LAVINIA
Nicola Turchi
. Figlia di Latino re degli Aborigeni, andata sposa ad Enea dopo la sua vittoria sulla coalizione italica capitanata da Turno re dei Rutuli. In suo onore Enea fondò la città di [...] , la quale come veggente avrebbe seguito Enea in Italia e sarebbe morta nel luogo ove poi sorse Lavinio (Dion. Halic., I, 53). Plutarco (Rom., 2) ricorda la tradizione che fa di Enea e di Lavinia i genitori di Emilia, la quale congiuntasi con Marte ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] saggezza pubblica e privata: più pacata e distesa, pur nel pessimismo che la pervade. Sarpi vi cita bensì molto onorificamente Plutarco, proponendo le sue vite come libro cui deve attingere chi ambisce alla prudenza. Ma il modello di saggio che egli ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] dalla sua arte, talmente immerso nel lavoro da dimenticare di mangiare; così ci dice Eliano (Var. hist., iii, 31) e ripete Plutarco (Non posse suav. vivi, ii, 2; An seni sit gerenda resp., 5, 4) narrando che, quando stava dipingendo la Nèkyia, i ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Giovambattista
Paul Oskar Kristeller
Figlio di Roberto di Domenico, nacque a Firenze il 1º luglio 1453. Occupò molti uffici minori tra il 1478 e il 1510, fu dei Priori nel [...] Additional Mss. 11894, c. 30). Il contributo letterario-principale del B. consiste in alcune traduzioni latine di scritti morali di Plutarco. 1) De agnitione profectus in virtute, si trova nel Laur. 76, 55, pp. 4v-27 (A. M. Bandini, Catalogus Codicum ...
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RHESOS (῾Ρῆσος, Rhesus)
A. Bisi
Eroe di una saga tracia, tosto assorbita nell'epopea omerica; nell'Iliade infatti R. è uno degli alleati dei Troiani, ucciso nel sonno da Diomede il quale, insieme ad [...] (ovvero Troia stessa non sarebbe caduta) se i suoi cavalli fossero riusciti ad abbeverarsi all'acqua dello Xanto. Lo Pseudo-Plutarco (De fluviis, xi, 1) narra che Strimone, alla notizia della morte del figlio, si sarebbe gettato nel fiume Palaistinos ...
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Simmia di Tebe
Filosofo (2a metà del 5° sec. a.C.). È noto principalmente attraverso il Fedone (➔) platonico. In esso egli compare, accanto a Cebete, quale discepolo del pitagorico Filolao (➔), che a [...] sia sua o di Filolao o di generica tradizione pitagorica. S. ricopre un ruolo rilevante anche nel De genio Socratis di Plutarco. Diogene Laerzio (Vite dei filosofi, I, 124) elenca 23 titoli di dialoghi attribuiti a S., circolanti ai suoi tempi in un ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] dei personaggi di Macbeth e di Lady Macbeth, mentre quando S. si rivolge dalle cronache di Holinshed alle vite parallele di Plutarco (come aveva fatto nel Julius Caesar), i suoi nuovi drammi saranno governati dall'iperbole e dall'elemento corale, a ...
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GIOVANNI Mauropode ('Ιωάννης Μαυρόπους "dai piedi neri")
Silvio Giuseppe Mercati
Nato nella Paflagonia, studiò a Costantinopoli, acquistandosi fama di dotto anche nelle scienze e in giurisprudenza: conosceva [...] suo atteggiamento verso gli autori pagani è quella poesia in cui supplica Dio di risparmiare dalla dannazione Platone e Plutarco. Anche i discorsi e le omelie, redatti con la preziosità retorica dell'epoca, contengono importanti elementi culturali e ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] e connesse con le colonie etrusche e romane in pianura. Inoltre Dionigi di Alicarnasso (i, 88) in contrasto a Plutarco (Romulus, ii) racconta del solco che limitava la Roma primitiva quadrata: notizia però che può essere una conclusione fatta ...
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POLICROMIA
V. Brinkmann
Nell'antichità greco-romana il rivestimento cromatico fu parte integrante della scultura. La portata e il significato di tale uso restano tuttavia poco chiari, sebbene negli [...] la massima importanza alla tonalità cromatica della pelle. Vitruvio (VI, 9, 2-4), Plinio (Nat. hist., XXXIII, 122) e Plutarco (Mor., 287B-C) fanno riferimento al consolidamento e alla politura dello strato cromatico per mezzo di cera d'api chiara ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...