IMPOSTE e TASSE
Sergio STEVE
. Sistema tributario italiano (XVIII, p. 931; App. I, p. 722). - Tra il 1938-39 e il 1942-43 le entrate tributarie dello stato italiano aumentarono da 23,2 a 37,2 miliardi. [...] con il r. decr. legge 12 aprile 1943, n. 234, che sostituiva all'imposta proporzionale dell'8% più l'imposta sul plusvalore del 60%, un'unica imposta progressiva, con aliquote variabili dal 3%, per il valore fino a L. 5000, al 12% sul valore ...
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valore
Nel linguaggio economico, capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare [...] v. di una merce è la somma del v. dei mezzi di produzione impiegati, del v. della forza lavoro e del plusvalore creato nel processo produttivo. L’idea della misurabilità del v. in termini oggettivi è stata criticata dalla scuola marginalista, che ha ...
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Luxemburg, Rosa
Rivoluzionaria e teorica del socialismo polacca, naturalizzata tedesca (Zamość 1870 - Berlino 1919). Di origine ebraica, costretta a lasciare la Polonia per motivi politici (1889), a [...] schemi marxiani di riproduzione allargata, spiegò l’espansione imperialistica con la necessità per il capitalismo di sfruttare i Paesi coloniali e sottosviluppati non solo come riserve di manodopera e di plusvalore, ma anche come mercati di sbocco. ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] a conservazione; h) si configurano istituti per il finanziamento dell'esecuzione dei piani generali, per l'avocazione al comune del plusvalore e per la cessione al comune, da parte dei privati, della parte delle aree (fino al 35%) necessaria ai ...
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Bailey, Samuel
Filosofo ed economista inglese (Sheffield 1791 - Cheltenham 1870). Seguì una carriera imprenditoriale operando, come il padre, nel settore bancario; svolse anche attività politica, soprattutto [...] relativo. Il lavoro di B. diede luogo a un’ampia discussione fra i contemporanei; più tardi, K. Marx inserì il pensiero di questo autore, con giudizio critico, fra gli elementi di dissoluzione della scuola ricardiana nelle sue Teorie sul plusvalore. ...
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imprenditore
Patrizio Bianchi
Imprenditore è «chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio», come recita l’art. 2082 del codice civile.
Cenni [...] letteratura marxiana sottolinea quest’ultimo tratto, che si incentra su un profitto derivato dall’appropriazione impropria del plusvalore creato dal lavoro operaio (➔ anche marxista, teoria). La figura dell’i. tende ad appiattirsi all’interno della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico ed economico ottocentesco trae ispirazione da diverse fonti: l’utilitarismo [...] il valore v pagato all’operaio) determina il valore di ogni merce insieme con il valore prodotto dal pluslavoro (cioè il plusvalore s) e il valore dei mezzi di produzione anticipato dal capitalista (c).
Il saggio di profitto è dato dal rapporto s ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] sua famiglia, la forza-lavoro dal canto suo produce più valore di quanto essa non costi. La differenza, il "plusvalore", che rimane nelle mani del datore di lavoro, è ciò che costituisce il capitale. Impiegando nuova forza-lavoro, questo capitale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] conflitto sul valore di scambio e sul valore d’uso della forza-lavoro a rendere insostenibile il prelievo sul plusvalore delle aree di rendita. Un conflitto che deve prolungarsi in uno ‘sbocco politico’ che trascenda gli equilibri capitalistici. Sul ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] indotto i capitalisti a comprimere costantemente i salari a livello di sussistenza per assicurarsi margini costanti di plusvalore. Questa previsione del marxismo, insieme alle altre che formano il nucleo del ‘socialismo scientifico’, fu contestata da ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...