capitalismo
Struttura economica fondata e caratterizzata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e dalla produzione di merci scambiate sul mercato, dall’accumulazione di capitale, dal lavoro [...] salario la propria forza lavoro, che assume la forma di merce. Il prodotto del lavoro che eccede il salario rappresenta il plusvalore (➔ Marx, Karl), che alimenta i profitti e l’accumulazione di capitale. Secondo i critici del c., a partire da Marx ...
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marxista, teoria
Dottrina contenuta nelle pagine dell’opera Das Kapital di K. Marx (I libro, 1867; II e III libro, postumi 1885 e 1894). La teoria m. trova il suo punto di partenza nella definizione [...] forza lavoro (➔) per produrre merci che, vendute al loro valore, restituiscono il denaro anticipato con un’eccedenza detta plusvalore. Ma, dal momento che il valore è la quantità del lavoro speso per la produzione (come giustamente evidenziato dalla ...
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sfruttamento In economia, s. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua mediante l’avvicinamento nominativo del proprio prodotto a quello altrui già affermato, per sfruttare il credito e la [...] secondo la quale il salario è inferiore al valore delle merci prodotte dal lavoratore: il valore dello s. è dato dal plusvalore (➔) che, in un sistema capitalistico, rimane nelle mani dell’imprenditore.
La nozione di s. è stata ripresa in seguito da ...
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PLUS
Ci sono casi in cui si può trovare il ➔latinismo plus al posto dell’equivalente italiano più:
– per indicare un’eccedenza, un incremento
un plus di sicurezza per gli impianti fotovoltaici
– [...] +
Il Macintosh Plus è stato presentato due anni dopo il primo Macintosh
– con funzione aggettivale nei sostantivi composti
plusvalore
plusvalenza
L’uso di questa forma probabilmente è legato all’influsso del tedesco e dell’inglese, che la ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] risorse naturali e coloro che prestano fondi liquidi hanno interesse ad allearsi con il capitalista nell'ottenimento del plusvalore, il contrasto di classe tra capitalisti e lavoratori costituisce l'essenza stessa del capitalismo. Infatti esso non si ...
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feticismo
Nella teoria di Marx, il fenomeno tipico dell’economia monetaria, e di quella capitalistica in partic., per cui le merci non rappresenterebbero semplici oggetti fisici ma rispecchierebbero [...] merce subentra quindi il f. del capitale, in quanto il rapporto di sfruttamento su cui si fonda l’estrazione di plusvalore viene occultato da una serie di fattori: (1) lo scambio, apparentemente alla pari, tra acquirenti (capitalisti) e venditori ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] e dalla lunghezza della giornata lavorativa, che fissa la somma di denominatore e numeratore. Dunque, si può dire che il saggio del plusvalore riflette in parte il rapporto di forza che via via si stabilisce tra capitalisti e salariati, e in parte lo ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] il movimento si esprime, si affermano le idee del diritto al lavoro e al prodotto integrale, la teoria del plusvalore sottratto al lavoratore a costituire la rendita e il profitto del capitalista, le aspirazioni alla socializzazione della terra, al ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] del G.: egli fa una netta distinzione fra la concezione materialistica della storia e la teoria del valore e del plusvalore. Considera la prima come "l'elemento più importante" del marxismo e sostiene che le altre teorie possono essere abbandonate ...
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forza lavoro
Nella storia del pensiero economico, f. l. è espressione coniata da K. Marx per indicare le capacità fisiche e mentali utilizzate dai lavoratori all’interno del processo produttivo, distinte [...] cioè del valore della sua f. l., corrispondono al pluslavoro. Il rapporto tra pluslavoro e l. necessario è detto saggio del plusvalore, indicato da Marx come misura dello sfruttamento della f. l. da parte del capitale.
Concetto collegato alla f. l. è ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...