parecchio /pa'rek:jo/ [lat. ✻paricŭlus, der. del lat. class. par "pari, simile"]. - ■ agg. [in numero o in quantità notevole: ho p. cose da fare; c'era p. gente; ci vuole ancora p. tempo; oggi fa p. caldo] [...] p.; è p. (o da p.) che aspetto; c'è ancora p. da qui a casa; ha fatto p. per me] ≈ ↑ molto, tanto. ↓ un po'. ↔ poco. 2. [al plur., molte persone: p. lo credono; siamo in p. a volerlo; parecchie di noi erano presenti] ≈ diversi, molti, tanti. ↔ alcuni ...
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passato [part. pass. di passare]. - ■ agg. 1. [che precede il momento in cui siamo: il tempo p.; l'anno p.] ≈ andato, precedente, (lett.) preterito, (poet.) prisco, (ant.) pristino, scorso, trascorso. [...] andato a male, deteriorato, guasto. ↔ fresco. b. [che non ha più la freschezza giovanile: una bellezza un po' p.] ≈ appassito, avvizzito, sfiorito, vizzo. ↔ fiorente, fresco, in fiore, rigoglioso. ■ s. m. 1. (solo al sing.) [il tempo ormai trascorso ...
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calmo agg. [der. di calmare]. - 1. [detto spec. del mare, che è in stato di calma] ≈ in bonaccia, quieto, tranquillo. ↔ mosso. ↑ agitato, burrascoso, impetuoso, tempestoso. 2. a. (estens.) [di luogo, caratterizzato [...] lo più per piccole cose: non intende che l’indugiare m’infastidisce? [C. Goldoni]); irritare o urtare (solitamente per incompatibilità un po’ più serie: mi irrita il suo continuo cambiare idea); o il comunissimo seccare (ti secca se fumo?) e il fam ...
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Fabio Rossi
bagnare. Finestra di approfondimento
Diversi modi di bagnare - Il verbo b. esprime un’azione assai generica ed è privo, pertanto, di sinon. propriamente detti. Ha però numerosi sinon. specifici, [...] può essere usato in luogo del più com. fare (o farsi) il bagno, spec. per diletto: fa caldo sulla spiaggia: vado a bagnarmi un po’. Il v. intr. pron. è molto com. in luogo di sinon. più specifici o più fam., come per es. nel caso di un oggetto ...
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tozzo¹ /'tɔts:o/ agg. [etimo incerto]. - 1. [di persona, poco proporzionato, basso e grosso: un uomo robusto ma un po' t.] ≈ (non com.) atticciato, corpacciuto, (non com.) fatticcio, (non com.) membruto, [...] tarchiato, (fam.) tracagnotto. ↔ longilineo, slanciato, snello. 2. [di cosa, basso, largo e poco sviluppato in altezza: costruzione t. e pesante] ≈ massiccio, sgraziato. ↔ leggero, leggiadro, slanciato. ...
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sbalestrare [der. di balestra, col pref. s-] (io sbalèstro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. (ant.) [sbagliare il colpo tirando con la balestra] ≈ fallire, mancare, sbagliare. ↔ centrare, cogliere, [...] a. [mandare qualcuno da un luogo a un altro, in una sede spesso lontana e disagiata] ≈ [→ SBATTERE v. tr. (4)]. b. [provocare turbamento fisico o psicologico: il viaggio mi ha un po' sbalestrato] ≈ disorientare, frastornare, scombussolare, stordire. ...
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irrigare v. tr. [dal lat. irrĭgare] (io irrigo, tu irrighi, ecc.). - 1. a. (agr.) [immettere in un terreno, per lo più mediante apparato di tubi, fossette e altro, le acque necessarie alle varie colture: [...] . b. (idraul.) [di corso d'acqua, attraversare un terreno o una regione fertilizzandoli: la Pianura Padana è irrigata dal Po] ≈ bagnare. 2. (fig., lett.) [passare su qualcosa bagnandola, detto spec. di lacrime o di sangue: con la testa bassa ...
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Fabio Rossi
buono. Finestra di approfondimento
In senso morale - Estesissima è l’area semantica di b. (più ristretta quella di cattivo), che abbraccia la sfera del gusto, della morale, dell’utilità, della [...] contr., perché è sentito come troppo drastico; per questo gli si preferiscono altre parole: non è cattivo, è solo un po’ brusco. Chi è ben educato ha b. maniere; in alcune espressioni maniere viene sottinteso: prendere (o trattare) qualcuno con le ...
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tramenare v. tr. [der. di menare, col pref. tra-] (io traméno, ecc.), tosc. - 1. [portare di qua e di là oggetti, dandosi da fare in modo un po' confuso e disordinato] ≈ (tosc.) tramestare. 2. (estens.) [...] [assol., cercare qualcosa in modo confuso e disordinato] ≈ frugare, (fam.) mettere sottosopra (o a soqquadro), (region.) ravanare, rimestare, rovistare, (tosc.) tramestare ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...