SILANION (Σιλανίων, Σειλανίων, Silanion)
P. Moreno
Bronzista ateniese vissuto nel IV sec. a. C., celebre come ritrattista.
1. - L'origine ateniese di S. è nota da Pausania (vi, 4, 5; 14, 11) ed è confermata [...] da Plinio a S. (Nat. hist., xxxiv, 82). Ad un monumento coregico apparteneva forse la locasta morente di cui parla Plutarco per confrontarla al Filottete dipinto da Aristophon (Moral., 674 e) e per lodare la tecnica dell'artista che nel viso aveva ...
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ASTIANATTE (᾿Αστυάναξ)
A. de Franciscis
Figlio di Ettore e Andromaca. Nei cicli figurativi e nelle altre rappresentazioni che s'ispiravano alle vicende della guerra troiana (specialmente in quel genere [...] dagli artisti. Così la scena dell'addio di Ettore, ove appaiono Andromaca ed A., era soggetto di un quadro menzionato da Plutarco (Brut., 23); questo era anche il motivo presente in un perduto dipinto pompeiano ed in un perduto frammento di Tabuia ...
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CASSIO LONGINO, Gaio (C. Cassius Longinus)
A. Longo
Magistrato romano. Nato prima dell'85 a. C., questore nel 54.
Noto soprattutto per avere, insieme con Bruto, preparato ed attuato l'uccisione di Cesare [...] Idi di marzo ed alla damnatio memoriae conseguente alla vittoria di Ottaviano, taluno di questi ritratti ci sia rimasto.
Plutarco (Brut., 8) rammenta una frase di Cesare che defini i congiurati "pallidi e asciutti", riferendosi, con ogni probabilità ...
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Cleobulo
Antonio Martina
. Nacque a Lindo, nell'isola di Rodi. Diogene Laerzio (I 89-93) lo dice figlio di Evagora, che faceva risalire la sua stirpe sino a Ercole, e padre di Cleobulina. È annoverato [...] varie fonti si può ricavare un elenco di ventidue sapienti, ma si conservò sostanzialmente immutata attraverso i peripatetici, Plutarco, Diogene Laerzio, Ausonio, s. Agostino, sino al Medioevo e dopo.
Di C. non sappiamo molto. Gli si attribuisce ...
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Vettori, Pietro
Renzo Negri
Letterato (Firenze 1499-ivi 1585). Fra le sterminate letture di classici latini e greci, in cui portò il contributo di una notevole acribia filologica, fece posto anche alla [...] factam "), il V. associa la tempesta di Pg V 109 ss. ad altre introdotte da Tucidide, da Cicerone e da Plutarco in analoghe circostanze, come suggelli di una strage; nel successivo cap. XXI (" Acuta quaedam sententia Dantis et incredibilis, inventa ...
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Nacque a Nicomedia, in Bitinia, intorno al 95 d. C., da famiglia greca di buona condizione: già il padre suo aveva ottenuta la cittadinanza romana. Dopo aver ricevuto in patria un'accurata educazione ed [...] di Tucidide e di Erodoto. Certo, egli rimane assai al di sotto dei grandi scrittori del periodo flavio e traianeo, di un Plutarco, di un Dione. Ma non bisogna dimenticare ch'egli aveva dedicato quasi i due terzi della vita al servizio non già delle ...
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Con molta probabilità era figlio di Aristippo I, tiranno di Argo, uno dei tiranni sorti dopo la vittoria di Antigono Gonata e da lui favoriti. Lo si trova intorno al 250 a. C. nella lotta tra Alessandro [...] ; ma gli successe subito Aristippo il giovane.
Fonti: Inscr. Gr., II,1, n. 774, per la mediazione fra Atene e Alessandro; Plutarco, Arato, 25. Per la dinastia dei tiranni di cui faceva parte Aristomaco, v. Polibio, II, 59 segg.
Bibl.: J. G. Droysen ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Zone di frontiera: i riti di passaggio all'eta adulta
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La transizione dall’infanzia [...] , dal momento della loro entrata in carica, dichiarano guerra agli iloti, perché la loro uccisione non sia un sacrilegio” (Plutarco, Vita di Licurgo, 28, 7). Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è dunque scandito e ritualizzato: tale transizione ...
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VALGULIO, Carlo
Angelo Meriani
Nacque a Brescia in una famiglia patrizia di parte guelfa dal giureconsulto Stefano in una data comunemente indicata intorno al 1434, ma che non è stato possibile accertare. [...] Aristide, la 38 e la 39 di Dione Crisostomo. Non si ha traccia della traduzione dei De tuenda sanitate praecepta di Plutarco dedicata ad Alessandro VI, che Valgulio, nella citata dedica a Cesare Borgia, dice di aver portato a termine dopo la morte ...
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FIDENE (Fidenae, Fidena)
L. Quilici
Antica città del Lazio, recentemente localizzata con sicurezza sul gruppo collinare che si raccoglie attorno al poggio di Villa Spada, di fronte al Tevere e lungo [...] parteciparono al sacrificio sul monte Albano (Plin., Nat. hist., III, 69). Già grande e popolosa al tempo di Romolo, secondo Plutarco (Rom., 17, 1) sarebbe entrata in guerra con Roma in seguito al ratto delle Sabine.
Un'altra guerra è ricordata al ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...