Da Ponte, Lorenzo
Nicola Carducci
Ponte Letterato e poeta (Cèneda, oggi Vittorio Veneto, 1749 - New York 1838). Il suo nome originario era stato Emanuele Conegliano sino al 1763, l'anno della conversione [...] Lane e il Koch hanno in seguito divulgato come prolusione a un corso dantesco, in cui si esalta " la lingua tanto perfetta e capace di impegnommi a studiar col più gran fervore quel divino poema, onde schiarirne le oscurità e spiegarne i passi ...
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Cesarotti, Melchiorre
Domenico Consoli
, Letterato, dotto ebraista, studioso di problemi linguistici, traduttore dei poemi ossianici, il padovano M.C. (1730-1808) possedette vivo il senso della libertà [...] del gusto, 1785).
Ma a un libero intendimento dell'opera dantesca gli fece velo quel criterio del buon gusto e della chiarezza, Angelo Mazza: " Se il Padre Dante avesse scritto il suo Poema da capo a fondo con questo stile, oh allor sì che avrebbe ...
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Vega, Lope de
Joaquín Arce
In un autore come Lope de V. (Madrid 1562 - ivi 1635), di così sterminata produzione, non possono non trovarsi riferimenti all'opera di Dante. Il diretto contatto di Lope [...] , all'infelice dama ": segue la citazione dei versi danteschi (If V 127 ss.). Il famoso verso sulla forza Opúsculos historico-literarios, I, Madrid 1951; V. Borghini, Poesia e letteratura nei poemi di Lope de V., Genova 1949; Ll. C. Viada Y Lluch, D. ...
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Rivarol, Antoine de
Remo Ceserani
Scrittore francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 Berlino 1801). Letterato brillante e di gusto volteriano, R. è autore di un'importante traduzione in prosa dell'Inferno, [...] già aveva attratto Voltaire, nell'esotico e ‛ bizzarro ' poema.
Composta in un francese classico molto elegante e curato, la ridurre a unico registro stilistico i vari registri dell'originale dantesco; egli sopprime o modifica i passi che gli sembrano ...
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Eliseo
Gian Roberto Sarolli
Discepolo di Elia e suo successore nell'ufficio di profeta d'Israele (890-840): cfr. IV Reg. 2, 15-9, 37. D. lo menziona in If XXVI 35 (colui che si vengiò con li orsi), [...] chiosa significativa ed esemplare che investa la finalità stessa del poema.
Ma per poter capire questo a pieno occorrerà, come a verificare i limiti apocalittici o gioachimiti del pensiero dantesco, la mancanza proprio del nome del profeta serve come ...
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Delille, Jacques
Felice del Beccaro
Poeta francese (Aigueperse 1738 - Parigi 1813), abate di Saint-Séverin e accademico di Francia (1772 prima elezione, poi annullata; rieletto 1774), autore, tra l'altro, [...] dei lugentes campi " virgiliani che lo rimandano al Limbo dantesco, afferma, secondo i canoni di quella poetica classicista che gli Esménard aveva, del resto, nel canto V del suo poema La Navigation (1805), invocato D. analogamente al Delille. ...
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Spenser, Edmund
Raffaele Giglio
Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599), attento lettore di classici greci (Omero, Esiodo, Platone, Teocrito), latini (Orazio, Virgilio, Ovidio), francesi (Du Bellay [...] a Cangrande indicò in una lettera il modo con cui il poema dovesse intendersi e leggersi, così S., per rendere manifesto l' " prolungata allegoria o concetto oscuro ", ovvero il polisenso dantesco, serve per trasformare il lettore e " modellare un ...
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Apollonio, Mario
Enzo Esposito
Critico letterario (San Paolo-Oriano, Brescia, 1901). Dal 1942 è professore di letteratura italiana all'Università Cattolica di Milano. Nella sua produzione critica, che [...] cristiana del Dio-uomo, base etico-religiosa del poema, e dell'arte profondamente libera e umana del fede di D., in " Persona " VI (1965) 6-7; La critica dantesca, in "Terzo Programma" 1965, 211-243; Simbolismo ed emblematica nei commento perenne ...
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Fonte Avellana
. Località delle Marche, sul versante orientale del Monte Catria (v.), ora nel comune di Frontone Serra. Vi sorge l'eremo e monastero di Santa Croce, dei benedettini camaldolesi, fondato [...] si affermava che D. avrebbe scritto nell'eremo anche una parte del poema; la lapide nel 1622 è stata tolta da una cella e .A., Pesaro 1903; Bassermann, Orme 245-249; G. Vitaletti, Il ‛ rifugio dantesco ' di F.A., in " Giorn. d. " XXIV (1921) 23-31 ...
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Classe (Chiassi)
Augusto Vasina
Nel Due-Trecento è assai diffusa la forma ‛ Chiassi ' del toponimo C. (latino Classis), dato in età augustea a un porto situato a circa 6 chilometri a sud di Ravenna, [...] di Benvenuto), di solito attenti ai richiami autobiografici del poema, gli studiosi di D. legati alle esperienze romanticopositivistiche e artistico di un momento ben preciso dell'itinerario dantesco nell'oltretomba.
La rievocazione della pineta in su ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...