gli alchimisti (falsatori di metalli), gli autori di sostituzioni personali (falsatori di persone), [...] parte quelle stesse che li giustificano nell'intero poema: in primo luogo quella inerente alla collocazione su Dante, città di Castello 1908, 98-99; M. Finzi, I falsari nell'Inferno dantesco, in " Giorn. d. " XXVII (1924) 216-237; E. Sanguineti, ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] unicamente una metrica consunta e sforzata, qualche immagine di conio dantesco ed un maledettismo e un esotismo di maniera, con trascrizione turgida delle Leggende della Lunigiana (Milano 1931).
Con Il Poema del mare e con Un uomo il C. tentò la ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] tutto l'Ottocento e oltre, gli aspetti scientifici del poema tornano a occupare l'attenzione degli studiosi - Torelli, L'Arte " III (1927) 3 ss.; B. Nardi, Alla illustrazione del Convivio dantesco, in " Giorn. stor. " XCVIII (1930) 83; ID., D. e la ...
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GUGLIELMO da Sarzano
Monica Cerroni
Nacque intorno agli ultimi decenni del Duecento a Genova, nel sestiere di Sarzano, da cui ereditò l'appellativo, se si deve accordare valore restrittivo alle indicazioni [...] in ossequio alla più rigida ortodossia, è la forza del poema e la laicità del suo autore, capace di spingersi oltre i a G. Vernani da Rimini, in Atti del Convegno internaz. di studi danteschi… 1971, Ravenna 1979, pp. 173-201; L'État Angevin. Pouvoir ...
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GOZZADINI, Tommaso (Tommasino)
Gabriella Milan
Il nome del G. compare di frequente, anche nella forma abbreviata Masino, nei documenti - per lo più atti notarili - conservati negli archivi bolognesi [...] alla canzone guinizzelliana Al cor gentil e al Convivio dantesco, entrambi citati esplicitamente proprio all'inizio e alla fine infine, un rifacimento del Fiore di virtù il Ristorato, poema in terzine del bolognese Ristoro Canigiani.
Manca un'edizione ...
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GUERRIERI CROCETTI, Camillo
Paolo Zublena
Nacque a Teramo il 24 luglio 1892 da Vincenzo, farmacista di vasti interessi culturali e attivo nella vita politica della propria città - in cui ricoprì diverse [...] sul ritmo lucchese del 1213) e diversi contributi sul Giornale dantesco, tra cui si può ricordare Per la questione della "Lisetta sua giovanile declinazione lasciava spazio alla possibilità che il poema fosse una sorta di "vanto" giullaresco, nella ...
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vecchio (veglio)
Emilio Pasquini
1. Come aggettivo (o in predicato), nell'immutabile valore di " avanzato in età ", " provetto negli anni ", adibito a persone: Cv IV XXVI 11 Enea... lasciò li vecchi [...] e tardi (l'allusione alla vecchiaia di Ulisse e dei suoi è acquisto dantesco sull'ovidiano " resides et desuetudine tardi ": cfr. Met. XIV 436 espresso da D. (nonostante gli accenni sparsi nel poema), ma assillante la sua ragione con un turbamento che ...
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antitesi
Francesco Tateo
. Denominata anthiteton o anthitesis presso i Greci, è conosciuta dai retori latini come contentio, contrarium, oppositio, contrapositum. Consiste nell'accostamento di due parole [...] (" vita moritur "), un modulo che trova riscontro nell'uso dantesco dell'a., quantunque non frequentemente: cfr. ad es. dura nella letteratura religiosa. A questa prospettiva che domina nel poema e alla stessa situazione del racconto va ricondotto il ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...