REITER, Virginia
Donatella Orecchia
REITER, Virginia. – Nacque a Modena il 16 gennaio 1862, da Carlo, di origine tedesca, tappezziere, e da Clarice Formiggini, di origine ebraica, poi convertitasi al [...] – e a tratti anche dell’amorosa e della servetta, nonché, della brillante; dall’altro, sull’erosione dei confini fra pochade, commedia brillante e dramma sentimentale.
Fonti e Bibl.: E. Polese Santernecchi, V. R.: appunti, Milano 1899; F. Liberati, V ...
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Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] come aiuto e sceneggiatore, Renato Castellani. Si avvicinò quindi alla sophisticated comedy alla Lubitsch (Batticuore, 1939) e alla pochade francese (Il documento, 1939), per tornare ai motivi preferiti con Grandi magazzini (1939, ancora con De Sica ...
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VERONA, Guido Abramo (Guido da Verona). – Secondo dei tre figli di Pio, ricco ebreo possidente di tenute agricole, e di Elvira Terni, anch’essa ebrea, nacque a Saliceto Panaro (Modena)
Francesca Ottaviani
il [...] morte coinvolgendo gli eredi.
Mentre l’autore era in vita fu tratto un film da Cléo robes et manteaux: romanzo pochade (Firenze 1926), realizzato dalla Caesar di Giuseppe Barattolo senza tuttavia che lo scrittore avesse ceduto i diritti, tanto che la ...
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TESTONI, Alfredo
Paolo Puppa
– Quinto figlio di Petronio, sottosegretario di prefettura, e di Giulia Bettini, nacque a Bologna l’11 ottobre 1856.
Dopo il diploma ginnasiale interruppe il liceo nel 1875 [...] in lingua, contesi dalle compagnie nazionali più prestigiose, ma un po’ stereotipati nell’eccessiva assimilazione della pochade francese, si susseguivano i pruriti adulterini di mariti, ricambiati di rado dalle sofferte trasgressioni delle consorti ...
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CASERINI, Mario
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 26 febbr. 1874 da Oreste, impiegato, e da Isabella Rosati, in una famiglia piccolo-borghese. Secondo la Prolo, esordì come attore di teatro con la [...] affiatato il C. girò nello stesso anno Florette e Patapon, il primo grande successo della Gloria Films, una gustosa pochade piena di spirito, interpretata con scioltezza da Maria Gasperini e Camillo de Riso, cui seguì immediatamente Ma l'amor mio ...
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GUASTI, Amerigo
Paola Bertolone
Nacque a Montespertoli in Val d'Elsa il 3 marzo 1872 da Alessandro e da Antonietta Baroncelli, in una famiglia borghese.
I genitori, per permettergli una migliore educazione [...] il G. avvertiva la vena innovativa nei contenuti pur nell'apparente contiguità delle situazioni e dei personaggi con la pochade.
Al riguardo, va sottolineato che pur ottenendo egli grande successo di pubblico nonché il sostegno di una parte della ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] derivata dal Goldoni e nelle farse. Al secondo brillante era riservata spesso la farsa: ora ha un suo posto nella pochade. Al generico primario e promiscuo toccano le parti importanti di uomini maturi: talvolta padre nobile, diceva il ruolo; altre ...
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FUTURISMO
Filippo Tommaso Marinetti
. Movimento artistico-politico svecchiatore, novatore, velocizzatore, creato da F. T. Marinetti a Milano nel 1909. Le sue idee fondamentali furono così enunciate [...] reti di sensazioni tra palcoscenico e pubblico; l'azione scenica invaderà platea e spettatori. Abolire la farsa, il vaudeville, la pochade, la commedia il dramma e la tragedia, per creare al loro posto le numerose forme del teatro futurista, come: le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] conosce flessioni: a Napoli, per esempio, il comico Eduardo Scarpetta prosegue nella sua strada di contaminazione dei modi della pochade coi topoi della scena partenopea.
Con l’ingresso nel Novecento le scene italiane si aprono, però, all’avanguardia ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] e G. Gherardi, il primo, simbolo, per il teatro italiano, della commedia dei "telefoni bianchi", ricalcata sulla pochade francese o sulla sua variante ungherese, a base di equivoci sentimentali e di tradimenti coniugali consumati nel rispetto delle ...
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pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...
posciadesco
posciadésco (o posciadìstico, meno com. posciàdico) agg. [der. del fr. pochade (v.)] (pl. m. -chi, e -ci per le varianti). – Della pochade; che ha il tono o i caratteri della pochade: vicenda, situazione posciadesca.