Impianti di produzione del plutonio su scala industriale costruiti, con inizio nel 1943, al centro di una zona desertica di 5000 km2, sul fiume Columbia nello Stato di Washington, di proprietà del governo [...] statunitense. Gli impianti comprendono vari reattori nucleari, il primo dei quali entrò in funzione nel 1944 ...
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MOX (Mixed oxides)
Maurizio Cuomo
Sigla usata per indicare gli ossidi misti di uranio e plutonio, UO2 e PuO2, che costituiscono un combustibile molto interessante per i reattori termici ad acqua leggera [...] si ricava l’1% di 235U, l’1% di Pu, il 3% di prodotti di fissione e attinidi minori e il 95% di 238U. Dal plutonio si ricava l’ossido PuO2 che, inserito nel combustibile, rimpiazza il biossido di uranio 235. Con i reattori termici il recupero del ...
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Sigla di Fast Breeder Reactor, reattore nucleare autofertilizzante (➔ reattore) con la zona centrale, il nocciolo, costituita da elementi fissili (ossidi di uranio e plutonio o ossidi di uranio arricchito), [...] e quindi attiva, atta a generare potenza, e la zona periferica, il mantello, costituita da elementi fertili (ossido di uranio naturale o impoverito); nel mantello i materiali fertili si convertono in fissili ...
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Nella tecnica dei reattori nucleari, termine corrispondente all’it. fertilizzazione (➔ autofertilizzazione); specificamente, nei reattori a fissione, generazione di isotopi fissili tramite irraggiamento [...] neutronico di materiali fertili (b. di plutonio 239 dall’uranio 238, oppure di uranio 233 dal torio 232); nei reattori a fusione, generazione del combustibile trizio dal litio, anche in questo caso in seguito a irraggiamento neutronico. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Energia nucleare
Cathryn Carson
Energia nucleare
L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo dell'energia nucleare è legato prevalentemente [...] su Nagasaki.
Dopo il 1945 le ricerche sullo sviluppo dei reattori proseguirono nell'ambito del processo di produzione di plutonio. Poiché divenne chiaro che, per molti aspetti, esso costituiva la via migliore per la realizzazione di bombe, le nazioni ...
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Nei reattori nucleari a fissione, regione, usualmente uno strato o un guscio disposto attorno al nocciolo centrale fissile del reattore stesso, contenente materiale fertile che è trasformato in combustibile [...] dell’uranio o dall’isotopo di peso atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura di neutroni, si trasforma in plutonio 239, il secondo si trasforma in uranio 233. Ambedue questi isotopi danno luogo a reazione di fissione per cattura di neutroni ...
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In fisica nucleare, materiale non adatto a essere utilizzato direttamente come combustibile nucleare ma che in combustibile si trasforma per assorbimento di neutroni.
Nei reattori nucleari a fissione a [...] dell’uranio o l’isotopo di numero atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura di neutroni, si trasforma in plutonio 239, il secondo si trasforma in uranio 233; ambedue questi isotopi danno luogo a reazione di fissione per cattura di neutroni ...
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Energia liberata durante le trasformazioni di nuclei atomici. Tali trasformazioni si hanno principalmente attraverso processi di fissione (su cui si fonda la tecnologia per la produzione di energia nucleare, [...] reattore al cui interno vengono innescate le reazioni di fissione. Gli elementi chimici impiegati per generare tali reazioni sono uranio, plutonio e torio. L’ e. n. è oggetto di un lungo e acceso dibattito a causa della radioattività provocata dalle ...
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Fisica
Fenomeno che si produce allorché le pareti di un corpo cavo soggette a una pressione esterna superiore a quella interna cedono di colpo, generalmente frantumandosi. Dal punto di vista fisico il [...] comprimere materiali ad alte densità. In uno dei tipi di bombe a fissione nucleare una sfera cava di plutonio viene fatta implodere dall’esplosione di cariche opportunamente disposte sulla sua superficie esterna in modo da diventare critica (ovvero ...
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fusione nucleare controllata
Francesco Calogero
L’insieme delle tecniche per produrre in maniera controllabile energia dalla fusione nucleare. L’energia che si libera nelle reazioni nucleari è circa [...] kg di tritolo: le materie prime di tali bombe erano, rispettivamente, un isotopo dell’uranio (235U) e uno del plutonio (239Pu). La liberazione controllata di quantità macroscopiche di questo tipo di energia – realizzata per la prima volta a Chicago ...
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plutonio1
plutònio1 agg. [dal lat. Plutonius]. – Relativo a Plutone, divinità degli Inferi, quindi infernale: il regno p., la p. sede. Per estens., letter., sotterraneo, oscuro, tetro.
plutonio2
plutònio2 s. m. [lat. scient. Plutonium, der. di Pluto, forma lat. scient. del nome del pianeta Plutone]. – Elemento chimico radioattivo, transuranico, di simbolo Pu, numero atomico 94, esistente in natura solo in tracce nei minerali...