mito
Dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda». Nel pensiero filosofico il termine indica, già dall’antichità, il racconto fantastico che non prevede dimostrazione e in questo senso [...] nulla ai non iniziati”» (Enneadi, VI, 9, 11). Tale teoria, presente già in Platone (Repubblica, 378 a) e poi in Plutarco, Plotino, Porfirio (De antro nympharum) e Giamblico («sui misteri divini, adottavano modi di esprimersi il cui senso per i non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] il Vecchio, poi Andronico di Rodi, cui si deve la catalogazione e la pubblicazione delle opere aristoteliche.
Tanto Strabone quanto Plutarco notano che perciò i peripatetici, poco dopo la morte di Teofrasto, perdono i testi dei loro primi due maestri ...
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DEINOKRATES (Δεινοκράτης, Dinocrătes)
P. Romanelli
Architetto. La tradizione letteraria intornò a questo artista è grandemente confusa: perché, accanto al suo nome, appaiono nomi affini, come Deinochares, [...] stessa fantasiosa bizzarria del progetto in parola, che era del resto nello spirito dei tempi, si ritrova in un'opera, che Plutarco (Alex., 72) attribuisce a un artista di nome Stasikrates: la somiglianza di questo nome con quello di D., con il quale ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] del mondo greco e di quello romano esce l’opera storiografica greca maggiore dell’età imperiale: le Vite di Plutarco, nelle quali (comunque vada risolto il problema delle fonti) è incontestabile la personalità dello scrittore, dotato di sensibilità ...
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Nome applicato ai popoli della Spagna centrale dopo gli avvenimenti dell'anno 218 (Livio, XXII, 2, 3); la loro più antica menzione è in Polibio (III, 5, 1). Lo Schulten crede che già Timeo ed Eratostene [...] dell'altipiano centrale), che è il confine con gl'Iberi del litorale mediterraneo, alla Orospeda (Sierra Morena). Plutarco, collocando Castulone in Celtiberia, crede Celtiberi anche i popoli dell'Andalusia. Per Artemidoro anche il litorale è ...
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WYATT, Sir Thomas
Mario Praz
Cortigiano e poeta, nato nel 1503 a Allington Castle (Kent), morto a Sherborne (Dorset) l'11 ottobre 1542. Apparteneva a una famiglia che aveva acquistato nobiltà e ricchezza [...] imperiali durante una gita di piacere a Ferrara, riuscì a fuggire mentre si stava trattando il suo rilascio. Tradusse da Plutarco, attraverso il latino, Quyete of Mynde per la regina Caterina come dono per il nuovo anno 1528, dopo aver abbandonato ...
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PALINGENESI (dal gr. παλιγγενεσία "rinascita")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
Nicola TURCHI
Questo vocabolo ha subito nello svolgersi del pensiero religioso-filosofico dei Greci [...] il loro rituale, a distruggere nell'iniziando l'uomo vecchio e a far risorgere l'uomo nuovo. "Iniziarsi è morire" dice Plutarco (in Stob., Floril., IV, 107), a proposito dell'iniziazione eleusina; a una morte volontaria paragona Apuleio (Met., XI, 21 ...
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MELANZIO (Μελάνϑιος, anche Μέλανϑος; Melanthius)
Giacomo Caputo
Pittore della scuola sicionia, del sec. IV a. C., più volte ricordato dalle fonti. Insieme con Apelle fu allievo di Pamfilo. Dipingeva [...] in parte lo scempio: furono lasciati il carro e la nike, e alla figura del tiranno si sostituì una palma. Plutarco (Arat., 13), che ci riferisce l'aneddoto, soggiunge ironicamente che della distrutta figura del tiranno rimasero i piedi occultati dal ...
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LAERTE (Λαέρτης, Laertes)
Angelo Taccone
Figlio di Arcisio e padre di Odisseo (Ulisse). Nell'Iliade non s'incontra che il patronimico "Laerziade". Nell'Odissea il canto di Laerte (XXIV, 204 segg.) viene [...] Eupite. Delle anteriori vicende di L. poco si apprende dal poema; solo di qualche rude combattimento, specie in occasione della conquista di Nerico. Alla campestre vita di L. allude Cic., De senect., 15, 54, e Plutarco, Cic., 40 (Λαέρτου βίον ζῆν). ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] il destinatario non solo della revisione e degli appunti traditi nel già citato ms. 649 di Montecassino, ma anche del breve opuscolo di Plutarco che il G. tradusse tra l'agosto del 1471 e l'agosto 1472, cioè nel primo anno di pontificato di Sisto IV ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...