NELEO di Scepsi
Guido Calogero
Secondo il testamento di Teofrasto, conservato in Diogene Laerzio (V, 52), fu questi l'erede dei cosiddetti "scritti acroamatici" di Aristotele, cioè degl'inediti corsi [...] era del resto lo stesso N.), si ricollega una narrazione di Strabone (XIII, 1, 54, p. 609), riferita poi anche da Plutarco e da Suida, secondo la quale i manoscritti aristotelici, nascosti in un sotterraneo dagli eredi di N., furono più tardi, già ...
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Nato a Rodi, fu contemporaneo e amico dei filosofi accademici Crantore, Cratete e Polemone, l'ultimo dei quali diventò capo dell'Accademia nel 314-313 a. C. e morì tra il 276 e il 270. L'amicizia con gli [...] Westermann, cfr. Suida s.v. "Αρατος e Pausania, I, 2, 3). Un aneddoto di Egesandro in Ateneo, VIII, 340 (cfr. Plutarco, Quaest., sympos. IV, 4, 2), ce lo presenta come ὀψοϕὰγος (ghiottone) e uomo di spirito, in buone relazioni con Antigono. Scrisse ...
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LASO (Λάσος, Lasus)
Angelo Taccone
Musico greco, di Ermione, figlio di Carmino, nato secondo Suida nella 58ª olimpiade. Visse alla corte d'Ipparco, dove avrebbe scoperto le falsificazioni d'Onomacrito. [...] vi fu chi a lui e non ad Arione attribuì l'invenzione del ditirambo. Da un passo non del tutto chiaro di Plutarco (De musica, cap. 29) sembra però ricavarsi che L., inspirandosi alla ricchezza di toni della musica del flauto, abbia arricchito assai ...
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Pittore greco di Taso della prima metà del sec. V a. C., figlio di Aglaofonte e fratello più giovane di Polignoto (Plat. Gorg., 448 b), menzionato fra i migliori pittori del suo tempo (Plin., XXXV, 138). [...] 534 d) come di Aglaofonte, delle quali almeno una, Alcibiade sulle ginocchia di Nemea, è chiaramente ascritta ad Aristofonte da Plutarco (Alcibiad., 16).
Bibl.: H. Brunn, Gsch. d. Griech. Künstl., II, Stoccarda 1889, p. 36 seg.; O. Rossbach, in Pauly ...
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RINUCCIO d'Arezzo
Remigio Sabbadini
Umanista, nato a Castiglione circa il 1395; viveva ancora nel 1450. Almeno fin dal 1415 comparisce nell'isola di Candia insieme col fiorentino Cristoforo Bondelmonti [...] integralmente quattro epistolarî: Bruto, Diogene, Ippocrate, Euripide e le favole di Esopo; parzialmente Aristofane, Platone, Demostene, Plutarco, Luciano.
Bibl.: D. P. Lockwood, De R. Aretino graecarum litterarum interprete (Harvard Studies in class ...
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PORCACCHI, Tommaso
Franco Pignatti
PORCACCHI, Tommaso. – Nacque a Castiglione Aretino (oggi Fiorentino) probabilmente nel 1532, il 21 dicembre, da Bernardino di Francesco, ciabattino, e da Maddalena [...] stesso dicasi di Polibio, tradotto da Domenichi e uscito in due distinte edizioni nel 1545 e nel 1546; le Vite di Plutarco sono in traduzioni di Domenichi e di altri, confrontate sui testi greci da Leonardo Ghini; Dione Cassio è la versione condotta ...
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ANTEMNAE (Ἄντεμναι, Ἄντεμνα)
S. Quilici Gigli
Antico centro del Lazio, situato a Ν di Roma, su una collina sovrastante la confluenza del Tevere con l'Aniene, oggi inglobata nella periferia romana.
È [...] origini, appare legata alla leggenda e alla storia più antica di Roma: Dionigi (II, 32-35), Livio (I, 9-11) e Plutarco (Rom., XVII) ricordano A. in lotta con Roma per vendicare il ratto delle Sabine; Romolo avrebbe vinto la città, inviandovi, in ...
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Fabio Massimo, Quinto
Maria Cristina Figorilli
Politico e generale romano (275 circa - 203 a.C.), soprannominato il Temporeggiatore (lat. cunctator), fu console per cinque volte. Dopo la sconfitta dei [...] da Annibale per «dividere le forze del nemico» (per cui cfr. Frontino I viii 2; l’episodio anche in Livio XXII xxiii e in Plutarco, Fabio Massimo VII 4), mentre in Arte della guerra VII 83 si ricorda un espediente cui ricorse F. M. nel 215 a.C. per ...
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NEPHTYS (Nbt-hwt, "signora della casa")
A. M. Roveri
Dea egiziana, figlia di Gēb e di Nut, sorella di Isis, Osiris e Seth, sposa di quest'ultimo. La qualità, scarsamente significativa, del suo nome ha [...] di Seth, appare sterile (particolarità inusuale nelle coppie divine), oppure, come narra un mito non molto noto, ripreso poi da Plutarco (De Iside et Osiride, 14), genera il dio Anubis da Osiris.
La sua iconografia non pone problemi particolari, dato ...
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ODEON (ᾠδείον, odēum)
Paolo Enrico Arias
L' etimologia della parola, data nelle glosse di Esichio, Fozio e Suida, indica un edificio destinato alle audizioni e recite musicali (ᾄδειν, ᾠδή "cantare, canto"). [...] sul lato orientale, aveva il tetto formato dagli alberi delle navi persiane (Vitruv., I, 9,1), a cupola, come testimonia Plutarco (Per., 13, 5, 6), riferendo un frammento del poeta comico Cratino, che immagina Pericle con il suo odeon sul capo ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...