Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] 'un personaggio che ogni tanto si torna a incidere sull'orizzonte dantesco, fra Remigio Gerolami. Negli stessi paraggi, a ogni modo, due : il Menéndez Pidal ha attribuito all'originale del poema sul Cid (noto frattanto da un manoscritto solo, ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] la compresenza del sovrasenso - l'intero viaggio dantesco, la via di salvazione smarrita e ritrovata, la seconda soma: Stazio racconta di non aver compiuto il suo secondo poema, l'Achilleide, per la morte che gli sopravvenne.
Frequente la locuzione ...
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astronomia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarroni
Per i classici e i medievali questo termine, il cui sinonimo era ‛ astrologia ', ha avuto un significato così lato, da comprendere tutte le discipline che [...] nella salita all'Empireo. Notevole, nell'ultimo verso del poema l'amor che move il sole e l'altre stelle, in Studies III, Londra 1895,1-108; F. Angelitti, Sulla data del viaggio dantesco, Napoli 1897; V. Russo, La cosmografia e il ‛ Paradiso ' di D ...
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processione mistica
Andrea Ciotti
- Al centro della foresta del Paradiso terrestre (v.) al quale D. è stato introdotto dalla persuasiva e armoniosa mediazione soccorritrice di Matelda, si svolge la [...] non meno allusivo e significante, del veltro, è pienamente nell'ordine e nel concetto del pensiero dantesco, nella coscienza di fede che giustifica il poema e ne riporta la matrice a una vocazione di riscatto verso la ricostruzione dell'uomo nuovo e ...
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VILLANI, Giovanni
Marino Zabbia
– Nacque a Firenze in un anno compreso tra il 1275 e il 1280. Il padre, Villano di Stoldo di Bellincia, apparteneva a una famiglia originaria di Borgo San Lorenzo nel [...] ottenuto grazie ai suoi contatti con Pietro Alighieri – e, pure se le citazioni del poema nella Nuova cronica sono solo nove, l’influenza dantesca nell’identificazione del 1300 come anno cruciale non può essere esclusa. Di certo, mentre proseguiva ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] da dire, per meglio chiarire il senso del testo dantesco, che l'annotazione relativa alla repentina caduta di L. - Storia della Commedia, ibid. 1954²; L. Fontana, La pena del demonio nel poema di D., in " Dialoghi " II (1954) 1-2; L. Pietrobono, Dal ...
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lussuria
Giuseppe Santarelli **
Il vocabolo ricorre anzitutto in luoghi specifici della Commedia, e cioè a proposito dei lussuriosi puniti nel secondo cerchio dell'Inferno, e indi nella valutazione [...] di Eccl. 10, 17).
La L. E I Lussuriosi Nel Poema. - La trattazione specifica del peccato di l. è affidata, nella in " Biblioteca delle Scuole Italiane " VI (1894); G. Pannella, Noticine dantesche, in " Rivista Abruzzese " XII (1897) 268 ss.; N. Quarta ...
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intendere
Domenico Consoli
Il verbo ha larghissimo impiego in tutte le opere dantesche e variato spettro semantico. Il suo primo significato, che si riconnette al latino intendere animum (talora intendere, [...] di assai più larga attestazione nell'antica vulgata del poema; cfr. Petrocchi, ad locum. Altre occorrenze suppongono XXVI 28; Rime XCIX 3.
Singolare rilievo assume nel linguaggio dantesco l'applicazione del verbo al verace intendimento (Vn XXV 10) di ...
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Paolo, santo (Paulo; Polo)
Angelo Penna
Giovanni Fallani
Apostolo e martire. Una parte notevole della sua vita e della sua intensa attività missionaria è descritta negli Atti degli Apostoli. Scarse [...] poema sacro gli proveniva dalla grazia di essere cristiano. Le ammonizioni, le invettive dantesche sostenere i doveri del regno della pietà.
Bibl.-U. Foscolo, Discorso sul testo del poema di D., in Opere, III, Firenze 1923, 177-188; 390-396; 430-433 ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] 'origine, nulla di più classicistico, se il proposito del poema è di narrar l'origine mitica della località canavesana donde cela tracce vichiane, se partecipa al restaurato studio e culto dantesco, se rivendica l'estro, cioè la virtù creatrice della ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...