Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] elemento costruttivo. Ecco cosa dice Sciascia dell’autista del cinico signor Blaser, lo svizzero del racconto L’esame:E quel po’ di tedesco che, dolorante di fame, aveva appreso, gli serviva a tradurre il nome del suo cliente in soffiatore: e ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] subiscono nel corso della narrazione: Eva e Lina, talora ricomposte in Evelina, segnano ora la componente ribelle e un po’ folle, ora la borghese compostezza di mammina saggia della Signora Morli una e due. Fulvia (nome trasparente della donna ...
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Se è vero che i cognomi coincidenti con un toponimo o con un etnonimo (aggettivo relativo a una certa località), indicano provenienza, come si spiega che questi cognomi risultano poi tra i più frequenti [...] e relativi a città o regioni o Stati sono Romano seguito da Greco, poi Lombardi e Lombardo e un po’ a sorpresa, per le nostre odierne conoscenze, Sorrentino. Seguono Catalano, Calabrese, Mantovani, Napolitano, Pugliese, Albanese, Trevisan, Pisano ...
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Partirei dalle paludi di Cabras, i quaranta chilometri di costa, l’armonia feroce tra acqua e terra da dove proviene Michela Murgia. Mare, stagno, paludi, spiagge, rocce. Non c’è mai uno scrittore che [...] e il veleno, ma non c’è veleno che non sia anche un po’ una cura al male. (I) AmE proprio dalla prescrizione della cura di storia di questo libro si chiama Espressione intraducibile ed è un po’ un apologo su come l’ipocrisia tenda a non nominare il ...
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Abbiamo discusso in alcune rubriche precedenti della frequente derivazione di nomi e cognomi da toponimi ed etnici. Ci sono a questo punto due domande che legittimamente ci si può porre. La prima: perché [...] l’altro, la gran parte in latino) non corrispondesse se non in minima parte ai nomi che la gente usava realmente. Un po’ come se, scoprendo i nostri documenti tra qualche secolo, i nostri pronipoti si convincessero che gli uomini del XXI secolo si ...
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Nelle serie poliziesche ci sono alcuni aspetti che, a pensarci bene, non si spiegano facilmente: occorre ragionare un po’ per capire i motivi che sono alla base di certi comportamenti dei personaggi. La [...] . Più disastrate di quelle dei malviventi e dei fuorilegge cui danno la caccia. Il fatto è un po’ per interrompere interrogatori e inseguimenti, un po’ per inquadrare con maggiori dettagli la vita di chi è in polizia, si studiano scene con coniugi ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] nella letteratura generazionale (cfr. ad esempio Porci con le ali, 1976, p. 157: «Adesso le tocco un po’ le zinne, magari le sfrego anche un po’ la bernarda») e nel rap («P38 calde come bernarde tra le mutande», Piotta, Calibro 9, 2009). Da Caprezio ...
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Dopo alcuni aspetti generali e il rapporto lingua-dialetti, proseguiamo l’analisi dei perché, solo in apparenza lapalissiani, esistono cognomi frequentissimi, frequenti, rari e rarissimi. 3. La motivazione [...] , Mini, Pini, Tini, solo per dire dei più banali, possono discendere da qualsiasi prenome in -bo, -do, -fo, -lo, -mo, -po, -to; analogamente Pucci e alterati possono risalire tanto a Jacopo quanto a Filippo, Cozzi e simili tanto a Federico e Alberigo ...
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Nei nomi dei quasi 8.000 comuni d’Italia è contenuto un patrimonio d’informazioni storiche, linguistiche, dialettologiche, geografiche, demografiche, antropologiche, di storia del costume, di tradizioni [...] ”? Che indicazione poteva mai offrire alla gente destinata a vivere in un’orizzontalità vasta quale la pianura del Po? Mediolanum, attestato sin da Svetonio, sarebbe una delle innumerevoli scritture notarili, che avvertivano la -r- come rustica e ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso [...] lei?» «Io, Leandro, se non le dispiace, ai suoi comandi [...]. E di cognome, se non le dispiace, Scoto». «Leandro Scoto? Vediamo un po’: si metta più in là... così, basta.. ora si giri... Sì, mi pare che il nome le quadri. Leandro Scoto, va bene ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...
Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...