Era così chiamata in Atene una voragine, in cui si precipitavano i condannati a morte per alcuni delitti, specialmente d'indole politica. Nel baratro sarebbero stati nel 481 precipitati gli ambasciatori [...] esprime in modo da mostrare che ai suoi tempi si gettavano ivi i corpi dei condannati, se pure quell'"ora" di Plutarco non è meccanicamente trasportato dalla sua fonte, non è improbabile che nel quarto secolo venisse scelto per l'esecuzione un luogo ...
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GUALANDI, Giovan Bernardo
Simona Mammana
La data di nascita del G., non documentata, cade probabilmente al principio del XVI secolo, se si prende come punto di riferimento il 1526, anno della sua prima [...] ibid. 1566 e 1567).
Come ha evidenziato Cherchi (1985), la raccolta del G., anche se è presentata come versione da Plutarco, in realtà "non è che una traduzione integrale degli apoftegmi di Erasmo" (p. 215): con una diversa disposizione della materia ...
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TIMOMACHOS (Τιμόμαχος, Timomachus)
P. Moreno
Pittore greco di Bisanzio, attivo probabilmente nella prima metà del I sec. a. C.
È il primo grande pittore ricordato da Plinio dopo la vasta lacuna nella [...] della pittura ellenistica, con un numeroso elenco di opere (Plin., Nat. hist., xxxv, 136), ed è noto anche da citazioni di Plutarco, dei Filostrati, di Ausonio e da alcuni epigrammi. Plinio assegna l'attività del pittore all'età di Cesare, il quale ...
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TIMOCREONTE (Τιμολέων, Timocrĕo)
Nicola FESTA
Poeta lirico del sec. V a. C., nato a Ialiso (Rodi). Di lì esiliato, sperò il rimpatrio per opera di Temistocle, ma la sua speranza fu delusa.
Il fr. 1 si [...] un grande elogio di Aristide, per passare bruscamente a un'invettiva feroce contro Temistocle. Il motivo personale non vi è taciuto. Plutarco poi spiega che l'esilio del poeta rodio era avvenuto per accusa di medismo, e narra che quando per quella ...
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MILINDA (Menandro)
Angelo Pizzagalli
Principe greco della Battriana, che circa il 185 a. C. invase il Sindh, e lo conquistò insieme con le provincie del Gugerat e di Malwa. Egli si spinse sino a Ayodhya [...] a S′akala nel Panjab occidentale. Regnò sopra un vasto impero sino al 130 a. C. Egli è ricordato come Menandro da Plutarco (Precetti politici, 28). Non sappiamo se egli si convertisse al buddhismo, certo s'interessò a questa religione che era allora ...
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Moglie, celebrata per la sua bellezza, del re di Sparta Agide IV, dal quale ebbe un figlio. Quando il re riformatore fu ucciso, l'altro re, Leonida II, fece sposare ad Agiatide il proprio figlio, che, [...] divenuto re (Cleomene III; v.), riprese la politica di Agide, non senza risentire l'influenza della moglie. La quale morì nel 224 a. C. (Plutarco, Cleom., 1, 22). ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] verso il 70 a.C.), un’opera redatta all’inizio del I sec. d.C., soltanto pochi decenni prima del De facie di Plutarco. Scrive Gemino:
È stabilito, per quanto riguarda l’astronomia nel suo insieme, che il Sole, la Luna, e i cinque pianeti si muovano ...
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Sibilla
Clara Kraus
Appellativo d'incerta origine etimologica, usato dalla tradizione religiosa greco-romana e orientale, con riferimento a figure femminili mitiche e storiche, cui era attribuita capacità [...] di fuori dell'ambito sacerdotale.
Il più antico scrittore che nomini la S. è Eraclito, il quale ne conosce una sola (cfr. Plutarco De Pythiae orac. 6 e Clemente Alessandrino Strom. I XV 70). In epoca più tarda il numero delle S. oscilla in genere tra ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] Giustino, XXVI, 2. Cfr. Beloch, op. cit., IV, i, p. 588 seg.; ii, p. 502 seg. Per l'emancipazione d'Atene dal dominio macedonico: Plutarco, Vita d'Arato, 34; Pausania, II, 8, 6; Beloch, op. cit., IV, i, p. 640. Per le relazioni d'Atene e Roma, oltre ...
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Prima colonia fondata da Siracusa nel 664 a. C., a scopi prevalentemente militari, nell'interno dell'isola, a 24 miglia dalla metropoli. Della storia della città ci è pervenuta solo qualche notizia isolata: [...] per esempio, è ricordata la sosta che ivi fece Dione quando, nel 357 a. C., da Agrigento marciò verso Siracusa (Plutarco, Dione, 27). Nel 263 (Diodoro, Bibl. Hist., XXIII, 4) essa fu ceduta dai Romani a Gerone II: e qui comincia il periodo più ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...