VEGEZIO
PlinioFraccaro
. Di Flavius Vegetius Renatus (un codice anche Publi Vegeti Renati), autore di una Epitoma rei militaris, si sa molto poco. Era un alto funzionario, vir inlustris comes (pare [...] comes sacrarum largitionum, ministro delle finanze) e cristiano. Non pare abbia mai servito nell'esercito. L'imperatore, al quale l'opera è dedicata, è ritenuto da alcuni Teodosio I (379-395); altri pensarono ...
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. Il 14 o 15 maggio si celebrava in Roma un rito, al quale partecipavano le vestali, i pontefici, il pretore e i cittadini; le vestali gettavano dal Ponte Sublicio, l'antichissimo ponte di legno, ventisette fantocci di giunchi, con i piedi e le mani legate. I fantocci erano detti Argei. Argeorum sacraria erano 27 cappelle sparse per le quattro regioni serviane della città; alcuni le chiamavano Argei ...
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Quarto re di Roma (secondo la cronologia vulgata, dal 640 al 616 a. C.). Come Numa, del quale è detto nipote, sarebbe stato amante della pace e restauratore della religione (Ancus sacrificus: Ovidio, Fasti, VI, 803); ma costretto a guerreggiare per la difesa dello stato, si dimostrò valoroso come Romolo; perciò Livio, I, 32, 4: et Numae et Romuli memor. Gli si attribuisce la conquista di molte città ...
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I fasci di verghe di olmo o di betulla, lunghe circa m. 1,50, tenute insieme da corregge rosse, e con una scure inserita lateralmente o sovrastante, venivano portati dai littori sulla spalla sinistra, impugnandoli con la mano sinistra, davanti ai magistrati romani, ed erano l'insegna e lo strumento del potere coercitivo del magistrato, che si faceva valere appunto con le pene della fustigazione e della ...
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La più giovane delle due figlie di Scipione Africano maggiore. Dopo la morte del padre (184) fu dai famigliari data in sposa a T. Sempronio Gracco, console nel 177, parecchio più anziano di lei (Polyb., XXXI, 27, 1; Plut., Ti. Gr., 4, 3: il racconto in Liv., XXXVIII, 57 è invece falso). Il padre morendo aveva dotato lei e la sorella con 50 talenti (Polyb., ib.; erroneo Sen., Cons. ad Helv., 12, 6; ...
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Nacque intorno al 150 a. C. e nel 109 fu, pare, come pretore al governo d'una provincia granifera, probabilmente la Sicilia (Cicerone, Verr., III, 209). Candidato al consolato per gli anni 106, 105 e 104, ebbe tre ripulse, e riuscì finalmente per il 102 con C. Mario console per la quarta volta. Egli fu inviato a occupare la chiusa di Verona contro i Cimbri e con grande energia riuscì a tenere in pugno ...
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Nome di alcuni personaggi romani dell'epoca repubblicana tra cui sono da ricordare:
1. - (Appius Claudius P. f. Ap. n.). Edile curule nel 217 e tribuno militare nel 216 a Canne; a lui e a Scipione fu affidato il comando dei resti dell'esercito sconfitto. Pretore in Sicilia nel 215, non riuscì ad impedire che rinforzi cartaginesi spediti dall'Africa ad Annibale sbarcassero a Locri e che Geromino di ...
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Figlio di una sorella di Tarquinio il Superbo, si finse scemo per evitare l'odio del re, ma quando a Delfi l'oracolo dichiarò ai figli di Tarquinio, che egli accompagnava, che il trono di Roma sarebbe toccato a chi di loro avesse primo baciata la madre, indovinò l'oscuro senso del responso e baciò la terra, madre comune. Oltraggiata Lucrezia da Sesto, figlio del re, Bruto giurò vendetta, marciò da ...
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TULLO Ostilio (Tullus Hostilius)
PlinioFraccaro
Il terzo re di Roma, che, dopo la parentesi pacifica del regno di Numa, riprese la tradizione guerriera di Romolo. Sorte delle divergenze fra Romani e [...] Albani per reciproci danni, gli Albani col re Cluilio invasero il territorio romano sino alle Fosse dette appunto Cluilie. 'Quivi Cluilio morì e gli succedette il dittatore Mezio Fufezio, il quale, per ...
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Gente patrizia romana, il cui gentilizio Claudius (variante ortografica Clodius) è fatto derivare dal sabino Clausus; vi era inoltre in Roma una gente Claudia plebea. Si dicevano oriundi dalla sabina Regillum (e cosl si spiegavano i cognomi Regillensis, o Inregillensis, e Sabinus dei Claudî più antichi), di dove sarebbero migrati a Roma o al tempo di Romolo, o, secondo la versione più diffusa, poco ...
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