1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l'Aventino. Fidanzato di [...] del precedente; fu tribuno nel 412 e presentò, ma senza successo, una legge agraria. Rieletto (409), fece approvare una legge per cui venivano assicurati ai plebei 3 dei 4 posti di questore e la partecipazione all'elezione dei tribuni militari. ...
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Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] Tarquinio. La tradizione antica attribuiva a S. T. una costituzione di Roma (costituzione serviana), nella quale patrizî e plebei erano distinti in classi censitarie e al censo erano commisurati diritti e doveri civili e militari; collegata con ...
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BERNARDINO da Colpetrazzo
Leandro Perini
Nacque a Colpetrazzo nel contado di Todi il 25 nov. 1514 da Niccolò Croli e da certa Franceschina, "mediocri fortuna praeditis" (così Boverius, Annalium…, II, [...] fu che "da molti si teneva per ferma opinione, così da Prelati della Santa Chiesa come ancora da Signori temporali, gentilhuomini et plebei, che [l'Ordine] l'havesse havuto il suo principio da Bernardino Occhino da Siena" (Historia, I, p. 6). I frati ...
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BENETTI, Alessandro
Franca Angelini Frajese
Nacque a Roma; si ignorano i dati fondamentali della sua vita ma, dalle edizioni delle sue opere, si deduce che fu certamente attivo tra il 1630 e il 1660.
Scrittore [...] , Panzetta), che parlano diversi dialetti. La comicità consiste nel livellamento tra personaggi del mondo classico e personaggi plebei, e nell'adattamento dei primi a situazioni realistiche. Abbondano le canzoni e viene usato, raro esempio in ...
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DI GIOVANNI, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno alla metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto, entrambi esponenti di casati altolocati di estrazione [...] di puntiglio, il D., come riferisce il fratello Vincenzo nel suo Palermo restaurato, "ebbe contese con molti, così plebei come cavalieri"; per questo incappò (dopo il 1577) nei rigori della giustizia e fu imprigionato a Castellammare, da dove ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] del vizio e della virtù e delle scienze i più gagliardi nemici", era necessario, da un lato, "minorare" il numero dei "plebei" (i membri del Maggior Consiglio dovevano essere ridotti di un buon terzo) e, dall'altro, dividere le case più ricche dei ...
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FAZIO (Facio), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Vissuto a Genova tra la seconda metà del XV e il primo decennio del XVI secolo, la sua presenza nella vita politica della città è documentata [...] rappresentante qualche tempo prima. Infatti, il 7 genn. 1499, nell'elenco dei personaggi "più distinti, tanto nobili quanto plebei" che, divisi in albi e nigri e nelle sei categorie di medii nobiles, medii populares, medii artifices, tertii nobiles ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] p. 103), e assumono forma scritta le leggi. Nel caso paradigmatico della storia romana è l’età che vede i plebei ottenere gradualmente l’equiparazione ai patrizi nei diritti e nel riconoscimento di condividere la medesima natura umana, in un processo ...
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EMO, Alvise
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 16giugno 1717 da Giovanni di Gabriele del ramo di S. Simeon Piccolo (Ss. Simeone e Giuda) e da Lucietta Lombardo.
Anche se Nicolò Dortà esagerava, quando [...] tra i savi del Consiglio, il centro del sistema politico marciano. Come avrebbe sottolineato il Donà, gli Emo contavano "tra plebei grandissimo numero di parenti, di amici, e di aderentic il padre dell'E. era in effetti il leader delpatriziato medio ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] poi la conquista stessa. Nel racconto degli storici antichi, il M. non può non vedere come la conflittualità fra patrizi e plebei, in una prima fase, costituì la vitalità della Repubblica e quindi la forza della conquista; ma in seguitò degenerò, si ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...