pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] oscura, pp. 180-185) e dietro di lui il Pietrobono (Il poema sacro, Bologna 1915, I 250-252) e il Valli (La chiave alla Commedia, Roma 1960, 331-355); V. Russo, Sussidi di esegesi dantesca, Napoli 1966, 9-32; F. Mazzoni, Saggio di un nuovo commento ...
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Tenzone con Forese
Eugenio Chiarini
I sei sonetti della T., tre di D. (LXXIII, LXXV, LXXVII) e tre, responsivi, di Forese Donati (LXXIV, LXXVI, LXXVIII), ci sono giunti smembrati in due gruppi di codici [...] acquisto (o malacquisto), non si ritrova poi in rima nel poema se non con sé stesso e nella sola terza cantica (Pd 335-351 (e cfr. II 424-425 e l'aggiunta omonima in Nuovi studi danteschi, II, Napoli 1932, 245-252); F. Maggini, recens. a L. Fassò, ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] di Verona.
Gli Alighieri (Milano 1910), poema drammatico di Francesco Cazzamini-Mussi e Marino Moretti " Nuova Antologia " 1 giugno 1903, 389-415; I. Del Lungo, Medio Evo dantesco sul teatro, ibid., 1 marzo 1902, 23-31; C. Levi, Le sfortune di ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] il primo trattato filosofico in italiano, e nella Commedia, il poema della terra e del cielo. Di questa comunicabilità basti dar prova dalla rima gene.
Parecchie volte i latinismi danteschi poggiano direttamente sul ricordo di un passo classico ...
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Omero
Guido Martellotti
O. si fa incontro a D. in quella parte del Limbo che appare fiammeggiante di luce, sede privilegiata di gente degna di grandissimo onore; e Virgilio lo presenta con parole che [...] in quanto causata dall'amore di Polissena, a spiegazione del passo dantesco: 'l grande Achille, / che con amore al fine e il Boccaccio a ricercare in Leonzio Pilato un traduttore dei due poemi.
Bibl. - E. Moore, Studies in Dante, I, Londra 1896 ...
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incontinenza (incontenenza) e incontinenti
Andrea Ciotti
Nella prospettiva etica della Commedia, e in particolare nell'ordinamento della prima e della seconda cantica, trova posto la trattazione relativa [...] a illuminare e a orientare tutta la topografia morale del poema, in una valutazione che per ciò che si riferisce all altro caso, nel primo come nel secondo regno dell'oltretomba dantesco, i peccatori d'i. recano una presenza di umanità altamente ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] scolastica cristiana.
Secondo una testimonianza in margine al testo del poema Il piccolo santuario (Miqdaš me'aṭ) del medico e anche dopo il 1330, quando il testo del Paradiso dantesco aveva cominciato ad avere più ampia diffusione (edizione in ...
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VELLUTELLO, Alessandro
Donato Pirovano
– Nacque a Lucca nel novembre del 1473, come si ricava dall’atto di battesimo conservato all’Archivio arcivescovile di Lucca (S. Giovanni, Bacchetta battezzati, [...] pp. 195-218; D. Pirovano, A. V., in Censimento dei Commenti danteschi, II, I Commenti di tradizione a stampa (dal 1477 al 2000) e 1544, and their place within a visually-driven discourse on Dante’s poem, in Dante Studies, CXXXVI (2018), pp. 93-132; R ...
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chiudere [chiudessi, in rima, imperf. cong. III gol.]
Emilio Pasquini
Il verbo, che manca del tutto in Fiore e Detto ed è inoltre piuttosto raro nella prosa, presenta invece molteplici ricorrenze in [...] padre Cesari, troppo sollecito di recuperare bellezze implicite nel poema: " È de' parlari del nostro poeta. ‛ tutto è quasi accecato dal troppo lume '. Concetto e modo di dire dantesco. E così per un atto contrario di oscurità, disse il Boccaccio: ‛ ...
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contrapasso
Silvio Pasquazi
Applicazione dantesca dell'antico principio giuridico-morale detto ‛ legge del taglione ' (se ne veda la formulazione biblica in Ex. 21, 23 ss.; Lev. 24, 17-20; Deut. 19, [...] , fosse proporzionata al grado della stessa colpa. Un'altra possibile fonte delle pene e del relativo c. dantesco può essere stato il poema di Matilde da Magdeburgo, tradotto in prosa latina dal domenicano Enrico di Halle: Lux divinitatis (titolo ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...