Formazione continua
Paolo Federighi
(v. professionale, formazione, App. V, iv, p. 286)
Con l'espressione formazione continua si fa qui riferimento al fenomeno spiegato dall'insieme di teorie, strategie, [...] un 'sopra-sopra-lavoro', ovvero una quantità di lavoro supplementare al sopra-lavoro che già è stato incorporato nel plusvalore. Anche se non si tratta di lavoro produttivo in senso propriamente economico, esso è tuttavia "funzionale al plus valore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] gli economisti classici, e non prerogativa del solo Marx – può essere accettato, ma va sganciato dalla teoria del plusvalore e riformulato in termini fisici secondo la lezione fisiocratica.
Negli anni successivi, Graziadei abbandona il marxismo per ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] -mondo, è intrinseca al capitalismo. Esso, infatti, si basa su un doppio meccanismo di sfruttamento: l'appropriazione del plusvalore del lavoratore da parte del proprietario e quella del surplus dell'intera economia-mondo da parte delle aree centrali ...
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Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] del sistema capitalista. Attraverso la proprietà privata del capitale il capitalista si appropria sistematicamente del plusvalore prodotto dai lavoratori e all'arricchimento di pochi si accompagna l'immiserimento di masse proletarie. Mentre ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] le cause della crisi vanno individuate nella sfera della realizzazione piuttosto che in quella della produzione di plusvalore. Il sovrappiù può essere consumato, investito oppure sprecato. Ma in un'economia oligopolistica solo una parte del ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] sia da Marx (v., 1867-1894), che identifica l'imprenditore con il capitalista, cioè colui che si appropria del plusvalore allo scopo di valorizzare continuamente il capitale, fino a essere 'capitale personificato' e non già mero 'funzionario del ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] che se il lavoro salariato non eccede quello del nucleo familiare dell'imprenditore si ha sì estrazione di plusvalore, ma non in misura caratterizzante e l'impresa resta artigiana.
Una definizione marxista rigorosa dell'impresa artigiana non ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] corregge un errore in cui era incorso Marx quando, determinando il saggio medio del profitto come rapporto tra il plusvalore totale del sistema e il valore totale del capitale anticipato, aveva sostenuto che per la determinazione del saggio del ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] tale teoria aveva un ruolo strumentale. In Marx, dunque, la teoria del sovrappiù diviene una teoria del pluslavoro-plusvalore, e quindi una teoria dello sfruttamento capitalistico.Per dimostrare la sua tesi Marx introduce la distinzione fra lavoro e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tommaso d’Aquino
Oreste Bazzichi
L’opera di Tommaso d’Aquino, uno dei pilastri del pensiero cristiano, raccorda e armonizza il messaggio evangelico e la filosofia classica, la fede e la ragione. Dovunque [...] , a. 4). È legittima, quindi, la negotiatio solo nella misura in cui il lavoro compare nell’operazione di scambio e il plusvalore non è nient’altro che la ricompensa del lavoro stesso.
Usura e interesse
Per valutare la posizione di Tommaso d’Aquino ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...