Nel senso più elementare, è l'infinita estensione del tempo, e in tal senso l'intese la maggior parte dei pensatori greci, per cui eterno è ciò che infinitamente è durato e infinitamente durerà, senza [...] di passato, presente e futuro, in cui traduce quel νῦν il suo scolaro Melisso; e il concetto è ripreso dai neoplatonici, Plotino e Proclo, che parlano dell'eternità come di una totale e immobile presenza dell'ente a sé stesso. Nella S. Scrittura l ...
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virtù
Alessandro Capata
Categoria-guida del lessico politico di M., la v. conosce una riformulazione del significato ricoperto storicamente nell’etica classico-cristiana in conseguenza della frattura [...] e dello stesso grande divulgatore Cicerone, e non si trova alcun riferimento diretto a Epicuro o a Lucrezio, a Plotino ed ai neoplatonici, agli scettici, insomma alle litigiose scuole dei filosofi antichi (Machiavelli e la filosofia degli antichi, in ...
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Filosofia
Nella filosofia greca, in rapporto al significato del termine greco πέρας («limite»), ciò che è completo perché condotto a termine, ciò che ha forma, ordine, armonia e bellezza e quindi ciò che [...] è capace di adeguarsi all’infinito, e come tale è quindi imperfetto. Questo tipo di problematica, già presente in Plotino, è accentuato nella riflessione teologica cristiana, nella scolastica, nella filosofia moderna, soprattutto in B. Spinoza, nella ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] , e non avessero glorificato quel Dio che avevano conosciuto (Confess., VII, 9; cfr. De civ. Dei, X, 28-29). Agostino lesse in Plotino e in Porfirio, come questi in P., quel che bramava di leggervi, e così n'è venuto fuori un platonismo in apparenza ...
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LONGINO, Cassio (Λογγῖνος)
Augusto Rostagni
Fu tra i dotti più rappresentativi del sec. III d. C., letterato e filosofo neoplatonico, partecipe d'un largo movimento d' idee che si svolgeva specialmente [...] Sacca e del pagano Origene, che introducevano allora una nuova interpretazione della filosofia di Platone, a cui s'andava formando Plotino. Poi fu ad Atene, dove, succeduto allo zio Frontone, tenne scuola egli stesso di retorica e di filologia ...
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simpatia
Dal gr. συμπάϑεια, composto da σύν «con» e πάϑος «affezione», cioè stato di chi subisce una data azione o situazione, piacevole o dolorosa). Nel significato originario, il termine greco designa [...] influisce sulle altre ed è soggetta al loro effetto non per un’azione meccanica, ma in virtù della s. reciproca. Plotino utilizzò il principio cosmico della s., paragonato a «un’unica corda tesa che quando viene toccata ad un capo trasmette anche ...
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Origene teologo
Origene
Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254).
La vita
Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all’insegnamento e il vescovo Demetrio [...] ad Alessandria una più ampia preparazione filosofica alla scuola di Ammonio Sacca, del quale era discepolo anche Plotino; quindi, affidata l’istruzione dei principianti a Eracla, riorganizzò il Didaskaleion alessandrino. Il vescovo Demetrio tentò a ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] , ortodossi ed eretici, tutti avidamente lesse e meditò; di alcuni specialmente subì il fascino: Eraclito, Parmenide, Lucrezio, Plotino, Lullo, Copernico e il Cusano.
Da queste letture il suo spirito, dopo una prima adesione alla metafisica e ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] eclettica. Uno degli studiosi che vissero in tale ambiente culturale fu probabilmente lo stesso Ammonio Sacca, maestro di Plotino. Insieme si manifestava naturalmente, in questa età di prevalente sfiducia nell'originale creatività del pensiero e di ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] ad Alessandria una più ampia preparazione filosofica alla scuola di Ammonio Sacca del quale era discepolo anche Plotino; quindi, affidata l'istruzione dei principianti a Eracla, riorganizzò il Didaskalèion alessandrino. Il vescovo Demetrio tentò a ...
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