TERMOPILI (o Termopile Θερμοπύλαι "porte calde", da ϑερμός "caldo" e πύλν "porta" per le vicine sorgenti termali)
Gaetano De Sanctis.
Il passo attraversato dalla grande via militare che conduceva dalla [...] d'un carro, mentre in un punto intermedio (porta centrale) non lontano da alcune sorgenti calde la larghezza del passo era circa un plettro (15 m.) e qui ove esso prendeva propriamente il nome di Termopili era difeso da un muro eretto dai Focesi per ...
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ALCEO (᾿Ακλαῖος)
G. Sena Chiesa
Poeta lirico greco, di Lesbo. Visse fra il VII e il VI sec. a. C. La figura di A. appare spesso rappresentata su vasi attici, segno della sua grande popolarità. Molto [...] folta e appuntita. Veste un lungo chitòn pòderes, sorregge con la sinistra la lyra e con la destra tiene il plettro. E evidente che le pitture vascolari non possono rappresentare altro che raffigurazioni ideali dei personaggi effigiati e per i poeti ...
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VIOLA
Francesco VATIELLI
Musica. - Col termine viola (nel francese medievale vièle) si compresero, prima dell'apparizione di una vera e propria famiglia, strumenti ad arco, varî nella forma e nei particolari, [...] orientale: quelle a fondo diritto erano, con ogni probabilità, strumenti di origine occidentale trattati da prima a pizzico o a plettro e ai quali, più tardi, era stato applicato, come nuovo agente sonoro, l'arco allora conosciuto e importato dall ...
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tastiera musica La parte del pianoforte, dell’organo, del clavicembalo e di strumenti simili, anche elettronici, formata dall’insieme dei tasti, cioè le piccole leve sulle quali si preme con il dito per [...] anche agli strumenti a percussione con t. di lamine, come, per es., il vibrafono.
Negli strumenti a corde pizzicate e a plettro, in cui i tasti sono tasselli di legno, generalmente di ebano, collocati sul manico, che indicano il punto su cui si deve ...
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Antico strumento a tre o sei corde, usato dapprima nel Paese di Galles e nella Scozia: su di esso i bardi accompagnavano i loro canti. Era formato da una specie di cassa armonica ovoidale e a fondo piatto; [...] ogni verisimiglianza, la crotta (chrotta) ricordata da Venanzio Fortunato in un suo poema era ancora uno strumento a pizzico o a plettro, e l'applicazione dell'arco fu posteriore di qualche secolo.
Bibl.: Grove, Dictionary, ecc., s.v. Crwth e Rotte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante le sue origini arabe, nel XIII secolo il liuto è già diffuso in tutta Europa; [...] della cultura di provenienza, lo strumento sia inizialmente utilizzato monodicamente, e che in tutti i casi l’uso del plettro ne condizioni l’impiego. Il passaggio all’uso delle dita è il risultato delle nuove prestazioni richieste allo strumento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Definire dei confini precisi per la musica strumentale non è semplice, perché nel [...] largo proprio per fornire il giusto spazio alle dita della mano destra tra un coro e l’altro. L’abbandono del plettro a favore dell’uso delle dita della mano destra favorisce la possibilità di pizzicare più corde contemporaneamente e quindi di poter ...
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Si dice nella tecnica musicale la scelta (e l'indicazione per mezzo di numeri e segni) delle dita che conviene usare, volta per volta, per ottenere le varie note nei varî strumenti. È evidente l'importanza [...] sinistra, che determina e stabilisce sulla tastiera dello strumento l'altezza dei suoni. mentre la destra con l'arco, o col plettro, o col polpastrello, produce il suono. La diteggiatura è limitata a 4 dita: l'indice, il medio, l'anulare, il mignolo ...
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TRIGONO (τρίγωνος, τρίγωνον, trigonon)
Goffredo Bendinelli
Strumento a corda, di dimensioni non inferiori a quelle della cetra o della lira, e come queste in uso nel mondo greco e romano. Esso prendeva [...] . Come nell'arpa, così anche nel trigono le corde erano fatte vibrare direttamente con le dita, senza bisogno di plettro. Era tradizione che il trigono fosse stato introdotto in Roma da Alessandria. Certo è che su monumenti egiziani antichissimi si ...
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Nacque a Bologna, di nobile famiglia, il 20 settembre 1663; vi morì il 22 giugno 1735. Appartenne a quella classe di patrizî nei quali era vivo a quel tempo l'amore per la musica, sì da conoscerne perfettamente [...] 1702); Cantate ed Oratori spirituali (Bologna 1714); Cantate morali a voce sola (ivi 1685), e nel genere strumentale Il Plettro armonico (ivi, 1687) e parecchie sonate da camera e da chiesa. Molte sue composizioni si trovano nella biblioteca del ...
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plettro
plèttro s. m. [dal lat. plectrum, gr. πλῆκτρον, der. di πλήσσω «percuotere»]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, piccolo arnese di legno o d’avorio che serviva a mettere in vibrazione, pizzicandole, le corde della lira o della cetra....
cetra
cétra (ant. cétera) s. f. [lat. cĭthăra, dal gr. κιϑάρα; cfr. chitarra]. – 1. Strumento in uso nell’antichità classica (spec. in Grecia, dove era attributo di Apollo), costituito da una cassa armonica di varia forma sulla quale si levavano...