Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] termine di riferimento per la definizione del valore in termini di lavoro incorporato e per la formulazione della teoria del plusvalore. L'economia politica si presenta - agli occhi di Marx e del marxismo posteriore - come un corpo di dottrine che ha ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] e dalla lunghezza della giornata lavorativa, che fissa la somma di denominatore e numeratore. Dunque, si può dire che il saggio del plusvalore riflette in parte il rapporto di forza che via via si stabilisce tra capitalisti e salariati, e in parte lo ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] indotto i capitalisti a comprimere costantemente i salari a livello di sussistenza per assicurarsi margini costanti di plusvalore. Questa previsione del marxismo, insieme alle altre che formano il nucleo del ‘socialismo scientifico’, fu contestata da ...
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Sociologo italiano (Torino 1927 - ivi 2015), fra i più rappresentativi del nostro tempo. Si è occupato prevalentemente dei modelli di azione nelle società ad avanzato sviluppo tecnologico, dedicando inoltre [...] ). Ne L'impresa irresponsabile (2005) sottolinea come sia deleterio, per un'impresa, concentrarsi esclusivamente sulla creazione del plusvalore per gli azionisti, non tenendo nella dovuta considerazione la produzione di beni. Nel 2006 ha dato alle ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] e i cui redditi sono pagati con le imposte. Il prelievo fiscale è estratto dai salari dei lavoratori produttivi o dal plusvalore sotto forma di tasse sui profitti, così che in effetti il lavoro degli impiegati dello Stato, come quello dei domestici ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] a 10. Nelle prime 6 ore egli produce un valore pari a quello del suo salario; ma nelle restanti 4 egli produce un plusvalore, che viene trattenuto dal capitalista e va a costituire il suo profitto. Nella prospettiva di Marx il profitto è quindi un ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] economia politica, 3 voll., Roma 1956).
Marx, K., Theorien über den Mehrwert, Berlin 1956 (tr. it.: Teorie sul plusvalore, Roma 1961).
Mason, T., Sozialpolitik im Dritten Reich. Arbeiterklasse und Volksgemeinschaft, Opladen 1977 (tr. it.: La politica ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] del suo sistema si trova l'individuo, che appartiene a una specifica classe sociale e produce plusvalore con il suo lavoro. Di questo plusvalore si appropria quindi la classe dirigente, che in diversi modi domina le altre classi. Al macrolivello ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] ' (le due classi fondamentali - la borghesia e il proletariato - sono strutturalmente connesse tra loro nel rapporto di estrazione del plusvalore ed esauriscono, in sostanza, lo scenario delle classi 'che contano'), non possiamo dire lo stesso per la ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...