BERNARDINO da Colpetrazzo
Leandro Perini
Nacque a Colpetrazzo nel contado di Todi il 25 nov. 1514 da Niccolò Croli e da certa Franceschina, "mediocri fortuna praeditis" (così Boverius, Annalium…, II, [...] fu che "da molti si teneva per ferma opinione, così da Prelati della Santa Chiesa come ancora da Signori temporali, gentilhuomini et plebei, che [l'Ordine] l'havesse havuto il suo principio da Bernardino Occhino da Siena" (Historia, I, p. 6). I frati ...
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BOSCHI, Giorgio Andrea
Giorgio Sàntha
Nato a Farigliano (Cuneo) il 24 febbr. 1664, entrò nel 1680 nel noviziato degli scolopi a Genova, prendendo il nome di Andrea di S. Sebastiano, e già nel 1687, [...] il diritto di studiare ed insegnare liberamente le scienze maggiori ad ogni classe di alunni, ricchi e poveri, nobili e plebei, diritto allora contestato dai padri polacchi della Compagnia di Gesù. Con la sua prudente energia riuscì pure a liberare ...
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CURIAZIO, Antonio Maria
Marina Caffiero
Nulla si conosce dei dati biografici né della formazione culturale di questo abate lombardo, storico ed economista, attivo fra l'ultimo trentennio del Settecento [...] , proponendo perciò, ancora una volta, di istituire scuole e collegi per i patrizi poveri, case di educazione per i plebei, indigenti, e di rinchiudere gli accattoni impotenti al lavoro nei consueti alberghi dei poveri.
Non si conoscono il luogo e ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] , lasciando anche trasparire la vera identità del suo bersaglio con un trasversale svelamento onomastico ("anzi da tutti / quest'infami plebei son favoriti", vv. 440-441). Sinceramente commosso per la morte del Ghirardelli ("che m'avveggio ben io che ...
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GALEAZZO da Trezzo
Alessandro Pastore
Visse nella prima metà del Cinquecento, prevalentemente a Sant'Angelo Lodigiano, un popoloso centro rurale dello Stato di Milano, nella diocesi di Lodi, che fu [...] territorio: si temevano infatti tumulti popolari, come si poteva arguire dalle suppliche e petizioni dei "poveri artefici e plebei" lodigiani contro i capi della Comunità che si ingegnavano di modificare l'estimo a proprio vantaggio: una questione ...
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CAMPEGGI, Alessandro
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna il 12 apr. 1504 da Lorenzo, poi cardinale, e Francesca Guastavillani. Ricevette una formazione umanistica dagli insegnanti che il padre assunse [...] interpretazione a suo modo", scriveva nel 1543 un famigliare del C., Baldassarre Fabri; e non si trattava solo di "plebei", come faceva presente, contemporaneamente, Rodolfo Campeggi (ibid., s. III, f. 7/531). Della azione del C. contro i progressi ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] sufficienti per affermare che nel quasi centinaio e mezzo di monaci probabilmente accresciutisi man mano c'erano nobili e plebei, romani e goti. Due giovani romani, resi illustri in secoli più tardi dalla leggenda agiografica, erano Mauro, che B ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] Fastidito, in tristitia hilaris, in hilaritate tristis.
Il Candelaio, scritto in un volgare popolaresco ricco di napoletanismi plebei, ma non senza echi della tradizione burlesca rinascimentale (Aretino, Berni, ecc.) accanto a moduli parodici della ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] in questo campo al Sannazaro ed al Bembo, si ripropone di adoperare soltanto vocaboli "buoni e cioè non "inusitati",né "plebei et contadineschi". Comunque il C. non fu l'unico scrittore del tempo ad enunciare questa preferenza per il lombardo e la ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] letterario - a un certo Antonio della Mirandola che si dava arie di filosofo ("E perché tutti voi Mirandolani / gentiluomini siete e non plebei, / come son, dite voi, tutti i Toscani? / E perché gatti e cani / e donne e scimie han senza peli il tondo ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...