fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] R.M. Dawkins, The " Gran Veglio " of Inf. XIV, in " Medium Aevum " II (1933) 95-107; C. Dolzani, Il ghiaccio nel poemadantesco, in " Giorn. d. " XXXV (1934) 185-200; M. Barbi, Problemi fondamentali per un nuovo commento alla D.C., Firenze 1956, 139 ...
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fiera (Fera)
Fernando Salsano
Gaetano Ragonese
Significa " animale " in genere, in If IX 72 fa fuggir le fiere e li pastori; Pg VI 94 guarda come esta fiera [l'Italia] è fatta fella, dove è parte della [...] stesso, il veltro, " appartengono a una nomenclatura reale, mentre si assumono in senso figurato ". La verità del poemadantesco, pure intimamente articolata, è - si avverte oggi - polisensa. Lo dichiarava lo stesso poeta nell'epistola a Cangrande ...
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veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] l'erede di Augusto e il messaggero di Cristo, ha il merito di conferire il dovuto peso all'aspetto escatologico del poemadantesco. Nessuno dei precedenti commentatori può competere con Pietro, sia per l'acutezza della sua analisi del problema del v ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] di rima, e ‛ manucare ' nel Convivio (I 17).
Non c'è dubbio che la rima abbia favorito l'introduzione nel poemadantesco di una serie di forme latineggianti e di gallicismi, e che la presenza dei corrispondenti allotropi fiorentini o toscani fuor di ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] le tendenze simbolistiche di certa temperie decadente (significativo al riguardo il saggio di Policarpo Petrocchi sul numero nel poemadantesco). Il che pare esemplarmente attestato dal Pascoli (1904) che legge DXV come dux sulla scorta di Virgilio e ...
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ombra
Federigo Tollemache
Domenico Consoli
Se prescindiamo dal caso speciale della canzone CI (Al poco giorno...), che esamineremo nel corso dell'articolo, il vocabolo ricorre assai raramente in rima [...] Sacchi, Realtà o apparenze?, in " Giorn. d. " VI (1898) 337-346; G. Gargano Cosenza, La saldezza delle ombre nel Poemadantesco, Castelvetrano 1902 (recens. di G.A. Venturi, in " Bull. " X [1903] 79-83); M. Porena, Delle manifestazioni plastiche del ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] eruditi composti in servizio dei lettori di testi poetici, il De genologia deorum e il De montibus, nel Commento al poemadantesco e nel Trattatello in laude di Dante. Di tanto la letteratura del Petrarca tende al generale, alla traduzione in chiari ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] il 25 nov. 1549, sulle prime quattro terzine del XXIV del Paradiso. L'indifferenza verso il nucleo poetico del poemadantesco fa sì che nelle lezioni emerga un'ermeneutica prevalentemente dottrinaria e morale. Il G. si inserisce nella prospettiva di ...
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stili, Dottrina degli
Pier Vincenzo Mengaldo
D. abbozza una teoria degli s. per la prima volta in VE II IV, dopo aver definito nei capitoli precedenti, nell'ordine, quali uomini, quali temi e quale [...] , la commedia viceversa), per cui, com'è stato più volte notato, se l'etichetta di commedia calza benissimo per il poemadantesco anche per il contenuto, non altrettanto si può dire dell'Eneide, tragoedia per antonomasia (e così chiamata da D. stesso ...
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Messo celeste
Silvio Pasquazi
celeste. Con questa denominazione si suole correntemente indicare il misterioso personaggio che viene ad aprire a D. e a Virgilio la porta di Dite, dopo che i demoni con [...] sono: ch'elli era da ciel messo (If IX 85), dove la parola messo è usata come participio passivo, e non come sostantivo. Nel poemadantesco tale uso del termine non è raro. L'espressione più simile a quella di If IX 85 si trova in Pg XXX 10 (un di ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, di un macchinario; materiale, legname da...