Letterato cretese (sec. 16º-17º), autore del poemaepico ᾿Ερωτόκριτος, una delle opere più significative del periodo detto della Rinascenza cretese, pubblicato a Venezia nel 1713. Scritto in versi decapentasillabi [...] popolare francese Paris et Vienne, dovuta ad A. Albani e pubblicata nel 1626. Conosciuto per molto tempo solo attraverso le scarne notizie autobiografiche poste in chiusura del poema, K. è al centro di studî impegnati a stabilirne la vera identità. ...
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Poeta portoghese (n. Oporto 1540 circa); scrisse un poemaepico in diciotto canti, dal titolo Elegíada (1588), lamento sulla catastrofe di Alcázarquivir, vissuta personalmente, e insieme celebrazione del [...] re vinto don Sebastiano ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] del quale, travasandovi la sua personale inquietudine e una sensibilità tutta cristiana, aveva tentato di risuscitare le forme del poemaepico antico. Conobbero invece, tra le opere in versi latini, le Epystole, già note come Epystole metrice (66 ...
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Scrittore portoghese (n. forse 1525 - m. 1580). I dati biografici, desunti in gran parte dalla sua opera, sono quasi tutti incerti. Nacque presumibilmente a Lisbona (o forse a Coimbra) e la sua formazione [...] giovanile riduzione dell'Amphitruo di Plauto) e il Filodemo. Il poema Os Lusíadas ("I Lusiadi", cioè i portoghesi, dal nome senza notevoli varianti, già nel 1572). Si tratta di un poemaepico in ottave (raggruppate in 10 canti) che esalta nella ...
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Poeta (Brescia 1782-ivi 1836); dapprima attuario criminale nella Corte civile di Brescia, poi (1809) prof. di eloquenza nel liceo di Brescia e membro dell'Ateneo bresciano, si rivelò nel 1805 con un poema [...] all'influsso della poesia manzoniana (nel 1828 pubblicò Inni sacri). Nel 1815 aveva composto Inni di Bacchilide, fingendo di tradurli da un originale greco, e un macchinoso poemaepico, Gerusalemme distrutta (di cui pubblicò solo sei canti, 1819). ...
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Scultore e poeta (n. forse Carrara 1512 circa - m. Padova 1572). Scolaro e collaboratore di I. Sansovino (loggetta del campanile di S. Marco, Venezia), risentì dell'ammanierata eleganza cinquecentesca [...] ritrattista rivelò notevoli doti: busti di P. Bembo e A. Contarini (Padova, Basilica del Santo), statua di G. Fracastoro (Verona). Fu amico del Vasari, dell'Aretino, di Bernardo Tasso; scrisse, tra l'altro, un poemaepico, Amor di Marfisa (1562). ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] e si cimentò con tutti i generi letterarî allora in voga trattando con versatilità impareggiabile la tragedia, il poemaepico, il poema scherzoso e burlesco, la satira, l'epistola didascalica, l'epigramma, la lirica leggera. Con l'Henriade (1722), il ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] Eee, le Grandi Opere, le Grandi Eee, una Ornitomanzia, una Melampodia, una Astronomia, gli Ammaestramenti di Chirone, il poemaepico Egimio, e altro ancora. Essi non dubitarono mai dell'autenticità della Teogonia e del Catalogo oltre che delle Opere ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] , Lope de V. coltivò anche la poesia narrativa con il poema cavalleresco La hermosura de Angélica (1602), il poemaepico La Jerusalén conquistada (1609), il poema eroico La Dragontea (1598), il poema agiografico Isidro (1599). Con Góngora e con F. G ...
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] di un'apertura compassionevole. Dello stesso periodo del Willehalm, o di poco successivo, e sicuramente incompiuto, è il terzo poemaepico, il Titurel, storia di Sigune, cugina di Parzival, e del suo amato Schionaturandel, che muore nel tentativo di ...
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poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto...
epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...