Tribuno militare nel 178 a. C., pretore nel 174, Decemvir agris dividundis nel 173. Console nel 171, egli aspirava al comando della guerra contro Perseo, scoppiata in quell'anno, ma la sorte favorì il [...] publicis moribus. Il severo annalista L. Pisone Frugi lamentava che da questa censura fosse stata sradicata in Roma la pudicizia (Plinio, Nat. Hist., XVII, 244). Catone pronunciò forse contro di lui l'orazione Pro se contra C. Cassium, citata in ...
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LITTORE (lat. lictor; etim. incerta, forse da licere "chiamare")
PlinioFraccaro
Ufficiale subalterno al servizio dei magistrati romani cum imperio e di alcuni sacerdoti (dei flamini, più tardi anche [...] delle vestali) e delle imperatrici. Sull'origine etrusca, v. fascio. I littori precedevano (apparebant) sempre il magistrato che usciva in pubblico, anche se lo faceva per motivi privati, portando sulla ...
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Fu augure nel 195, pretore nel 180, console nel 177, nel quale anno frenò con una legge l'immigrazione degli alleati latini in Roma. Partì quindi precipitosamente, senza compiere i riti prescritti, per la provincia a lui assegnata, l'Istria, geloso dei successi quivi riportati dai consoli dell'anno precedente; e poiché essi rifiutarono di consegnargli l'esercito, minacciò di mandarli a Roma in catene. ...
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Figlio del console del 312. Console nel 279 a. C., fu inviato col collega P. Sulpicio contro il re Pirro, con il quale i due consoli si scontrarono alla battaglia di Ascoli. Mentre la maggior parte e la migliore delle fonti non mette in particolar luce la parte avuta da D. in questa battaglia, altre (En., fr. 17; Cic., De fin. II, 61; Tusc. I, 89) parlano della sua devotio e Dione infine (fr. 43 Boiss., ...
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Edile nel 213 e pretore nel 211, nel quale anno, durante la seconda guerra punica, fu inviato in Apulia e poi in Sicilia, ove risollevò il morale dell'esercito romano e combatté con successo contro i Cartaginesi e alcune città siciliane ribelli. Fu censore nel 209 con P. Sempronio Tuditano (ambedue prima di rivestire il consolato) e poi, con lo stesso, console nel 204. Inviato in Etruria, vi represse ...
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Console nel 122 a. C., ebbe il comando della Gallia meridionale, e sconfisse gli Allobrogi al passaggio della Sorga, ad oppidum Vindalium, nei primi mesi del 121. Con il console del 121 Q. Fabio Massimo, sopraggiunto con un nuovo esercito romano, inflisse quindi una grande sconfitta all'esercito del re degli Arverni Bituito (v.), l'8 agosto 121, alla confluenza del Rodano con l'Isère. Rimasto a continuare ...
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Console nel 264, propugnò e diede inizio alla prima guerra punica. Preceduto a Messina da un distaccamento romano, che occupò la rocca della città, C. riuscì poi a far passare di notte a tutto il suo esercito lo stretto vigilato dalla flotta cartaginese. Ma egli si trovò bloccato per terra a occidente dai Cartaginesi, a sud da Gerone di Siracusa, alleati contro i Mamertini: Appio attaccò prima Gerone, ...
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Edile plebeo nel 196 a. C., fece approvare dal popolo multe contro appaltatori dei pascoli pubblici, e col ricavato edificò il tempio di Fauno nell'isola Tiberina, che dedicò come pretore urbano nel 194. Console nel 192, condusse col collega L. Flaminino una campagna contro i Boi della Cispadana, ove rimase come proconsole anche parte dell'anno 191. Partecipò come legato del console L. Scipione alla ...
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Figlio del precedente. Tribuno della plebe nel 104, fece passare una lex Domitia de sacerdotiis che trasferiva ad un comizio di 17 tribù la nomina dei membri dei quattro principali collegi sacerdotali. Accusò invano prima M. Emilio Scauro e poi M. Giunio Silano. Eletto pontefice massimo nel 103, partecipò nel 100 alla lotta contro Saturnino dalla parte del senato. Fu console nel 96 e censore nel 92 ...
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Pronipote di Tarquinio Prisco e sposo di Lucrezia. Adempiendo il giuramento che Giunio Bruto gli aveva fatto prestare davanti al cadavere della sposa, uccisasi per salvare il suo onore insidiato dal figlio del Superbo (v. lucrezia), egli cooperò alla cacciata dei Tarquinî da Roma, e fu eletto con Bruto a formare il primo collegio di consoli. Ma fu poi costretto dallo stesso Bruto ad abdicare (per altri ...
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