CUSANO, Biagio
Rosario Contarino
Nacque a Vitulano nel Principato Ultra (odierna provincia di' Benevento) e visse nel sec. XVII; non si conoscono né la data esatta della sua nascita né la famiglia di [...] sua formazione letteraria, che fu verisimilmente compiuta a Napoli secondo le coordinate generali di un classicismo un po' pedantesco, anche se profondamente assimilato; non chiari nemmeno i caratteri della sua cultura giuridica, che dovette essere ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] poeti classici, per leggere i quali apprese i rudimenti del greco, che perfezionerà in seguito aggiungendovi il francese e un po' d'ebraico.
A questo punto si manifestò la vocazione per la vita ecclesiastica, onde, pur attraverso tentennamenti che si ...
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La Fontaine, Jean de
Ermanno Detti
Favole per riflettere sull’uomo
Il poeta francese Jean de La Fontaine, vissuto nel Seicento, è ancora oggi famoso soprattutto per le sue Favole, divenute un classico [...] si piegò con molta grazia e con molta cortesia alle richieste e alle esigenze del suo mondo. Per questo fu considerato un po’ un fanciullone ingenuo. Nella realtà il poeta francese era una persona sensibile, dotata di una fine, garbata ironia e di un ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] , e trova la via della poesia in un ricco fluire d'immagini, di dialoghi spezzati e scabri, di toni di colore ora un po' stanchi, ora fortemente messi a contrasto. Subito dopo I Malavoglia V. pubblicò (1882) Il marito di Elena, che nasce dalla stessa ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] dei letterati (1895) e I capricci del conte Ottavio (1908-09). Più che in romanzi e novelle, di un genere un po' frivolo, fra psicologico e mondano (Il vecchio, 1898; Donne, uomini e burattini, 1912; Mio figlio ferroviere, 1922; ecc.), O. trovò la ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] . Si ricordano inoltre le interviste-conversazioni (Controluce, 1995; Rozmowy w Dragonei "Conversazioni a Dragonea", 1997; Naykrótszy przewodnik po sobie samym, 2000, trad. it. Breve racconto di me stesso, 2001), che lasciano affiorare l'amarezza di ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] in crisi nell'epoca del multiculturalismo (Comparative literature in the age..., 1995). L'apertura verso l'alterità, che è un po' la quintessenza dell'atteggiamento comparatista, non è stata però un processo anodino: non si tratta infatti soltanto di ...
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HERNÁNDEZ GINER, Miguel
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato il 30 ottobre 1910 a Orihuela (Alicante), morto nelle carceri falangiste di Alicante il 28 marzo 1942. Di famiglia contadina e di cultura [...] evidente anche perché la lettura dei poeti rinascimentali e barocchi non è riflessa solo nel gongorismo della prima opera, ancora un po' esteriore, ma continua a operare vivamente nell'esperienza del sonetto di El rayo que no cesa, e domina tentativi ...
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Scrittore tedesco, nato a Dhr̈onchen bei Leiwen (Treviri) il 26 giugno 1906. Ha studiato germanistica nelle Università di Colonia, Jena e Berlino, affermandosi assai presto come scrittore, ed ha compiuto [...] ; Requiem für ein Kind, 1948; Der Granatapfel, 1950; Der ewige Strom, 1955). Ha tradotto in tedesco (Monaco 1953) il Mulino del Po di R. Bacchelli.
Bibl.: E. Schröder, S.A., in Frankfurter Hefte, 1950; W. Grenzmann, Dichtung und Glaube, 1952, pp. 272 ...
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Poetessa russo-sovietica, morta a Domodedovo (Mosca) il 5 marzo 1966; è stata sepolta a Leningrado. Negli anni Trenta l'A. tacque come poetessa, dedicandosi a traduzioni e ai suoi studi su Puškin. La sua [...] ("Storia della letteratura russo-sovietica"), IV, Mosca 19712; T. Civ'jan, Zametki k dešifrovke Poemy bez geroja ("Note sulla decifrazione di Poema senza eroe"), in Σημειωτικη (Trudy po znakovym sistemam, "Lavori sui sistemi segnici"), 5, Tartu 1971. ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...