Uomo politico milanese (sec. 13º), guelfo. Podestà di Firenze (1237-38), fece costruire il ponte a R. (in Dante, Purg. XII, 102, Rubaconte assol.), oggi detto ponte alle Grazie. ...
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Nobile (sec. 13º), fratello di Gherardo, podestà di Todi (1234), Siena (1237), Bologna (1259), Firenze (1260). Ebbe il comando dell'esercito che fu vinto dai Senesi e da altri ghibellini a Montaperti (1260). ...
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Uomo politico genovese (sec. 13º); fu podestà di Piacenza; contribuì insieme a suo fratello Bovarello a rafforzare l'importanza della famiglia a Genova, appoggiando il partito guelfo e nobiliare contro [...] i ghibellini. Aderì anche alla politica filo-angioina, che tanta opposizione doveva sollevare contro la sua famiglia. Nel 1237 fu tra i firmatarî di un trattato tra Genova e Arles ...
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Doge di Venezia (m. 1471); fu podestà a Belluno (1432), capitano a Padova (1442), avogadore di comune (1447), procuratore di S. Marco (1448); eletto doge nel 1462, governò fino alla morte, giovandosi della [...] collaborazione dei parenti Lorenzo e Giovanni, in un periodo infausto per i contrasti con Trieste e soprattutto per la perdita di Negroponte ...
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Uomo politico (Parma 1815 - ivi 1884); podestà di Parma sotto Maria Luisa, durante i moti del 1848 resse il governo provvisorio. In esilio dopo il 1849, nel 1854 potè tornare in patria. In seguito ebbe [...] gran parte nell'annessione di Parma al Piemonte (1859). Deputato nel 1860, senatore nel 1865, prefetto di Firenze dal 1864 al '67, resse prima il ministero dei Lavori Pubblici poi quello dell'Interno nel ...
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Uomo politico (sec. 13º-14º); dapprima podestà di Firenze (1280), al seguito del cardinale Latino Malebranca, che accompagnò al tempo della famosa pace tra guelfi e ghibellini, fu poi rettore di Romagna [...] (1286-88); senatore di Roma (1293 e 1299), nel 1296 fece incidere sul marmo in Campidoglio un carme in versi leonini, in cui si indicano i diritti e i doveri dei senatori nella giurisdizione civile e penale ...
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Uomo politico (Milano 1798 - ivi 1873), podestà di Milano dal 1837, favorì la preparazione delle Cinque giornate (18-22 marzo 1848) e, dopo la cacciata degli Austriaci, assunse la presidenza del governo [...] provvisorio e si adoperò per la fusione della Lombardia al Piemonte. A fusione avvenuta, nominato da Carlo Alberto presidente del Consiglio, fu costretto a dimettersi dalla conclusione dell'armistizio ...
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Capitano generale (1268 circa - 1360) di Mantova. Podestà di Modena (1313), di Mantova (1318) e di Parma (1319). Formatasi una potenza economica considerevole, che si estendeva da Mantova a Ivrea, nel [...] 1328, con l'aiuto degli Scaligeri, rovesciò la signoria dei Bonacolsi a Mantova e fu riconosciuto capitano con diritto di designare il successore. Nel 1329 era nominato da Ludovico il Bavaro vicario imperiale ...
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Nobile modenese (sec. 12º); fu (1156 e 1167) podestà imperiale a Modena per Federico Barbarossa; dopo l'adesione della città alla Lega lombarda, fu console e podestà. ...
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Nobile modenese (m. 1240); dedicatosi alla carriera di podestà, ricoprì tale carica a Reggio (1202), a Pistoia (1222), a Bologna (1226); fu quindi podestà per i fuorusciti veronesi (1230), e ancora a Siena [...] (1232), a Pavia (1234) e infine a Mantova (1240), dove morì combattendo contro Ezzelino da Romano ...
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podesta1
podestà1 (ant. podestade, podestate) s. f. [lat. potestas -atis]. – Variante, oggi sentita come ant. o letter., di potestà, nei varî sign. del termine. Ant., la p., messer la p., la suprema autorità cittadina nell’età comunale (di...
podesta2
podestà2 (letter. potestà) s. m. [dalla voce prec., con cambiamento di genere]. – 1. Nel comune medievale italiano, magistrato che, a cominciare dagli ultimi decennî del sec. 12°, sostituì gradualmente i consoli: di regola forestiero,...