CONTARINI, Lorenzo
Angelo Ventura
Nacque a Venezia il 25 maggio 1515 da Maddaleno (in altre fonti, Natalino) del ramo di S. Silvestro e da Lucrezia da Molin. Apparteneva a famiglia di rango senatorio, [...] e latina.
Secondo i biografi scrisse diverse opere, tra le quali "certe annotazioni sopra le questioni platoniche di Plutarco", che non è stato possibile rintracciare, e sì possono forse considerare perdute. Nel C. deve invece essere identificato ...
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Vedi NEMEA dell'anno: 1963 - 1963 - 1973 - 1995
NEMEA (Νεμέα)
F. Coarelli
Eponima del santuario argivo, figlia di Asopo e di Metope. Secondo Diodoro, invece (iv, 72), si tratterebbe di una delle dodici [...] xii, 534 d) cita un quadro rappresentante Alcibiade seduto sulle ginocchia di N., attribuendolo al pittore Aglaophon di Thasos. Plutarco ricorda lo stesso quadro (Alk., xvi, 199), ma ritiene che il pittore sia Aristophon (v.), figlio di Aglaophon. Un ...
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Scrittori che raccolsero le dottrine (δόξαι) dei filosofi greci. Già in Platone sono, qua e là, rapidi riferimenti alle soluzioni date ai principali problemi dai filosofi precedenti; in un preciso metodo [...] . Le due raccolte dossografiche più ampie che possediamo sono però i Placita philosophorum, che furono falsamente attribuiti a Plutarco, e gli estratti delle dottrine fisiche (᾿Eκλογαί) di Giovanni Stobeo (5° sec. d.C. circa). A questo filone ...
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PARASSITOLOGIA
Giulio Alessandrini
. È la scienza che si occupa dello studio dei parassiti.
Lo studio di tali esseri ha interessato gli osservatori di ogni tempo: ne troviamo infatti accenni in uno [...] delle sostanze nutritive introdotte in eccesso e non assorbite. Nella scuola alessandrina (sec. II a. C.), secondo quanto narrano Plutarco e Paolo d'Egina, era ben nota la Filaria medinensis e si descrissero i danni da essa prodotti. Infatti ...
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Spartano, figlio di Leonte, dopo due anni che Sparta era in guerra (la guerra detta corinzia) con una lega di stati greci sostenuti dalla Persia, andò (392 a. C.) dal satrapo persiano Tiribazo per proporre [...] , ibid., V, 1, 6, Diodoro, XVI, 10, 2. Accoglienza a Susa presso il re di Persia: Senofonte, ibid., V, 1, 25, 31; Plutarco, Artaserse, 21, 4, 5, 22, 1; Pelopida, 30, 4; Simposio dei sette sapienti, VII, 8, 4 (Moralia, p. 713 E); Eliano, Varia ...
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NEANTE (Νεάνϑης, Neanthes)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storico greco del sec. III a. C., figlio di Nicotele, nato a Cizico, scolaro, come Timeo, di Filisco. La posizione di N. nella storia della storiografia [...] ), che suscitarono polemiche (Polemone di Ilio scrisse contro di lui 'Αντιγραϕαὶ πρὸς Νεάνϑην di cui ci resta eco in Plutarco) hanno un analogo carattere. Ma per un altro lato N. continua la tradizione della storiografia isocratea: tale almeno l ...
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IDOMENEO di Lampsaco
Camillo Cessi
Fu uno dei cittadini più notevoli della sua città. Visse fra il 325 e il 370 a. C. In Lampsaco stessa forse ascoltò Epicuro alla cui setta filosofica si aggregò sebbene [...] , Aristide, Temistocle, Pericle, Demostene, Eschine, Iperide, Focione; ma le sue notizie sono spesso tendenziose o false. Infatti Plutarco quando lo cita insieme con altre fonti riguardo ad alcun avvenimento ci fa riconoscere che la versione di I. è ...
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ODASI, Ludovico
Paolo Zaja
– Nacque nel 1455 da Bartolomeo, trasferitosi a Padova da Martinengo, nel Bergamasco, intorno alla metà del secolo, e da Sara da Camarano. Ebbe tre fratelli: Michele, Francesco [...] a cura di D. Cofano, Monopoli 1988, pp 683-730; C. Bevegni, Appunti sulle traduzioni latine dei «Moralia» di Plutarco nel Quattrocento, in Studi umanistici piceni, XIV (1994), p. 74; Acta graduum academicorum Gymnasii Patavini ab anno 1471 ad annum ...
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BECCARIA, Antonio
Cesare Vasoli
Nato a Verona intorno al 1400 da Taddeo, assunse il cognome della madre. Abbracciata sin da adolescente la carriera ecclesiastica, coltivò con grande amore gli "studia [...] a Venezia nel 1477, 1478, 1498, a Parigi nel 1501 e a Basilea nel 1534; tradusse però anche undici delle Vite di Plutarco (di Romolo, di Teseo, di Solone, di Demetrio, di Agide, di Cleomene, di Pelopida, di Coriolano, di Alcibiade, di Timoleonte, di ...
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ventura
Emilio Pasquini
Nelle cinque occorrenze del poema e nell'unica delle Rime (l'esclusione dalla prosa ne significa il sapore poetico) sta, indifferentemente in buona e cattiva parte (al pari di [...] di Livio; e l'interscambio poté essere agevolato da ‛ iuncturae ' quali ‛ (al)la ventura ' o ‛ (al)l'aventura ' (Plutarco volgare, Fiorita di Armannino, ecc.). Ciò vale, e forse in maggior misura (anche nel campo ecdotico, con mobili schieramenti di ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...