Carducci, Giosuè
Ferruccio Ulivi
, La critica dantesca del C. si ricollega sin dagl'inizi alle ricerche effettuate sulla letteratura delle origini medievali, ricerche ispirate alla convinzione che una [...] appena trascesa barbarie; né senza mirare a riscattare infine ed esaltare l'elemento storico nel carattere del poema di allegoria e visione.
La maggior critica dantesca del C. comincia però col saggio Delle Rime di D. (del 1865; rist. con giunte nel ...
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Folengo, Teofilo
Francesco Vagni
Sul noto letterato (Cipada, Mantova, 1491 - S. Croce di Campese, Bassano del Grappa, 1544) rimane valido il rilievo accennato dal De Sanctis sul realismo dello stile [...] concetti è tale da farci pensare ad una profonda conoscenza del Divino Poema ". Però nel Caos, se la vicenda di peccato e redenzione è ancora cristiana e dantesca, la forte coscienza della crisi si oggettiva modernamente nella molteplicità drammatica ...
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Modena
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
La storia di M. nella seconda metà del Duecento e nei primi decenni del secolo successivo non si scosta molto da quella delle città emiliane limitrofe, [...] . È appunto costui che rappresenta col suo commento il maggior tributo di M. al culto dantesco nel sec. XVI, anche se la sua posizione nei confronti del poema è assai cauta e piena di riserve. Sorvolando sul Tassoni, a prova del cui approfondimento ...
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Borghi, Giuseppe
Nicola Carducci
Letterato ed erudito (Bibbiena 1790 - Roma 1847), fu bibliotecario della Riccardiana e Accademico della Crusca. Autore di numerosi Inni Sacri, stampati, in più edizioni, [...] dalla Sicilia e migrò in Francia, dove allestì un nuovo commento al poema (La D. C. con nuovi argomenti e note di G. si avanza l'auspicio che i giovani ingegni si ritemprino sul modello dantesco per uscire dalla morta gora delle " fole arcadiche " e ...
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Beni, Paolo
Aurelia Accame Bobbio
Letterato (Candia 1552 c. - Padova 1625), professore di filosofia a Roma e di lettere classiche a Padova. Il suo atteggiamento verso D. è intimamente inserito nella [...] riflette quando nega contro i suoi difensori che la Commedia sia un poema eroico per unità d'azione compiuta da un solo eroe, perché inesatto.
Errato è poi, per il B., il pensiero dantesco in teologia, storia e scienza naturale; né accetta per D ...
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Becelli, Giulio Cesare
Aurelia Accame Bobbio
Lo scrittore veronese (1686 - 1750) nel trattato Della novella poesia (1732), esaminando gli aspetti per cui la poesia moderna si differenzia da quelle classiche, [...] ritenerlo tuttavia arbitrario " sendo che se si mira lo stile del poema stesso, egli ha tutte le forme, ora tragico, ora comico, eloquentia tradere " (I XIX 3), e conclude che il trattato dantesco non offre " il ricercato da noi, e da lui proposto e ...
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Irlanda
Vincenzo Presta
Ai tempi di D. l'I. si trovava già da un secolo sotto la dominazione inglese. Si tratta di anni di lotte, causate più che altro dal fatto che gl'invasori, diversi per lingua [...] E.O'Donnell, che nel 1852 a Londra pubblicò una traduzione in prosa del poema, mirando, in semplicità e lucidezza, a rendere in essa lo spirito e il sentimento dantesco. La traduzione era preceduta da una breve vita del poeta e ogni singolo canto ...
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Uberti, Fazio degli
Cesare Federico Goffis
Poeta, nato forse a Pisa nel 1301, morto a Verona verosimilmente nel 1367. Appartenne all'illustre famiglia ghibellina esiliata da Firenze nel 1267. Fu alla [...] ; ma assai diverse sono le finalità e i caratteri delle due opere; anzi quanto del capolavoro dantesco ritorna qui vela di viziose formule il poema didascalico di Fazio che ha scopi più direttamente culturali ed enciclopedici, rielabora certi motivi ...
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Bonaccorsi, Piero
Marcello Aurigemma
, Notaio e letterato fiorentino (Firenze 1410-1477), concepì gli studi, nei quali ebbe larga parte l'argomento dantesco, come consolazione all'assiduo lavoro. Secondo [...] mediante figure: la prima vuole ritrarre l'intero poema e mostra nove cerchi concentrici (i nove cieli) e via col viso altero ecc. ": che è una delle molte reminiscenze dantesche presenti nell'opera.
Bibl. - Il testo delle due lettere a frate Romolo ...
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Argonauti
Giorgio Padoan
. Eroi della mitologia greca. Pelia, re di Giolco, ordinò al nipote Giasone di conquistare il vello d'oro che Frisso (v. ATAMANTE) aveva lasciato nella Colchide, nel Ponto Eussino [...] seconda spiegazione; pare piuttosto che il paragone dantesco intenda sottolineare l'eccezionalità delle due imprese paragone (in cui si innesta una delle più belle immagini dell'intero poema: la 'mpresa / che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo, dove ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...