Probabilmente figlio del console del 129. Legato di C. Mario nella guerra cimbrica e poi console con lui nel 101 a. C., gli fu affidata la guerra che durava da tre anni in Sicilia contro gli schiavi ribelli capitanati da Atenione, che aveva sconfitto parecchi pretori romani. Aquilio lo vinse e l'uccise di sua mano in un corpo a corpo, riportando varie ferite, e nel 100, come proconsole, pose termine ...
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Gli etèri (ἑταῖροι) sono in Omero gli uomini liberi che hanno l'obbligo di seguire alla guerra il loro re; p. es. i Mirmidoni Achille. Con la scomparsa della monarchia, il termine perdette nella Grecia classica questo valore e prese il significato generico di "compagno" e "amico" (cfr. eteria).
Nel suo significato originale (per quanto alcuni pensino invece a una derivazione dell'epos nel sec. V) lo ...
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. Erano gli appaltatori della decuma dei prodotti del suolo pagata dalle città della Sicilia, che non erano federate o immuni o il cui territorio non era agro pubblico del popolo romano. L'appalto di queste decumae avveniva in Sicilia ogni anno, dinnanzi al pretore romano, all'asta, secondo la lex Hieronica, e non vi potevano quindi aspirare le societates publicanorum che concorrevano in Roma agli ...
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Nobile fanciulla romana, che, data in ostaggio con altre fanciulle a Porsenna, dopo la pace da lui conclusa con Roma, fuggì dal campo etrusco guidando le sue compagne a nuoto attraverso il Tevere e le ricondusse a Roma. Il re ne chiese la restituzione ai Romani e l'ottenne, ma poi, ammirato dell'eroismo della fanciulla, l'onorò e la rimandò a Roma, concedendole di condurre seco alcuni degli ostaggi ...
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L. Licinius L. f. C. n. Crassus, nato nel 140 a. C., seguì prima la parte democratica e nel 118, contro il parere del senato, fece approvare la deduzione della colonia di Narbona; ma il suo tribunato del 107 fu più calmo, e nel 106, quando sostenne la legge Servilia che restituiva in parte ai senatori i posti di giudice, egli era passato alla parte senatoria. Console nel 95, fece approvare col collega ...
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. Gente romana plebea, ascritta al patriziato da Augusto e molto importante verso la fine della repubblica. Le due famiglie più illustri della gente portavano i cognomi di Calvini e di Ahenobarbi. I primi giunsero al consolato nel 332 e nel 283, si eclissarono poi per due secoli e riguadagnarono il consolato nel 54, per poi sparire. Gli Enobarbi (sull'origine del cognome v. Svetonio, Nero, 1 e Plutarco, ...
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Tra i personaggi romani di questo nome è da ricordare C. Aurelius M. f. Cotta, nato nel 120 e nipote di Rutilio Rufo, che difese nel 90 in un processo de repetundis. Amico di Druso, fu accusato nel 90 d'aver sobillato gl'Italici alla rivolta e dovette andare in esilio; ritornò a Roma solo nell'82. Console nel 75, fece passare una legge che risollevava il tribunato depresso da Silla, e una sui giudizî ...
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Console nel 129, ebbe l'incarico di condurre a fine la guerra in Asia, ove già M. Perpenna, console nel 130, aveva fatto prigioniero il ribelle Aristonico, morendo poi improvvisamente a Pergamo. Aquilio costrinse alla resa le ultime città ribelli, e quindi, assistito da una commissione di dieci senatori, fissò i confini e l'ordinamento della nuova provincia d'Asia. Lapidi miliari con il suo nome trovate ...
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Patrizio romano. Già nei suoi primi anni, in Spagna, aveva partecipato a un attentato contro il suo generale Q. Metello Pio (prima del 71 a. C.). Ingolfatosi nei debiti, prese parte, pare, già alla prima congiura di Catilina nel 66 e fu uno dei principali membri della seconda del 63. Già senatore, forse come ex-questore, egli era molto giovane e pieno di audacia, e Catilina, lasciando Roma, affidò ...
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(lat domânus) - È propriamente il padrone rispetto al servus e al liberto; ma poi anche i membri liberi della famiglia presero a chiamare dominus il pater familias e domina la mater, e infine la parola fu usata anche nelle relazioni private fra conoscenti (Seneca, Ep., III, 1). Nella vita pubblica invece l'uso di dominus ripugna al sentimento della libertà e dell'eguaglianza fra cives, e perciò Augusto ...
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