Poetessa e scrittrice spagnola (Almendralejo 1823 - presso Lisbona 1911); le sue Poesías (1843) mostrano un sentimentalismo un po' malinconico e un'autentica ispirazione, che in quelle di tema amoroso [...] si eleva fino al misticismo. Scarsa fortuna ebbero i romanzi Paquita, La luz del Tajo, La Sigea (1854) e le opere drammatiche tra le quali è da ricordare Alfonso IV de León ...
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Deguy 〈deġì〉, Michel. - Poeta francese (Parigi 1930 - ivi 2022). Traduttore e saggista, ha fondato la Revue de poésie (1964) e Po&sie (1977); professore di letteratura francese all'univ. di Parigi [...] VII. Ricca di neologismi e citazioni, la sua scrittura poetica è indissociabile dalla riflessione sulla funzione critica della poesia (Fragments du cadastre, 1960; Poèmes de la presq'île, 1962; Tombeau ...
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LANDI, Costanzo
Stefano Benedetti
Nacque a Piacenza il 19 marzo 1521 da Gian Lodovico, conte di Compiano e Caselle del Po, e da Lucrezia Scotti dei conti di Sarmato, famiglie entrambe appartenenti alla [...] Ticinensi". In esso egli disponeva i fratelli Niccolò, Emilio, Pompeo e Manfredo eredi del patrimonio terriero presso Caselle di Po, e la madre usufruttuaria (il padre era morto molti anni prima).
L'interesse del documento (che non sortì effetti ...
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Scrittore serbo (Ovsište, Kragujevac, 1873 - Belgrado 1908); autore dei racconti, caratterizzati da un vivace talento satirico, Danga ("Il marchio", 1899), Kraljević Marko po drugi put medju Srbima ("K. [...] M. ritorna fra i Serbi", 1901), Stradija ("Patimenti", 1902) ...
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Scrittore italiano (Orvinio, Rieti, 1876 - Nervi 1961). Nei suoi numerosi romanzi e racconti, i più raggruppati in cicli, un socialismo idealeggiante, un po' alla De Amicis, tempera di ottimismo e di languidezze [...] sentimentali l'originaria cupezza degli schemi naturalistici. È narratore piano, di facile comunicativa, donde la sua fortuna presso il pubblico. Opere principali: L'isola sonante, 1911; Mitì, 1917; Il ...
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Poeta persiano (m. 1041), vissuto a Ghazna, famoso centro di cultura. Appartenente al filone della poesia lirico-panegiristica, M. presenta caratteristiche un po' diverse dai suoi predecessori. Profondo [...] conoscitore della poesia preislamica ne assorbì la tecnica analitica fondendola magistralmente, nelle sue qaside e nella sua poesia strofica, con la sobrietà di costruzione persiana. L'arte descrittiva ...
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Pseudonimo della scrittrice italiana Maria Volpi (n. Bologna 1892 - m. 1940), che nel primo dopoguerra, con novelle e romanzi di un brillante cinismo, un po' alla maniera di Pitigrilli (Perfidie, 1919, [...] ecc.), ottenne largo successo di pubblico. Morì in un incidente aereo ...
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Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] Il mulino del Po (1938-40), in cui coniuga a intenzioni storicistiche e morali di stampo manzoniano un'indole evocativa e sensuale.
questa produzione sta l'ampia trilogia romanzesca Il mulino del Po (3 voll., 1938-40), abbracciante un secolo di ...
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Poeta e drammaturgo ceco (Praga 1910 - České Budějovice 1971). L'impressionismo delle sue prime raccolte di versi (Zpíváno z dálky "Cantato di lontano", 1933; Krásná po chudobě "Bella dopo la povertà", [...] 1935) assurge poi a visioni metafisiche (Země sudička "La terra parca", 1941). Echi della catastrofe boema e della rivoluzione si trovano nei volumi Chléb s ocelí ("Pane con acciaio", 1945); Nesmírný krásný ...
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Letterato (Firenze 1776 - ivi 1848); spirito polemico, classicista acceso, sfogò l'astio contro i numerosi detrattori della sua attività d'erudito negli Scherzi in rima e un po' in tutte le sue opere. [...] Tradusse, sempre in versi e talvolta felicemente, Omero, Virgilio, Catullo, Pope, Gray ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...