Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] figlio e ai nipoti con la proibizione di venderli per almeno quindici anni. Fra i codici greci, Tucidide, Plotino, Plutarco, Senofonte, la Vita Homeri attribuita a Erodoto, un salterio (132).
Cospicua era la raccolta di codici greci di Francesco ...
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PACINI, Antonio
Francesco Lucioli
PACINI, Antonio. – Nacque nel primo ventennio del Quattrocento a Castelvecchio di Todi (od. frazione di Massa Martana), da cui il soprannome di «Tudertino».
Si trasferì [...] umanistica, III (1960), pp. 189-210 (in partic. pp. 200-204); V.R. Giustiniani, Sulle traduzioni latine delle ‘Vite’ di Plutarco nel Quattrocento, in Rinascimento, n.s., I (1961), pp. 3-62; A. Brown, The humanist portrait of Cosimo de’ Medici, Pater ...
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KROMMYON (Κρομμυών)
G. Gualandi
Ninfa eponima della località, dove si svolse la seconda impresa giovanile di Teseo, l'uccisione della scrofa, compiuta durante il viaggio da Trezene ad Atene. K. era una [...] della kỳlix di Aison ci attesta, tuttavia, che la nutrice si chiamava ΚΡΟΜΥΩ. Un tentativo di razionalizzare il mito si ha in Plutarco (Thes., 9); K. era dedita al ladrocinio e fu detta scrofa (Σῦς) per la sua ferocia.
L'impresa teseica, vista nel ...
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Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] , il fallimento lo indusse al suicidio. Le scarse notizie che ci restano sul suo pensiero (Diogene Laerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico e logico si avvicina ...
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Ognibene di Enrico de' Bonisoli nacque a Lonigo, donde il suo nome di Omnibonus Leonicenus, verso il 1412; morì a Vicenza nel 1474. Nel 1423 è a Mantova come famulus (puer) di Vittorino da Feltre, alla [...] dal 1449 al 1453. Tornato a Vicenza, riprese colà l'insegnamento fino alla morte. Tradusse Esopo, il Camillus di Plutarco e parecchi opuscoli dei padri greci; curò l'edizione di Quintiliano, di Cicerone (De inventione), di Cornificio (Ad Herennium ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] ) e il detto (praeceptum paene divinum, in Rhet. lat. min., p. 374 H.) rem tene, verba sequentur: cfr. anche il detto in Plutarco, 12, che i Romani parlavano col cuore, i Greci con le labbra. Al figlio C. aveva scritto anche delle lettere (Jordan, p ...
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. La parola greca ἀχρωτήριον è di significato generale e indica ogni parte prominente, come la cima di una montagna, un capo o promontorio, l'estremità di un naviglio, e le stesse estremità di un corpo [...] palmette, ecc. deve essere avvenuto già in età antica, almeno in età romana, perché già lo avvertiamo nel passo di Plutarco (Caes., 63) e in altri scrittori tardi. Però il vero nome latino di questa parte architettonica è fastigium, benché questa ...
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MASSIMO Tirio
Alessandro Olivieri
Retore greco, fiorì, secondo Eusebio, nel 152 d. C. Ma pare che il cronista lo scambiasse con lo storico Massimo, il maestro di M. Aurelio. Suida lo fa vivere sotto [...] sono dedicati al δαιμόνιον di Socrate (8, 9; soggetto trattato anche in uno scritto di Apuleio e in un dialogo di Plutarco); due vertono sull'amore socratico (18, 20; trattato anche da Favorino); due sull'amore (19, 21); due sullo scopo della ...
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Storico della prima metà del sec. II a. C. Di lui si citano la Guerra punica, gli Annali e le Storie. Probabilmente non si tratta che di diversi titoli della stessa opera. Le citazioni non vanno oltre [...] di C. ogni divergenza dal racconto di Polibio. Probabili sono le relazioni di C. con Dione Cassio e con Plutarco; ma, per la scarsezza e tenuità dei frammenti pervenutici, sono difficili ben fondate induzioni.
Bibl.: Gensel, in Pauly-Wissowa ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] , che assegnò l'Acrocorinto a Eolo e l'Istmo al padre. Plutarco, nella Vita di Teseo, fa invece risalire la loro fondazione a feste, al punto che agli elei, secondo quanto riferisce Plutarco, non era consentito di gareggiare a Corinto.
Un frammento ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...