Corneli
Antichissima gens patrizia di Roma, che compare già nei fasti dell’inizio della repubblica e assurge presto a grande autorità, contando un numero rilevante di consoli, di principi del senato, [...] I C. avevano culti propri e usarono per lungo tempo l’inumazione. La stirpe si divise in molti rami: i Cossi, gli Scipiones, i Sullae, i Dolabellae, i Cethegi, i Lentuli, i Merulae, i Sisemiae. Vi erano anche C. plebei, per es. i Balbi e i Cinnae. ...
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dictator
Magistrato straordinario romano, fornito di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutti gli altri magistrati. Non poteva durare in carica oltre [...] Lega dovette essere straordinario e dotato di pieni poteri. Il primo d. sarebbe stato Tito Larcio o Manio Valerio (501 o 498 a.C.). La dittatura, alla quale i plebei furono ammessi solo dal 356 a.C., decadde nel 3° sec. a.C. e fu riesumata da Silla. ...
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1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l'Aventino. Fidanzato di [...] del precedente; fu tribuno nel 412 e presentò, ma senza successo, una legge agraria. Rieletto (409), fece approvare una legge per cui venivano assicurati ai plebei 3 dei 4 posti di questore e la partecipazione all'elezione dei tribuni militari. ...
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Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica [...] della Lega latina, magistrato che per la natura stessa della lega dovette essere straordinario e dotato di pieni poteri. Alla carica i plebei furono ammessi soltanto dal 356 a.C. La d. decadde nel 3° sec. a.C.: l’ultimo dittatore con poteri militari ...
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Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] culti propri e culti comuni, le Fornacalia e le Fordicidia. Sembra certo che delle c. facessero parte anche i plebei. Con la creazione dell’ordinamento centuriato, persero ogni importanza politica. La divisione del popolo in c. esisteva anche nei ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] il Senato; secondo la tradizione fu autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e occupò il ...
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Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, [...] che sarebbe stata nominata, secondo la tradizione, nel 451 a.C., composta di soli patrizi, per preparare 10 tavole di leggi; a questo collegio ne sarebbe successo nel 450 un secondo, nel quale alcuni posti sarebbero stati riservati ai plebei. ...
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VALERIO Potito, Lucio (L. Valerius P. f. P. n. Poplicola Potitus)
Alfredo Passerini
Console nel 449 a. C. Nipote del Publio cons. nel 509, la tradizione (ricchissima di particolari) lo presenta lealmente [...] stato concesso dal popolo, non dal senato, che lo avversava perché offeso dalle sue leggi. Anche nel 445 nelle contese fra plebei e nobili, parteggiò per i primi (Livio, IV, 6).
Bibl.: Fr. Münzer, De gente Valeria, dissert., Berlino 1891, p. 35; E ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] dalla nobilitas romana e con essa è in rapporto di continuità storica. A Roma, con il progressivo livellamento tra patrizi e plebei (4° sec. a.C.), si formò anche tra i secondi un’aristocrazia che, fusa con gli antichi patrizi, costituì una classe ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] cui provvide nel 451 un collegio di 10 magistrati patrizi (decemviri) e l’anno successivo un decemvirato misto, con 5 membri plebei. Frutto del lavoro furono 12 tavole di bronzo nelle quali erano incise le leggi: codice considerato sempre la base di ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...