Obbligo politico
Lorenzo Ornaghi
Introduzione
Qualunque forma storica di convivenza politica sembra potersi costituire solo in forza di un originario 'legame' fra tutti coloro che sono membri a pieno [...] stesso tasso di autonoma legittimazione) delle moderne democrazie. A determinare l'obbligo in senso 'politico' è allora quel plusvalore di 'pubblico' (v. Cappellini, 1986), che si vuole riconducibile all'interazione tra i singoli 'contraenti', ma che ...
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COSSA, Emilio
Riccardo Faucci
Nacque a Pavia il 29 nov. 1863, dall'economista Luigi e da Catterina Bonfico.
Fu professore di economia politica, statistica e scienza delle finanze all'istituto tecnico [...] pp. 133-158, 279-302; Dell'obbiettività dell'econ. politica come scienza, ibid., ottobre 1906, pp. 345-378; L'inesistenza di plusvalore nel lavoro, ibid., gennaio 1907, pp. 48-61; L'econ. politica e il sistema delle scienze, ibid., novembre 1907, pp ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] del v. dei mezzi di produzione impiegati (capitale costante), del v. della forza lavoro (capitale variabile) e del plusvalore creato nel processo produttivo.
Numerose critiche sono state portate alla teoria classica del v., e in particolare alla ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] dalla presenza di una disoccupazione mantenuta appositamente dai capitalisti (esercito industriale di riserva) per estrarre il plusvalore dalla classe lavoratrice.
Nel modello neoclassico la sostituibilità dei fattori produttivi (capitale e lavoro) e ...
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WALRAS, Marie-Esprit-Léon
Alfonso De Pietri-Tonelli
Economista, figlio del precedente, nato a Evreux (Normandia), il 18 dicembre 1834, morto a Clarens, presso Losanna, il 5 gennaio 1910.
Prese le mosse [...] egli anche diede. Sostenne altresì l'acquisto delle terre da parte dello stato, al prezzo corrente, per fare del plusvalore delle terre migliorate, quale dovrebbe aversi in una società progressiva, una fonte tributaria e un mezzo di giustizia sociale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Gramsci
Nicolò Bellanca
L’influenza italiana dei Quaderni del carcere «sulla generazione che si venne formando intorno al ’50 è paragonabile solo a quella di Croce nel primo decennio del secolo» [...] isolati per costruire un’ipotesi logica. Poiché la legge è l’aspetto contraddittorio di un’altra legge, quella del plusvalore relativo che determina l’espansione molecolare del sistema di fabbrica e cioè lo sviluppo stesso del modo di produzione ...
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VALORE
Ugo Spirito
. Economia (fr. valeur; ted. Wert; ingl. value). - Il concetto di valore, collegato per un verso a quello di utilità e per un altro a quello di prezzo, è al centro della scienza economica [...] umano uguale o lavoro astratto puro e semplice, esso costituisce il valore delle merci". Di qui la teoria del plusvalore e dello sfruttamento capitalistico del proletariato. Vero è che anche per Marx risorge qua e là il problema della differente ...
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Salari e stipendi
Renato Brunetta
Definizione
Con il termine salario, normalmente, si indica la remunerazione del lavoro dipendente operaio (i cosiddetti colletti blu); con il termine stipendio si indica [...] di un rapporto di mercato, ma risulta da una serie di vincoli imposti dai capitalisti al fine di realizzare il plusvalore. Infatti il processo di valorizzazione del capitale può essere portato a compimento solo a condizione di mantenere il prezzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] in economia di una concezione della Scuola classica troppo esclusivamente imperniata sulla logica marxiana del sovrappiù o del plusvalore.
In Italia, in particolare, accanto a indubbie affinità con il pensiero fisiocratico, opera nel Settecento una ...
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CUSUMANO, Vito
Cinzia Cassani
Nacque a Partanna (Trapani) il 24 nov. 1844 da Antonino e Lucia Catalano. Compì gli studi secondari presso il seminario vescovile di Mazara del Vallo e nel 1865 si iscrisse [...] sociale, Napoli 1875). Se, per quanto riguarda Marx, le obiezioni mosse dal C. alla teoria del plusvalore e alla "legge generale dell'accumulazione capitalistica" erano formulate secondo quello schema esterno alle premesse marxiane, caratteristico ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...