Letterato (Firenze 1533 - ivi 1604), figlio di Giovan Battista e nipote di Marcello Virgilio; fu professore di lettere latine e greche nello Studio di Firenze e famoso traduttore di Plutarco. Fu socio [...] e censore dell'Accademia Fiorentina e fece anche parte dell'Accademia degli Alterati, nella quale si chiamò "il Torbido" ...
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Città antichissima del Lazio che Dionisio (I, 79) fa risalire ad età ancora anteriore alla fondazione di Roma, forse di origine sabina come riferisce Plutarco (Rom., 16). Secondo la tradizione, essa venne [...] in lotta con Romolo ma fu sconfitta, il suo re ucciso, e il territorio incorporato al territorio romano. Ricordava il culto di Cenina il Sacerdotium Caeninense che troviamo ancora nell'età imperiale.
Il ...
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IEROCLE (‛Ιερολῆς, Hierŏcles) il Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria, dove insegnò dal 420 circa d. C. in poi. Sembra che sia stato scolaro di Plutarco di Atene.
Il [...] suo pensiero ci è noto abbastanza largamente attraverso due opere: il commentario ai neopitagorici Versi aurei (edito da P. Needham, Cambridge 1709; da Th. Gaisford, nell'edizione di Stobeo, Oxford 1850; ...
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Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] si trasferì in Italia. Venuta nel Lazio con il figlio Evandro e gli altri Arcadi, mentre gli altri si fissarono sul Palatino, ella pose la sua residenza alle falde del Capitolino dal lato che guarda il ...
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Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della scuola megarica, scolaro di Eubulide. Per il suo spirito polemico, gli fu scherzosamente alterato il nome in Elenxino (᾿Ελεγξῖνος "il confutatore"). In Plutarco [...] appare come contemporaneo di Stilpone e di Menedemo. Diogene Laerzio riferisce che polemizzò con Zenone stoico ...
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KLINGER, Friedrich Maximilian
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Francoforte sul Meno il 17 febbraio 1752, morto a Dorpat (Tartu, in Estonia) il 25 febbraio 1831. L'Antico Testamento, Plutarco, Shakespeare, [...] Rousseau furono il suo primo mondo spirituale, onde il risveglio germanico bandito dal Hamann e dal Herder ebbe nella sua natura un'eco profonda. D' altra parte, l'inferiorità della sua condizione sociale ...
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MNASITHEOS (Μνασίϑεος)
L. Guerrini
Pittore di Sicione, del periodo ellenistico, menzionato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 146) tra i pittori di terzo ordine. L'identificazione col M. ricordato da Plutarco [...] (Arat., 7) come amico di Arato, generalmente accettata, viene invece rifiutata dal Lippold.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2108; H. Brunn, Gechichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 292; E. ...
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Filologo (Wesenstein, Dresda, 1809 - Gottinga 1893), prof. nell'univ. di Gottinga (dal 1856). Importante è l'edizione critica (in collab. con J. G. Baiter) degli Oratores attici. Studiò le fonti di Plutarco [...] per la vita di Pericle (1867) ...
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OBA (ὠβά, oba)
Paola Zancan
L'istituzione delle obe in Sparta, come quella delle tribù e del senato, è attribuita a Licurgo nella famosa retra di Licurgo conservataci da Plutarco (Lyc., 6). S'è ritenuto [...] che le obe fossero suddivisioni delle cinque ϕυλαί, ossia delle tribù locali, e che sommassero a trenta; interpretazione oggi quasi universalmente respinta e sostituita dall'ipotesi che il termine ϕυλαί ...
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Filologo classico (Azzate, Varese, 1882 - Milano 1965); prof. di letteratura latina dal 1936 al 1952, insegnò nell'univ. di Milano; socio nazionale dei Lincei (1936). Autore di varî studî su Ovidio, Plutarco, [...] Valerio Massimo, Seneca, Giustino, ecc., in cui mostrò eccellenti doti di critico e di esegeta. Diresse dal 1926 il Corpus Paravianum, per cui curò, fra l'altro, il De republica di Cicerone ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...