CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] , possedeva il dono straordinario di affascinare nelle sue esibizioni "l'animo degli ascoltanti, o dotti, o mediocri, o plebei, o donne..." (annota il Calmeta). Né disdegnava di ricorrere ai giochi di prestigio o di destrezza, praticati dai giullari ...
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CONTARINI, Carlo
Paolo Preto
Figlio di terze nozze di Domenico, del ramo contariniano di S. Polo, e Francesca Maria Balbi, nacque a Venezia il 21 maggio del 1732. Una normale carriera all'interno delle [...] donativi per alcune cariche in Terraferma e all'estero, fissazione di un'uniforme per i nobili al fine di distinguerli dai plebei. Era evidente in queste proposte il tentativo di coagulare il malcontento, l'ambizione e la sete di denaro della nobiltà ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] sociologici giovanili, arricchiti da uno studio comparativo con le "classi pericolose" parigine, in Milano in ombra. Abissi plebei, uscito con i tipi di Civelli. Ma, indipendentemente dalla fortuna editoriale del volume, il mordente della trattazione ...
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FAUSTINI, Giovanni
Nicola Balata
Nacque a Venezia nel 1619. Della sua vicenda biografica si hanno notizie scarse e lacunose. Fu dapprima avviato alla professione dell'avvocatura, ma fin da giovane "per [...] dell'Ortiseo - per tentare se ella potesse innalzarmi sopra l'ordinario et il commune de gl'ingegni stupidi e plebei" (cfr. Sandberger, p. 56).
L'opera del F. rappresenta il primo esempio di compiuta stilizzazione del genere librettistico veneziano ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] Società e storia, III (1980), 7, p. 82; E. Cantarella, Per una lettura degli "Abissi plebei" di L. Corio, in L. Corio, Milano in ombra (abissi plebei), Milano 1983, pp. XXXVI, XL; M. Meriggi, Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto(1814 ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] , lasciando anche trasparire la vera identità del suo bersaglio con un trasversale svelamento onomastico ("anzi da tutti / quest'infami plebei son favoriti", vv. 440-441). Sinceramente commosso per la morte del Ghirardelli ("che m'avveggio ben io che ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] in quanto il "lieto fine" egli lo dà presente in alcune tragedie, così come la "mistione" di personaggi nobili e plebei. Si comincia, nel primo libro, con i presupposti della più rigida ortodossia tridentino-aristotelica (Materiam poesis non esse res ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] , ora invece considerata soggetta a degenerare, secondo la dottrina stoica, dal reggimento degli ottimati a quello dei plebei. Queste incongruenze e questo mutamento di opinioni sono da giustificare secondo alcuni con una revisione cui P. attendeva ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] da seguire è, quindi, la capacità di «ritrarsi» «dall’usanza del volgo», dai «modi di favellare bassi e plebei» (ibid.: 252).
Varchi giudica come naturali in una lingua viva i cambiamenti del fiorentino parlato contemporaneo rispetto alla lingua dei ...
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DAL POZZO (Puteo, Puteus), Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Villanova Monferrato (Alessandria) intorno al 1520 da Bartolomeo e Agnese de Longis di San Germano.
Il padre, anchegli nativo di Villanova, [...] varie rendite e la sua casa in contrada S. Bernardo per ospitare ed educare dodici giovani vercellesi, sia nobili sia plebei (dal suo matrimonio con Francesca Caccia non aveva avuto figli).
L'istituzione, posta sotto la cura del vescovo di Vercelli ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...