povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] nella Chiesa. A questo riguardo va detto che nella visione dantesca la virtù religiosa della p. è tipica dei francescani e 55-60), e D. stesso affermerà che il faticoso lavoro per il poema lo ha fatto per molti anni macro (XXV 3).
Nelle lettere la p ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] F. è dell'Alighieri, l'esperienza comica inerente al poema che di qui ricava il titolo, è stata preceduta da D'Ancona, Firenze 1901, 657-692; F. D'Ovidio, ora in Nuovi studi danteschi, II, Napoli 19322, 253-286; A. Farinelli, D. e la Francia, Milano ...
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Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] , a piazza delle Erbe, un carme che aveva composto sul poema paterno. E non può essere un caso che proprio a questo e la cultura veneta, Firenze 1966, 13-27 (rist. in Itinerari danteschi, Bari 1969, 119-141); R. Weiss, La cultura preumanista veronese ...
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selva
Mirella Sabbatini
Eugenio Ragni
Il vocabolo, a parte un'occorrenza del Convivio, appare solo nella Commedia.
Il termine ha valore generico in If IX 69 un vento / ... che fier la selva, peraltro [...] proemiale e in quello generale di tutto il poema, e quanto rilevante sia la trama dei rapporti allegorica e sulla struttura della Commedia di D., in Saggi e note di critica dantesca, cit., 110-165; G. Della Volpe, Critica del gusto, Milano 1966³, 21 ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] ; e B. Nardi, Il mito dell'Eden, in Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967², 311-340). Ma tra i padri della Chiesa operò anche e l'ordine del P. dantesco, Città di Castello 1911-1912; L. Pietrobono, Il poema sacro. Saggio di una interpretazione ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] alla Commedia, ad autogiustificare il paradosso del poema sacro in una lingua peritura ". Da Firenze 1906, 200, 204-205; ID., in D. - La vita - le opere - le grandi città dantesche. D. e l'Europa, Milano 1921, 80, 82; E.G. Parodi, in " Bull. " XXII ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] L. Filomusi Guelfi, Studi su D., Città di Castello 1908; G. Busnelli, L'ordinamento morale del P. dantesco, Roma 1908; L. Pietrobono, Il poema sacro. Saggio di una interpretazione generale della D.C., 2 voll., Bologna 1915; G. Salvadori, La mirabile ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] tragico è successa in modo definitivo l'organicità del poema; ma si trovano almeno altrettanto nella Commedia, d'oggi, non appena egli ha negato che il «romanzo» dantesco possa avere l'odierno significato di confessione: «È difficile concepire un ...
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profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] , è connesso con il problema della data d'inizio del poema: è, in ogni caso, significativo che egli stesso abbia fatto che già nel Trecento venne ritenuto appunto il veltro dantesco, sembrerebbe avere buone probabilità d'incarnare il Redentore che ...
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Pia
Giorgio Varanini
D. fa di una P. senese la protagonista del terzo episodio del celebre trittico di Pg V (vv. 130-136), tanto breve quanto intenso, assurto a straordinaria celebrità e fortuna anche [...] ' Tolomei, Firenze 1893; I. Del Lungo, Dal secolo e dal poema di D., Bologna 1898, 441-443; D. Mori, La leggenda 139, 244-245); A. Scolari, Un nuovo documento a illustrazione di un passo dantesco, Ravenna 1920; P. Rossi, D. e Siena, in " Bull. Soc. ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...