LOSSKIJ, Nikolaj Onufrievič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, nato il 6 dicembre 1870; dal 1900 insegnò filosofia all'università di Pietroburgo; nel 1922 fu dal governo sovietico esiliato dalla Russia [...] fondamento dell'esistenza empirica. Basandosi su una sintesi originale della monadologia di Leibniz con la teoria delle idee di Plotino, il L. concepisce questa realtà ideale come concreta, formata cioè non di idee astratte, bensì di principî ideali ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] d.C. da Foca di Edessa), il neoplatonismo teistico di questa tradizione ha contribuito a dare un'impronta alla ricezione di Plotino e di Proclo prima che arrivasse agli Arabi. Sergio di Reshaina si occupò infine anche di astrologia e forse persino di ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò un notevole influsso su Novalis, F. Schlegel, Schelling, Hegel fino a pensatori come J. J. Bachofen, F. Nietzsche e W. Benjamin. Pubblicò un'ediz. di Plotino (1835). ...
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Scrittore greco della fine del sec. V d. C. che fu, con Procopio di Gaza, Zaccaria Scolastico, Coricio, Zosimo, uno dei più illustri maestri della scuola retorica di Gaza dove si svolse principalmente [...] acquistò gran fama per la dottrina e l'erudizione classica (in gran parte di seconda mano eccetto che per Platone, Plotino e Gregorio di Nissa) con cui si trattavano questioni escatologiche, quelle della previdenza, dell'immortalità dell'anima, della ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] II, pp. 310-341; G. Rodenwaldt, Zur Begrenzung und Gliederung der Spätantike, JdI 59-60, 1944-1945, pp. 81-110; A. Grabar, Plotin et les origines de l'ésthétique médiévale, CahA 1, 1945, pp. 15-34; P.G. Hamberg, Studies in Roman Imperial Art, Uppsala ...
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Filosofo italiano (Belgirate, Novara, 1915 - ivi 2008), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia (1962-63) e quindi (dal 1964) di storia della filosofia nell'univ. di Roma. Studioso dell'esistenzialismo, [...] delle strutture del discorso situato (Discorso e situazione, 1961). Altre opere: Rosmini postumo (1961); Umanesimo programmatico (1966); Plotino e la genesi dell'umanesimo interiore (1970); Il paradosso di Icaro. La dialettica del bisogno e del ...
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metempsicosi
Dal gr. μετεμψύχωσις, comp. da μετά (prep. che indica il trasferimento), ἐν («dentro») e ψυχή («anima»). Credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l’anima [...] accettato anche da Empedocle (fr. 117, 127) e dallo stesso Platone (Fedone, 81 e-82 b; Repubblica, 620 d); ricordato in Plotino (Enneadi, III, 4, 2) viene però respinto da Porfirio (secondo una testimonianza di Agostino, De civitate Dei, X, 30), da ...
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Filosofo francese, nato a Parigi il 18 ottobre 1859, da famiglia israelitica irlandese. Uscito dall'École normale nel 1881, nello stesso anno divenne agrégé de philosophie. Insegnò successivamente nei [...] occupata fino al suo ritiro volontario, avvenuto nel 1924, tenendovi corsi frequentatissimi sulla libertà, l'idea di tempo, Plotino, Berkeley, Spencer, ecc. È membro dell'Académie des sciences morales et politiques e dell'Académie Française; nel 1928 ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] vicenda cosmica. La concezione della s. va specificandosi in senso sempre più trascendente nel medio e neoplatonismo antico. In Plotino, vi è il prevalere della concezione intelligibile della s. a discapito della s. sensibile o naturale, alla quale ...
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Fabiani, Luca
Sebastiano Gentile
Ignota è la data di nascita di F., originario di Montegonzi, nel Valdarno superiore. A partire dagli anni Settanta del Quattrocento lo troviamo al fianco di Marsilio [...] . Plut. 82, 10-11 (BMLF), decorato da Attavante degli Attavanti e contenente la traduzione e il commento alle Enneadi di Plotino (1490). La mano di F., inoltre, collabora e si alterna assiduamente con quella di Ficino nello scrivere testi, siano essi ...
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