Scrittore italiano (Orvinio, Rieti, 1876 - Nervi 1961). Nei suoi numerosi romanzi e racconti, i più raggruppati in cicli, un socialismo idealeggiante, un po' alla De Amicis, tempera di ottimismo e di languidezze [...] sentimentali l'originaria cupezza degli schemi naturalistici. È narratore piano, di facile comunicativa, donde la sua fortuna presso il pubblico. Opere principali: L'isola sonante, 1911; Mitì, 1917; Il ...
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Poeta persiano (m. 1041), vissuto a Ghazna, famoso centro di cultura. Appartenente al filone della poesia lirico-panegiristica, M. presenta caratteristiche un po' diverse dai suoi predecessori. Profondo [...] conoscitore della poesia preislamica ne assorbì la tecnica analitica fondendola magistralmente, nelle sue qaside e nella sua poesia strofica, con la sobrietà di costruzione persiana. L'arte descrittiva ...
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Attrice italiana (n. Milano 1934). Interprete sensibile di personaggi fragili e sentimentali, è diventata popolare attraverso due sceneggiati televisivi, Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1965). [...] Tra le sue interpretazioni teatrali: Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni (1955, regia di G. Strehler); Le notti bianche di F. Dostoevskij (1964); L'amica delle mogli di L. Pirandello (1968); ...
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Cantautore italiano (n. Siracusa 1963). Dopo l’avventura musicale con i Denovo (1982-90), V. ha esordito da solista nel 1994 con Un po’ di febbre, a cui ha fatto seguire due anni più tardi Microclima, [...] dove brani pop incontrano sonorità sudamericane (che caratterizzano il genere di V.). Nel 1996 ha iniziato una lunga collaborazione con C. Consoli: oltre ad aver scritto alcune canzoni a quattro mani, ...
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Filologo tedesco (Naumburg 1781 - Königsberg 1856). Reagì criticamente all'interpretazione simbolistica delle religioni antiche di F. Creuzer, specialmente con l'opera, utile, seppure un po' troppo razionalistica, [...] Aglaophamus, sive de Theologiae mysticae Graecorum causis (1829), che aprì la via all'interpretazione positiva e storica dei miti ...
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Pseudonimo della scrittrice italiana Maria Volpi (n. Bologna 1892 - m. 1940), che nel primo dopoguerra, con novelle e romanzi di un brillante cinismo, un po' alla maniera di Pitigrilli (Perfidie, 1919, [...] ecc.), ottenne largo successo di pubblico. Morì in un incidente aereo ...
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Scultore (n. Coimbra 1862 - m. 1930). Studiò a Lisbona; acquistò rinomanza col monumento ad Alfonso de Albuquerque a Belém (Lisbona), in cui le figure un po' tozze ricordano quelle dei presépios portoghesi [...] di terracotta del sec. 18º. Altre opere nel museo d'arte moderna di Lisbona ...
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Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] Il mulino del Po (1938-40), in cui coniuga a intenzioni storicistiche e morali di stampo manzoniano un'indole evocativa e sensuale.
questa produzione sta l'ampia trilogia romanzesca Il mulino del Po (3 voll., 1938-40), abbracciante un secolo di ...
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Poeta e drammaturgo ceco (Praga 1910 - České Budějovice 1971). L'impressionismo delle sue prime raccolte di versi (Zpíváno z dálky "Cantato di lontano", 1933; Krásná po chudobě "Bella dopo la povertà", [...] 1935) assurge poi a visioni metafisiche (Země sudička "La terra parca", 1941). Echi della catastrofe boema e della rivoluzione si trovano nei volumi Chléb s ocelí ("Pane con acciaio", 1945); Nesmírný krásný ...
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Filosofo e pubblicista polacco (Radom 1927 - Oxford 2009). Tra i maggiori filosofi contemporanei della Polonia, dopo aver partecipato all'ottobre polacco collaborando al periodico giovanile Po prostu (1956-57) [...] ha svolto una critica dall'interno del marxismo, qualificandosi tra gli esponenti più noti del "revisionismo" marxista. La sua opera più nota è Main currents of marxism. Its rise, growth and dissolution ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...