Romanziere e saggista spagnolo (Tomelloso, Ciudad Real, 1919 - Madrid 1989). Si fece conoscere con il romanzo Cerca de Oviedo (1945), cui fecero seguito varie novelle (Memorias de un cazadotes, Permiso [...] è legata a un ampio numero di romanzi gialli, di carattere costumbrista e assai ironici, tutti aventi come protagonista il detective Plinio, un intuitivo vigile urbano: El rapto de los sabinos (1969), Las hermanas coloradas (1969), Historias de ...
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Architetto e bronzista greco (n. Samo), figlio di Phìlaios, attivo nella prima metà del sec. 6º a. C. Fu, con Teodoro di Samo, l'architetto del tempio di Era nella stessa isola, sul cui progetto, secondo [...] ionico, scrisse anche un trattato. Con Teodoro e l'egineta Smilide avrebbe costruito anche un labirinto, che una notizia di Plinio, considerata erronea, colloca a Lemno. A R., assieme a Teodoro, è attribuita dalle fonti la creazione di grandi statue ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] " di Milano, si iscrisse nel 1915 alla facoltà di lettere di Pavia, dove insegnavano Carlo Pascal, Giuseppe Fraccaroli, Plinio Fraccaro, Ettore Romagnoli, Luigi Patroni, Luigi Suali. Interrotti gli studi per la guerra mondiale, alla quale partecipò ...
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Scultore ateniese della prima metà del sec. 3º a. C., attivo a Delo e a Pergamo alla corte degli Attalidi e collaboratore di Firomaco. Di lui restano le basi iscritte di monumenti eseguiti a Delo (due [...] vittorie sui Galati, l'altro allestito insieme a Firomaco) e a Pergamo. Sono inoltre ricordate dagli scrittori classici (in particolare Plinio) altre opere da lui eseguite: gruppo di Asclepio e d'Igea, già esistente nel tempio della Concordia a Roma ...
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Storico latino della prima età imperiale (n. circa 51 a. C. - m. a Cuma forse nel 19 d. C.). Scrisse una grande opera, Annales, in almeno 22 libri, di cui si hanno solo frammenti, sugli avvenimenti dalla [...] fatto anche un'epitome. La sua opera, di carattere antiquario, ebbe grande diffusione nell'antichità e a essa attinsero Plinio, Asconio, Plutarco e Svetonio. F. sarebbe stato anche poeta. Il libro sui magistrati e sacerdozî dei Romani, pubblicato ...
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Medico greco vissuto verso la metà del sec. 3º a. C. Discepolo di Erofilo, diede inizio a una nuova scuola medica, degli empirici, che, scettici in filosofia e sotto l'influsso di Pirrone, disprezzavano [...] facendo consistere tutta la medicina nella terapia e dando impulso al progresso della chirurgia e della farmacologia. Di un'opera farmacologica di F. citata da Plinio il Vecchio abbiamo pochi frammenti. Il suo pensiero passò agli empirici posteriori. ...
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Nome di due pittori greci: 1. Pittore e bronzista di Tebe, attivo al principio del sec. 4º a. C., fondatore di una grande scuola di pittura, a cui appartennero Eufranore, Nicomaco e l'altro Aristide. Ebbe [...] bronzo), e fu scolaro di Eussenida per la pittura. 2. Pittore tebano, forse figlio di Nicomaco, attivo nell'età di Alessandro Magno. Plinio lo dice duro nel colore e inventore dell'encausto. Si ricordano di lui: un quadro con la presa di una città e ...
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Scrittore greco (3º sec. a. C.) di Patara in Licia (o, secondo altri, di Patre di Acaia), autore di opere storico-geografiche. Sappiamo che compose un'opera su Europa, Asia e Libia e una sugli oracoli [...] di Delfi; l'una e l'altra di tipo alessandrino, aneddotiche ma basate su buone fonti e non prive di critica. Se ne hanno varî frammenti, alcuni anche nei papiri di Ossirinco; M. è ricordato anche da Plinio il Vecchio. ...
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Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di Tarquinio il Superbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto [...] di Roma (Tacito) imponendo un trattato per cui era vietato ai Romani l'uso del ferro, fatta eccezione per gli aratri (Plinio il Vecchio); questa versione sembra più probabile e potrebbe rispecchiare il ricordo di una dominazione etrusca (che i Romani ...
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Mosaicista del 2º sec. a. C., che lavorò a Pergamo, raffigurando in un pavimento della reggia i resti del pasto con virtuosistico naturalismo (ἀσάρωτος οἶκος "sala non spazzata"), usando tessere minute [...] nel mondo romano. Un altro mosaico raffigurava colombe posate sull'orlo di un bacino, e anche di questo si hanno copie e imitazioni romane, come nell'emblema dei Musei Capitolini. Plinio lo ricorda in particolare per la finezza e la minuzia tecnica. ...
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pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del precedente, scrittore e uomo politico (61-62...