ROSSELLINI, Roberto (App. II, 11, p. 752)
Gian Luigi Rondi
Regista, morto a Roma il 3 giugno 1977. Nel trentennio che segue le sue invenzioni neorealistiche realizza una serie di film che, anche quando [...] , anticipatori di tanto cinema moderno, specialmente quello francese della Nouvelle vague; rivisitazioni della Resistenza, con toni però un po' discontinui e precari, Il generale Della Rovere, 1959, e Era notte a Roma, 1960; anticipazione di un modo ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] evidenzia l'effetto probatorio.
Nella pratica, le cose stanno un po' diversamente da come possono essere definite in teoria. It's su quello tramviario a Milano, di Mario Damicelli, Gente del Po (1943, edito nel 1947) di Michelangelo Antonioni.
Il ...
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Sommarnattens leende
Giorgio Gosetti
(Svezia 1955, Sorrisi di una notte d'estate, bianco e nero, 108m); regia: Ingmar Bergman; produzione: Allan Ekelund per Svensk Filmindustri; sceneggiatura: Ingmar [...] il marito ma non sa confessare a sé stessa che il suo amore è ormai rivolto al giovane Henrik, pensoso (e un po' buffo) studente di teologia che Fredrik ha accolto in casa per virtù di parentela. Sensibile al fascino della solare cameriera di casa ...
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Fraticelli, Franco
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 30 agosto 1928. Molto apprezzato per l'abilità con cui ha saputo trattare le scene d'azione e di suspense, ha conquistato negli anni Settanta [...] la carriera come assistente nel 1947, partecipando all'edizione di alcuni film di Alberto Lattuada (Senza pietà, 1948; Il mulino del Po, 1949; Luci del varietà, 1950, codiretto da Federico Fellini). Nel 1950 firmò con Mario Borghi il montaggio di È ...
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SORDI, Alberto
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico, nato a Roma il 15 giugno 1920. Ancora studente affrontò con tenacia il mondo dello spettacolo: animatore di numeri brillanti nelle sale cinematografiche [...] difetti e, per quieto vivere o viltà, si guarda bene dall'arginare disordine e corruzione.
Dopo aver indossato i panni un po' larghi dell'ingenuo in Mamma mia, che impressione! (1951), S. incontra il suo personaggio con F. Fellini, che prima lo prova ...
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Bragaglia, Carlo Ludovico
Stefania Carpiceci
Fotografo e regista cinematografico, nato a Frosinone l'8 luglio 1894 e morto a Roma il 4 gennaio 1998. Tra i più fecondi e longevi artigiani del cinema [...] esigenze produttive, non nascose mai una certa predisposizione al cinema commerciale, nonostante un insolito debutto, avanguardistico e un po' surrealista, con O la borsa o la vita (1933), film interpretato da Sergio e Rosetta Tofano.
Fratello di ...
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Field, Sally
Paola Dalla Torre
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Pasadena (California) il 6 novembre 1946. Dopo una fortunata carriera televisiva, si è imposta nel cinema dove [...] abbandonare la televisione, dove conquistò una crescente fama recitando in The flying nun (1967-1970), nel ruolo di una suora un po' pazza, e in Sybil (1976), TV movie in cui interpreta la parte di una donna mentalmente disturbata. In Norma Rae offrì ...
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Nome d'arte dell'attore e autore di canzoni R. Ranucci (Torino 1912 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo come ballerino e cantante, prima di essere scritturato nel 1934-35 nella compagnia di operetta dei [...] , con le memorabili interpretazioni del Cappotto di A. Lattuada (1952) e di Policarpo ufficiale di scrittura di M. Soldati (1959). Fu autore di canzoni fortunatissime (Arrivederci Roma; Romantica; Con un po' di fantasia; Venticello de Roma). ...
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Regista cinematografico italiano (Rimini 1920 - Roma 1993). Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo [...] sceneggiatore (in collab.: Roma città aperta, 1945; Paisà, 1946; Senza pietà, 1947; In nome della legge, 1949; Il mulino del Po, 1949; Francesco giullare di Dio, 1950; Il cammino della speranza, 1950; Il brigante di Tacca del Lupo, 1952; Europa 51 ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] né orso né snob ammetto che certe manifestazioni, anche di simpatia, di amicizia, di entusiasmo ‒ insomma mi affaticano un po', mi annoiano un po'. A volte sono come i cani: preferisco andare a mettermi sotto un mobile, mi sento più protetto".
In un ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...