Antichissima divinità romana, sulla cui tomba al Velabro il 23 dicembre, giorno dei Larentalia, il flamen Quirinalis e i pontefici celebravano sacrifici funebri (parentatio). Per alcuni (p. es. De Sanctis) essa è la madre dei Lari; altri invece, per la diversa quantità di Lăres e Lārentia, la ritengono una figura di farsa fliacica della Magna Grecia, fusa poi con la divinità del Velabro (Zielinski, ...
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C. Atilius M. f. M. n. Regulus (per il cognome Saranus Tyrius, meno correttamente Serranus, da lui forse per primo assunto, v. G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, 1, p. 136, n. 75) fu console per la prima volta con Gneo Cornelio Blasione nel 257 a. C., durante la prima guerra punica. Inviato in Sicilia alla testa della flotta, affrontò i Cartaginesi presso Tindaride. Nella prima fase della battaglia, ...
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Conosciamo due personaggi romani di questo nome.
1. L. Furius M. f. Camillus è detto figlio del coriquistatore di Veio. Prese parte col padre alla guerra contro i Volsci nel 389 a. C., ed eletto nel 350 dittatore per presiedere le elezioni consolari per il 349, fece eleggere, contro le leggi Licinie-Sestie, due patrizî, sé stesso e Appio Claudio Crasso. Rimasto solo per la morte del collega, combatté ...
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Nome di una delle prime popolazioni germaniche venute a contatto con i popoli civili del Mediterraneo. I Bastarni comparvero, pare già nel sec. III a. C., a nord e ad oriente dei Carpazî, che da loro presero il nome di Alpes Bastarnicae, e di là si estesero poi, intorno al 200 a. C., fino al Mar Nero. Il re Filippo V di Macedonia si alleò con i Bastarni per contrapporli ai Dardani e aveva concepito ...
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Probabilmente in origine fu divinità preellenica o asiatica, collegata con Afrodite (i Greci infatti ne spiegavano il nome con ἄγχι "[colui che è] presso [ad Afrodite]"). Figlio di Capys e nipote di Assaraco, era perciò discendente da Dardano e secondo cugino di Priamo (Iliade, XX, 215 segg.), ed aveva in Troia una posizione eminente; ma il suo dominio particolare era la città di Dardano. Già l'epopea ...
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Figlio di Luerios o Luernios, re degli Arverni (v.), signori, verso la fine del sec. II a. C., d'un vasto impero nella Gallia. Lo sfarzo della corte di Bituito e di Luerios, lo splendore delle armature e dei carri, l'immenso corteggio di bardi, di scudieri e di cani, la sconfinata liberalità, le fantastiche imbandigioni allestite e le grandi masse di guerrieri che essi potevano raccogliere (si parla ...
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Nell'Iliade è il condottiero dei Misî e dei Frigi della regione Ascania (II, 862; XIII, 790; cfr. W. Leaf. Troy. A Study in Homeric Geography, Londra 1912, p. 297; Th. W. Allen, Homeric Catalogue, Oxford 1921, p. 162), e il nome si connette con una serie di nomi geografici dell'Anatolia e dell'Egeo, ciò che accenna alla sua origine anatolica e preellenica: cfr. anche la divinità frigia Men Askaenos. ...
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Eroe troiano, padre di numerosi figli (dieci sono nominati in Omero, altri cinque in altre fonti), quasi tutti caduti sotto le mura di Troia. Egli è il saggio consigliere dei Troiani: corrisponde a Nestore nel campo greco. È con Priamo e con gli altri vecchi troiani sulla torre delle porte Scee nella Teichoscopia (Iliade, III, 148); accompagna Priamo a conchiudere il patto prima del duello fra Paride ...
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Nome derivato da ab origine e significante "autoctoni", dato ai primi abitanti del Lazio, che, unitisi ai Troiani, derivarono poi dal re Latino il nome di Latini. Poiché la derivazione dall'eponimo re Latino è certo la più ovvia ed antica, la leggenda degli Aborigeni non è antichissima, ma è però già nota a scrittori sicilioti del III sec. a. C., come Callia di Siracusa. Ma quando si diffuse anche ...
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Collegio di due magistrati o sacerdoti, investiti in Roma e nelle città romanizzate di funzioni permanenti o straordinarie, che venivano di solito specificate in aggiunta al titolo generale di IIviri. In Roma: IIviri perduellionis iudicandae, sacris faciundis, aedi locandae, aedi dedicandae navales, agris dandis adsignandis, viis extra propiusve urbem Romam passus M purgandis, aquae perducendae, ecc. ...
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