Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] gli imprenditori-capitalisti.
La teoria del plusvalore
La teoria del p., detta anche dello sfruttamento del lavoratore, può essere storicamente ricondotta a spunti dottrinali contenuti in opere degli economisti classici e soprattutto a un ...
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Valore, teorie del
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoria del valore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] dell'economia nel suo complesso.Il modo in cui Marx tenta di rappresentare il processo è il seguente. Si calcolino il plusvalore complessivo (3), il capitale complessivo (12), e il loro rapporto, che è pari al 25%: questo sarà il saggio generale del ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] di quanto ne incorporano. Il c. variabile compra la forza-lavoro che, oltre a riprodurre il proprio valore, crea il plusvalore, fonte del profitto.
C. Menger definì il c. come il potere di acquisto disponibile per investimenti produttivi, concezione ...
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Economista e studioso di diritto (Maniów, Galizia, 1841 - Roma 1906), fratello di Carl e di Max; è fra l'altro autore di Recht auf den vollen Arbeitsertrag (1886), in cui per la prima volta si formulano [...] dubbî sull'originalità della teoria del plusvalore di Marx. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Croce
Riccardo Faucci
Joseph A. Schumpeter osserva che «la filosofia di Benedetto Croce […] per noi ha un particolare interesse, sia perché lo stesso Croce fu un po’ economista, sia perché [...] puro lavoro e un’economia in cui accanto al lavoro ci sono altri fattori produttivi.
L’operazione con cui Marx deduce il plusvalore da tale raffronto fra due società, una ipotetica e astratta, l’altra concreta e reale, non può dar luogo ad altro che ...
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Socialista irlandese (Roscarbery, contea di Cork, 1785 circa - ivi 1833), seguace di J. Bentham e R. Owen; è autore di una notevole Inquiry into the principles of the distribution of wealth (1824), considerata [...] la principale opera di economia politica cooperativa, in cui già si trova esposta con chiarezza la teoria del plusvalore; vengono proposte nuove forme di impresa a carattere cooperativo e libere comunità socialiste, al fine di migliorare la ...
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CAPITALISMO
Sergio Ricossa e Alessandro Cavalli
Capitalismo
di Sergio Ricossa
Le origini del capitalismo
Non conviene intendere il capitalismo come un preciso sistema economico, con caratteri fissi [...] tra quanto si sborsa ora e quanto si incasserà in futuro, se si incasserà.
Non che il passaggio del tempo sia condizione sufficiente del plusvalore. Il tempo in sé è una scatola vuota: conta quanto si fa dentro il tempo, e quanto si fa è un'attività ...
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sfruttamento In economia, s. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua mediante l’avvicinamento nominativo del proprio prodotto a quello altrui già affermato, per sfruttare il credito e la [...] secondo la quale il salario è inferiore al valore delle merci prodotte dal lavoratore: il valore dello s. è dato dal plusvalore (➔) che, in un sistema capitalistico, rimane nelle mani dell’imprenditore.
La nozione di s. è stata ripresa in seguito da ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] risorse naturali e coloro che prestano fondi liquidi hanno interesse ad allearsi con il capitalista nell'ottenimento del plusvalore, il contrasto di classe tra capitalisti e lavoratori costituisce l'essenza stessa del capitalismo. Infatti esso non si ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] e dalla lunghezza della giornata lavorativa, che fissa la somma di denominatore e numeratore. Dunque, si può dire che il saggio del plusvalore riflette in parte il rapporto di forza che via via si stabilisce tra capitalisti e salariati, e in parte lo ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...