MEDICI, Leopoldo
Alfonso Mirto
de’. – Nacque a Firenze il 6 nov. 1617, ultimogenito di Cosimo II granduca di Toscana e di Maria Maddalena d’Austria.
Rimasto orfano di padre ad appena tre anni, la sua [...] preoccupazioni legate alla censura orientarono in maniera decisiva la fisionomia dell’Accademia e il suo programma. Come garanzia di pluralismo, infatti, il M. invitò a prendere parte all’adunanza sia gli scienziati attivi in Toscana che apparivano i ...
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Vedi Germania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Germania è la quarta potenza economica al mondo in termini di pil, la prima dei 27 paesi dell’Unione Europea, tra i quali, con i suoi 82 [...] dal principio del federalismo (formazione, scienza e cultura sono disciplinate e amministrate primariamente dai Länder) e dal principio del pluralismo ideologico e sociale.
La spesa per l’istruzione ammontava al 4,6% del pil nel 2008, poco al di ...
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DE CECCO, Marcello
Pier Francesco Asso
Nascita e formazione
Marcello de Cecco nacque a Roma il 17 settembre 1939.
È stato un economista, storico e pubblicista tra i più noti e rispettati nella seconda [...] neoclassica, rappresentata dai modelli di equilibrio economico generale con aspettative razionali, fu strenuo difensore del pluralismo scientifico, in radicale opposizione a una visione dell’economia come scienza ‘pura’, fondata su assiomi ...
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Come è ricordato da Chiara Tripodina, nella voce Bioetica del recente Dizionario alfabetico (Diritti umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione, 1° vol., 2007, [...] di sistemi di case law, e non di diritto legiferato, quale il civil law dell’Europa continentale, il pluralismo di opzioni filosofiche e religiose, sensibile ai rischi di una omologazione tecnoscientifica, sono alcuni dei profili elencabili in ...
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Carlo Marzuoli
Abstract
L’eccesso di potere caratterizza la nascita del diritto amministrativo e del giudice amministrativo. Esso è la tecnica con cui si è via via sottoposto il potere discrezionale al [...] e figure sintomatiche
In una fase successiva lo sviamento si rivela una veste troppo stretta, anche per effetto del progressivo pluralismo sociale e istituzionale e del venir meno della «visione monolitica dell’interesse pubblico» (D’Alberti, M., La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’antico regime: tradizione e rinnovamento
Pietro Costa
Che cosa intendere per ‘antico regime’?
Per chi non avesse familiarità con le periodizzazioni abitualmente impiegate dalla storiografia, l'espressione [...] nel titolo di un suo celebre saggio, costituisce il «principio ideale delle istorie italiane».
È sullo sfondo di un pluralismo accentuato (di una fitta rete di comunità, territori, poteri signorili, in difficile equilibrio e in perpetua tensione) che ...
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GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] la sola possibilità per le chiese locali di sfuggire alla subordinazione all'autorità secolare e al pericolo del pluralismo dottrinale, anticamera dello scisma.
Da ciò il crescente identificarsi dell'azione del G. con l'interpretazione dello stato ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] tranne quando sia in gioco la salvaguardia dei valori del costituzionalismo democratico: «Essenziale è soltanto che il pluralismo democratico non ceda il passo a una dittatura mascherata, quand’anche sostenuta dalla maggioranza di un singolo momento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] del 1932 sono in molti a contestare le teorie di Volpicelli. Romano arriva a escludere che la teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici abbia qualcosa a che vedere con il diritto corporativo, rifiutando, come un assurdo, la tesi dell ...
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SIRI, Giuseppe
Nicla Buonasorte
– Nacque a Genova il 20 maggio 1906 da Nicolò e da Giulia Bellavista.
All’età di dieci anni entrò nel seminario minore del Chiappeto, ben presto trasformato in alloggio [...] del mondo politico italiano, soprattutto dal momento in cui il papa non interveniva più personalmente in questo campo. Il pluralismo, religioso o politico che fosse, fu sempre uno degli spettri agitati da Siri nel tentativo di ricondurre all’unità ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...