Vedi TRENTO dell'anno: 1966 - 1997
TRENTO (v. vol. VII, p. 972)
G. Ciurletti
Strabone (IV, 6,8 206) e Plinio (Nat. hist., III, 130) la dissero città dei Reti, Pompeo Trogo (in lust., XX, 5-9) e Tolemeo [...] di centuriazione del territorio; non suffragata da prove è pure la tradizionale affermazione, basata su un discusso passo di Plutarco (Mar., 23), che vuole il sito dove sorgerà T., teatro della sconfitta dell'esercito romano condotto da Q. Lutezio ...
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Periandro
Matilde Luberti
Tiranno di Corinto (sec. VII-VI a.C.), uno dei sette savi.
Figlio di Cipselo, cui successe (forse nel 627) regnando per oltre quarant'anni (sino al 585 circa; secondo altri [...] grossa svista; v. BIANTE di Priene), e non, com'era parso al Dyroff, da Stobeo o da Diogene Laerzio o da Plutarco o da Ausonio.
Bibl. - I. Perin, Onomasticon totius latinitatis, sub v.; A. Dyroff, D. und Pietro d'Abano, in " Philosophische Jahrbuch ...
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PEROTTO, Niccolò
Remigio Sabbadini
Umanista, nato a Fano nel 1429, morto a Sassoferrato il 14 dicembre 1480. Nel 1443-45 studiò sotto Vittorino a Mantova, nel 1445-46 con Guarino a Ferrara, dove trovò [...] sua produzione fu molteplice e varia. Tradusse dal greco un'omelia di Basilio, lo Iuramentum Hippocratis, tre opuscoli di Plutarco, Epitteto, Simplicio e, opera di maggior lena, Polibio. Scrisse due trattatelli metrici e uno De componendis epistolis ...
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È l'arte dell'aulos (αὐλός) inteso come strumento solista: un ramo quindi della musica strumentale pura, distinto dall'altro ramo, la ϕιλὴ κιϑάρισις, che usa come strumento solista la cetra. Col nome di [...] d'un bocchino integro, molto si discusse se si trattasse di flauto, di oboe o di clarinetto; il Gevaert fondandosi su Plutarco (De Musica, 14) e sul commento alessandrino alla 12ª ode di Pindaro (che riferisce l'ancia essersi staccata e incuneata nel ...
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Retore di Alabanda, città della Caria, come il suo omonimo Apollonio Molone, e al pari di lui allievo di Menecle, il più autorevole rappresentante dell'eloquenza asiana del tempo. La sua attività si svolse [...] in contrapposto all'altro genere che stava nella copia e rapidità concitata di eloquio; onde Dionigi d'Alicarnasso (Dein., 8; v. Plutarco, Orat. vitae, 849 d) attesta che dalla scuola rodia del sec. II l'ideale dell'eloquenza era veduto in Iperide, l ...
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. Figlio del precedente, e di Fila, figlia di Antipatro; nato perciò nel 321-20, verosimilmente dopo la morte del padre (primavera 321) che aveva sposato Fila nell'ottobre del 322. Essendo questa andata [...] citata da tutti gli autori antichi e utilizzata specialmente dai commentatori degli oratori e dei comici, e poi molto da Plutarco.
Bibl.: I frammenti in Müller, Fragmenta histor. graec., II, pp. 617-22. Vedi poi: P. Krech, De Crateri Ψηϕ. συναγ ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] lo stipendio di 600 ducati d'oro e l'impegno a tradurre opere greche in latino (avrebbe poi tradotto gli Apoftegmi laconici di Plutarco); al momento del congedo gli dette 500 ducati d'oro per il viaggio a Napoli.
Qui giunse il 1º agosto, e subito fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Politeismo e religione
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi e le dee non sono concetti astratti: la loro esistenza [...] uomo beato e saggio, addirittura considerato degno di nozze speciali dal momento che è sposato e convive con la ninfa Egeria (Plutarco, La vita di Numa, 4, 1-2). Egeria è divinità legata all’acqua e protettrice delle nascite; la leggenda racconta che ...
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ARTISTA
S. Ferri
R. Bianchi Bandinelli
Non è possibile delineare un quadro unitario dello stato giuridico e della condizione sociale degli artefici nel mondo antico; molte sono le variazioni da età [...] i cittadini, come ad Atene, la posizione sociale dell'a. non era diversa. Anche se di epoca tarda, le voci di un Plutarco (Pericl., ii) e di un Luciano (Somn., ix) rispecchiano un concetto classico: nella loro ammirazione verso le opere di Fidia e di ...
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Filopemene
Maria Cristina Figorilli
Uomo politico e generale greco, nato a Megalopoli nel 252 a.C. circa e morto a Messenia nel 184. Eletto stratego della lega achea per sei volte, combatté contro gli [...] cui risoluzione egli non avesse già in precedenza pensato. Nel comporre il ritratto di F., incessantemente assorto nell’arte militare, M. segue da vicino un passo liviano (Livio XXXV xxviii; ma cfr. anche Plutarco, Vite parallele: Filopemene IV). ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...