GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] del G.: egli fa una netta distinzione fra la concezione materialistica della storia e la teoria del valore e del plusvalore. Considera la prima come "l'elemento più importante" del marxismo e sostiene che le altre teorie possono essere abbandonate ...
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COSSA, Emilio
Riccardo Faucci
Nacque a Pavia il 29 nov. 1863, dall'economista Luigi e da Catterina Bonfico.
Fu professore di economia politica, statistica e scienza delle finanze all'istituto tecnico [...] pp. 133-158, 279-302; Dell'obbiettività dell'econ. politica come scienza, ibid., ottobre 1906, pp. 345-378; L'inesistenza di plusvalore nel lavoro, ibid., gennaio 1907, pp. 48-61; L'econ. politica e il sistema delle scienze, ibid., novembre 1907, pp ...
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CUSUMANO, Vito
Cinzia Cassani
Nacque a Partanna (Trapani) il 24 nov. 1844 da Antonino e Lucia Catalano. Compì gli studi secondari presso il seminario vescovile di Mazara del Vallo e nel 1865 si iscrisse [...] sociale, Napoli 1875). Se, per quanto riguarda Marx, le obiezioni mosse dal C. alla teoria del plusvalore e alla "legge generale dell'accumulazione capitalistica" erano formulate secondo quello schema esterno alle premesse marxiane, caratteristico ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...